Poesie di Eldy

Disillusione

tangotempesta1                           

Vestita d’amore
correvo da te
nel cuore
quel tango che
avremmo ballato
Ma tu…
hai trovato
il mio vestito eccessivo
ti sei girato e
                                      …sei sparito.                                        
Perdendoti… 
coperta di un velo
diventato
filo spinato
lentamente sola
danzo un triste ballo
lungo un addio
Su di me
il mio sogno
come
coriandoli
come pioggia
mi bagna.
autore:semplice

Questa poesia è stata scritta da admin, il 31 marzo 2010 at 16:03, nella categoria: semplice. Lascia un tuo commento qui



La stanza…

Una squallida stanza d’albergo, sdraiato sul letto guardo il soffitto, una volta forse bianco. Dalla finestra aperta, arrivano rumori vari, rumori di vita,macchine che transitano, voci che si alternano e si mischiano.. sono qui che ascolto,anche quelli della stanza accanto, cigolii del letto, risatine , sospiri.. . Mi alzo, ho voglia di guardare fuori, e fumare una sigaretta, ho il sapore in gola di un caffè bruciato, preso in un puzzolente bar. Osservo giù in strada, gente che cammina in fretta, auto in sosta vietata, ci sono anche due netturbini..che non scopano, come il i tecnici dell’enel intenti a maneggiare fili, sono tutti nelle loro posizioni, manca poco, poi toccherà a me.. . Ho in viso la barba di una settimana, andrò dal barbiere, quando arrivà il momento.. , la barba l’ho sempre rasata da me..mi sentirò strano.. ecco è giunto il momento, il netturbino ha svuotato il cestino.. . Lascio la chiave in portineria, senta dove posso trovare un bravo barbiere da queste parti, chiedo.. Guardi alla sua sinistra , svolti l’angolo, il salone è a trecento metri, non può sbagliare.. grazie mille rispondo, non sbaglierò di certo.
autore:francesco7.pv

Questa poesia è stata scritta da admin, il at 15:17, nella categoria: francesco7. pv:. Lascia un tuo commento qui



QUEL MATTINO ALLA STAZIONE DI MILANO

stazione_milano

Ero venuto al treno come ogni mattina
volevo vederti, non potevo farne a meno
portavo fra le mani un mazzo di rose rosse
e nel cuore un sogno e, tenue, una speranza.
Sei scesa dal treno, come sempre, alla stessa ora,
venivi verso di me lentamente, gli occhi fissi a terra,
poi hai guardato indietro, un attimo e ti sei fermata,
aspettavi un nuovo incontro, uno che non conosco.
Gli hai dato un bacio sulle labbra, poi il braccio,
e via a passo svelto con la tua guancia sulla spalla.
Ho fatto un passo indietro, le rose, ormai inutili,
ho deposto in un cestino alla testa dei binari
insieme ad esse il sogno e la speranza ormai svanita,
ma senza lacrime quel mattino alla stazione di Milano.

Autore : Flavio46

Questa poesia è stata scritta da paolacon.eldy, il 30 marzo 2010 at 21:27, nella categoria: flavio:46. Lascia un tuo commento qui



TI GUARDO NEGLI OCCHI

occhiOcchi grandi pieni di luce
Occhi che sorridono che parlano senza parlare
Ti guardo negli occhi e sento quello che mi vorresti dire
Gli occhi non mentiscono
Sanno esprimere i tuoi pensieri.
A volte occhi sfuggenti
Non si incrociano mai con i miei
A volte mi cercano ,mi guardano
Mi dicono tutto.
Occhi di ghiaccio ,non traspare niente
Nessuna emozione
Nessun sentimento.
Occhi tristi ,spenti
Occhi soli,scende una lacrima .
Occhi languidi,ti fanno sussultare
Ti fanno sentire quel brivido,
Quel brivido dentro.
Occhi verdi dell’amore
Occhi che sanno amare
Ti guardo negli occhi
Mi guardi negli occhi
E tutto si dissolve
Da uno sguardo può nascere un amore.

Autore:  Maurizia.vi

Questa poesia è stata scritta da paolacon.eldy, il at 21:17, nella categoria: maurizia.vi. Lascia un tuo commento qui



IL RISVEGLIO DI PRIMAVERA

Lungo e freddo è trascorso l’inverno
si apre la nuova stagione
un sole tiepido all’alba
illumina con i suoi tenui raggi la rugiada
che lentamente con il sorgere
goccia dopo goccia scivola sugli steli d’erba
si riempiono i prati con i mille colori dei fiori di primavera
laggiù
nell’angolo
gruppetti di viole in fiore
primule di un giallo intenso
affiancate da ranuncoli selvatici
a riempire e a colorare i prati
api
svolazzano per raccoglierne i primi pollini
il cinguettio degli uccelini in amore
ci danno il buongiorno in un canto
tortore merli passeri
farfalle leggiadre svolazzano in cielo
si posano
e ancora
con una danza elegante vanno a cercare il fiore piu bello
una melodia che ci rallegra il cuore
la natura riprende i suoi splendidi colori
per regalarci paesaggi meravigliosi
germogliano gli alberi
riparte la vita
una fresca sensazione di leggerezza ci pervade
se solo in silenzio sulla riva di un ruscello
osservando rimaniamo incantati
stupiti ad ammirare le meraviglie di questa stagione
unica
forse la piu bella per i suoi colori
al tepore del sole che poggia sui terricci

dal buio della terra si fa strada la vita
Autore:  Annalisa3.bgfiori6

Questa poesia è stata scritta da paolacon.eldy, il at 21:12, nella categoria: annalisa3.bg. Lascia un tuo commento qui



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