QUANDO UN CUORE SI RACCONTA : di Luigi
Quando un cuore si racconta senza ascoltare la voce della sua anima, parlerà solo di sé, delle sue tante e antiche sofferenze, delle sue angosce, delle sue malinconie..Descrivera’ cieli grigi, mari tempestosi, incomprensioni ed arcobaleni senza colori…Con l’abile maestria del consumato artista e’ innamorato di se’ e non guarda oltre il suo disegno dipinto di colori forti e raggianti, e con la forza dei suoi rantoli accademici accantonera’ ancora una volta la sua anima saggia..Costruira’ metafore impazzite fino a raggiungere l’abile rinascita e la rigenerazione preannunciata del suo io sofferto.
…Quando un cuore si racconta ed ascolta la sua anima, non parlera’ solo di se’, ma guardera’ lontano oltre il suo mondo chiuso senza piu’ tormenti e senza piu’ malinconie..Si sollevera’dalle sue paure senza farsi piu’ del male e cosi’ si addormentera’ tra i suoi sogni piu’ belli , consegnera’ i suoi idoli preferiti ai loro vecchi contesti senza planetarie estrapolazioni, liberando la dolcezza di una poesia per affidarla ancora al vento…Questo nobile cuore non dovra’ essere giudicato, ne deriso, ne umiliato , perche’ ogni cuore distratto ha un’anima, qualche volta tradita, qualche volta trascurata e dimenticata…
Cosi’ nel silenzio che si allontana pian piano , la meta del vivere d’amore sara’ la meta del vivere vivente ed ogni immagine opaca, ogni attimo consapevole e frugato, ogni dubbia certezza saranno liberi di uscire da questo cuore per fare spazio a cangianti emozioni e nuove fantasie, che forse prima non gli bastavano piu’…
Autore: luigi4lc7.lc
di paolacon.eldy, il 14 marzo 2010 00:23. - Commenti

Dolore,
cane dell’anima.
mansueto ovunque ci segue,
e, si nutre ingordo,
della nostra vita.
nel buio
e nel silenzio
delle notti latra.
brani gli buttiamo
per chetarlo
di carne nostra.
non conosce pietà:
mugola e addenta.
Autore: lalla romano
segnalata da Mary49
di admin, il 13 marzo 2010 07:28. - Commenti

C’è il sole…uno splendido sole e io mi sento proprio bene!
Oggi neppure un neo, niente angoli bui, spazi vuoti e tristi. Ho quasi timore a lasciarmi andare a questa “rinnovata leggerezza”. Avevo scordato quanto fosse piacevole stare seduta in riva al mare in una giornata come questa, con la mente finalmente libera.
Ascolto il mare, il mio respiro ora è calmo e regolare come quello delle onde sulla riva e i miei pensieri, i miei sogni, si perdono in questo orizzonte blu cobalto Se è vero che “la vita non si misura dai respiri che prendiamo…ma dagli attimi che ci tolgono il respiro” beh, questo è proprio uno di quelli.
Il mare, dove tanti poeti hanno gettato la loro anima e dove tante persone…me compresa…hanno disperso i loro dolori e le loro lacrime, ti accoglie sempre nel suo caldo abbraccio, anche nel più freddo degli inverni. Ti ascolta, ti consola e ti regala emozioni inaspettate se ti fermi ad ascoltare.
Me ne sto qui, a godermi questi attimi, oggi non ho davvero voglia di scavare.
Scavi tu per me? C’è forse un passaggio segreto che porta da qualche parte mai esplorata, mai raggiunta da nessuno? In questo caso ho già pronti paletta e secchiello, ma non dimenticare che non voglio camminare…sei ancora disposto a prendermi in braccio, come hai detto? Se è così, quasi quasi accetto sempre se, scaviamo per cercare quel passaggio segreto che nessuno ha mai percorso se no, non scavo…come ho già detto oggi sto bene.
A dire il vero però, ho già avvisato gli amici di non preoccuparsi nel caso sparissi all’improvviso. Potrei essere con Te, a scavare e a seguire quel passaggio segreto.
Ancora non so dove porta, ma tu hai già preso la mia mano….
autore:carlotta.an
A “chi” non ha mai rinunciato alla speranza di vivere attimi che tolgono il respiro, a sentire il cuore battere ancora e…a me.”
Carlotta
di admin, il 04:25. - Commenti

Soffia il vento in una giornata di Marzo.
Soffia e sibila.
Le foglie fanno mulinello.
La polvere si alza dall’asfalto
Creando una nuvola che ti acceca.
I rami degli alberi si piegano a questo sferzare.
La gente cammina frettolosa
Sollevando il bavero del cappotto.
Qualche cappello vola in aria
E ,in modo goffo,qualcuno cerca di afferrarlo.
Le gonne si alzano
Le donne in tutta fretta cercano di abbassarle.
Sibila il vento,sembra un lamento
E’ come un richiamo della natura.
Si odono voci echi lontani
Le nuvole si rincorrono ,
galoppano veloci
si spazzano via.
Lasciando ,il giorno dopo,
un cielo azzurro e sereno.
autore :maurizia
di admin, il 12 marzo 2010 20:23. - Commenti

Per infinito mar vorrei navigare…..
all’orizzonte scomparire…..
mai più’ indietro ritornare……
una sola persona con me vorrei portare……
solo nel cuor lo posso fare…..
un giorno questo scoppierà…….
le parole al mondo griderà…..
con gran rumor di tuono…..
scalpore farà!
autore :aldo.roma:
di admin, il 17:28. - Commenti