Che fai?
Che fai?
Dove vai?
Non puoi andare via!
Non puoi, lo sai!
Sei dei nostri, non puoi andartene cosi!
Non ti puoi staccare così da noi!
Sei come noi, nata con noi!
Sei uguale a noi!
Ma tu credi che altrove ti accoglieranno?
Credi siano li ad aspettare te?
Noi formiamo un insieme, un tutt’uno,
e in questo tutt’uno siamo uguali, tutte utili,
necessarie, ognuna è indispensabile!.
Credi davvero che ti lasceranno andare?
Cercheranno di ostacolarti in tutti i modi,
ti combatteranno, ti isoleranno.
Ti accerchieranno, sarai trascinata altrove!
Ti diranno che sei IMPAZZITA.
Sai come finirai?
Girovagherai senza una meta, forse per mesi, anni.
Troverai sempre ostacoli, nemici.
Ci sarà sempre qualcuno che ti combatterà!
Poi, un giorno, forse troverai un posto dove fermarti.
Li ti insedierai.
Ma allora non sarai più tu: sarai una cellula impazzita!
Sarai sola,
La tua pazzia ti porterà ad attaccare altre cellule come te,
ma sane, loro.
La tua pazzia sarà tanto violenta da riuscire a trasformare tutto ciò che ti sta accanto,
tutto ciò che tu toccherai lo contaminerai.
Si, divverrai sempre più grande, riuscirai ad inglobare nella tua pazzia altre cellule.
Ingorda, sarai sempre più ingorda. Diverrai grande, grande sempre più grande.
Infine, qualche cellula che tu hai voluto far nascere con la tua pazzia, ti lascerà come tu hai
lasciato noi eriprenderà quel viaggio che tu hai interrotto, ricominciando lo stesso cammino che tu pazzamente hai intrappreso.
Sarà la guerra allora.
Vi combatteranno duramente con ogni mezzo. Vi estirperanno.
Non sarà una guerra facile: vincerete molte battaglie ma verrà il giorno che vi sconfiggeranno definitivamente. Per sempre!.
Siete Maligne ed è giusto che finiate la vostra esistenza.
Autore: Alfred
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Una sera casualmente ti incontrai
eri seduta accanto a me in una cena al buio
non conoscevo il tuo nome,
la tua flebile voce
la tenerezza dei suoni che percepivo
la tua mano fredda
due mani che si incontrano creano una alchimia
non ti vedevo
era buio
la mia era vera emozione
supponevo fossi giovane
avevo la percezione di vedere i tuoi occhi
ma era buio
cercavo di confortarti con le mie parole
ma tu eri restia
cercavo di infonderti serenità
vivevo la tua angoscia
ma non potevo vedere ti tuoi occhi
era buio
ritrovai la tua mano era più viva
la consapevolezza che le mie domande
aprivano un varco nella tua interiorità
finalmente hai parlato!
finalmente rispondevi alle mie domande
nello stesso momento una flebile luce si accese
ora ti vedo
ti guardo negli occhi
inaspettatamente mi stringesti a te
con un impeto meraviglioso
grazie amica mia sconosciuta
mi hai donato l’emozione più
bella della mia vita.
Autore:Fernando
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Poi un giorno, sfoglierò lentamente
le pagine ingiallite che il tempo
ha già scritto solamente per noi,
sarò alla ricerca di pagine chiare,
erroneamente o volutamente tralasciate
e le riempirò di frasi d’amore, taciute
scordate o distrattamente mai dette,
mentre ora, vorrei poterti dire ancora,
di quanto è grande l’amore che provo.
Oggi come allora, mi sei accanto,
s’inebria la mente di sguardi audaci,
di tiepide carezze e di rubati sorrisi
e profuma il tuo corpo di velluto,
che c’importa se il tempo è passato,
nel passare, ha rafforzato l’amore.
Ora poso la gota sul tiepido seno,
a sentire il battito pacato del cuore
e flagello questo labbro che tace,
mentre ancora, ho bisogno di coccole,
per rafforzare quest’amore già grande
e sttovoce ti sussurro “Ti amo”.
Un pensiero gentile dalla nostra amica Lieta.mi
Di Vincenzo Parolini, poeta belluschese, poesia vincitrice del primo premio speciale del “Gran Gala’ dell’Amore”, 18esimo concorso letterario europeo, cerimonia conclusiva prevista 12 febbraio 2011, a Tirrenia.
I versi dedicati alla moglie Marisa:”Anche se siamo vecchietti, non tutto è stato scritto, qualcosa è stato tralasciato per essere scritto ora. Solo con gli anni si comprende il valore di chi ci è accanto” dice sorridendo Parolini.
Ha scritto 14 volumi: 5 di racconti, 9 di poesia.
La prossima pubblicazione “Oltre la siepe”, frutto di 9 giorni trascorsi con gli alunni scuola elementare Falcone e Borsellino di Bellusco dove ha cercato di spiegare cos’è poesia e amicizia.
Devoluti scopi benefici ricavati di ogni libro dato alla stampa, prevalentemente progetti pozzi in Burkina Faso.
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Speranze o Illusioni
Mi sento soffocare.
E’ ormai molti mesi che vorrebbe uscire dal cuore mio,
questo pensiero.
Quante volte e lì, sul punto di sbucare,
vorrebbe poter uscire,
ma sempre poi va a morire.
Al vento vado a gridare, e l’eco, mio alleato, me lo va a riconsegnare
Ogni volta è sempre più carico di frammenti
che, lungo il suo girovagare, riesce a racimolare,
per ritornare a me, a volte terribile, a volte carico di speranza.
Basta poco per renderlo speciale,
un raggio di luce che pagliuzza d’oro appare
Raccolgo tale tesoro e, minuziosamente, lo vado a conservare,
fino a che, traboccante, mi pare possa essere, finalmente, al mio amato svelato.
Ma, ecco, che nel cielo che pareva terso,una nuvola minacciosa appare,
e, in un attimo, arriva uno scoscio di temporale,
ll mio tesoro, non è oro…solo ai miei occhi aveva un immenso valore,
sotto quel temporale, come neve al sole, scompare.
E di nuovo il mio pensiero nel mio cuore si va a rifugiare,
E’ un continuo altalenare di speranze e piccole ferite
che non oso chiamare illusioni
autore:boba
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