Poesie di Eldy

HERMANN HESSE

HERMANN HESSE
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HERMANN HESSE nasce il 2 luglio 1877 a Calw, nel sud della Germania.
Riscuote un notevole successo con il racconto “Peter Camenzind”.
Con lo scoppio della prima guerra mondiale, Hesse inizia la sua crociata pacifista. La stampa tedesca lo dipinge come un “traditore della patria”.
Nel 1919 si trasferisce a Montagnola. Inizia a dipingere.
In Ticino scrive la sua opera più famosa (“Siddharta”), oltre a numerosi altri libri di successo: “L’ultima estate di Klingsor” (ambientata proprio a Montagnola), “Narciso e Boccadoro”, “Il lupo della steppa”, “Il gioco delle perle di vetro”.
Nel 1924 ottiene la cittadinanza elvetica. Durante la seconda guerra mondiale aiuta molti ebrei a fuggire dal regime nazista tedesco.
Nel 1946 riceve il Premio Nobel per la letteratura. Hesse muore a Montagnola il 9 agosto 1962.
Un’abitudine, quella di spostarsi a piedi, vagabondando assorto per paesaggi anche ignoti, che gli valse il soprannome di “eterno camminatore”.
“Rifiutava i dogmi, le visioni preconfezionate della realtà”
E’, forse, questo suo spirito indipendente è uno dei motivi per i quali Hermann Hesse continua a rimanere un classico anche tra i giovani. Hesse ha un grande fascino e forza d’attrazione per le nuove generazioni.Essi vedono la sua opera come una sfida a riflettere sulla propria identità e sulle sempre attuali domande sul senso della vita. In un’epoca di crescente disorientamento nell’opera di Hesse si uniscono con una visione del mondo aperta al futuro etica e estetica, tradizione e modernità.
Tale è ad esempio diventata la vicenda di “Siddharta” nella quale il protagonista, un figlio di un ricco bramino indiano, cerca la felicità interiore ed un suo percorso nella vita al di là di qualsiasi conformismo.
“Hermann Hesse è stato capace di trasmettere messaggi universali, sempre validi”
“Ad esempio, in una società che promette tutto a tutti, è facile perdere se stessi. Urge dunque riconoscere i propri limiti senza tuttavia avere alcun timore a percorrere la propria strada”.
Hermann Hesse è l’autore tedesco più letto e tradotto al mondo.
Ha vissuto gli ultimi 43 anni della sua vita a Montagnola.
È sepolto nel cimitero del villaggio ticinese. Già quando Hesse era ancora in vita, i suoi libri erano diffusi in tutte le lingue di culture importanti. Ma solo negli ultimi trent’anni la sua opera ha avuto una risonanza che non ha paragone nella storia delle letteratura tedesca. Hesse è considerato lo scrittore di lingua tedesca più tradotto dopo i fratelli Grimm. Soprattutto in America ed in Asia ha milioni di lettori.
Brevi cenni biografici:  Clicca col mouse  al sito  ( http://www.hermann-hesse.de/it/literatur/frameliteratur.shtml )
Alcune delle sue più belle poesie:
Farfalla Azzurra
Piccola, azzurra aleggia
una farfalla, il vento la agita,
un brivido di madreperla
scintilla, tremola, trapassa.
Così nello sfavillio d’un momento,
così nel fugace alitare,
vidi la felicità farmi un cenno
scintillare, tremolare, trapassare.
Perché ti Amo
Perchè ti amo, di notte son venuto da te
così impetuoso e titubante
e tu non mi potrai più dimenticare
l’anima tua son venuto a rubare.
Ora lei è mia
del tutto mi appartiene nel male e nel bene,
dal mio impetuoso e ardito amare
nessun angelo ti potrà salvare.
Senza di te
Il mio cuscino mi guarda di notte con durezza
come una pietra tombale;
non avevo mai immaginato che tanto amaro fosse essere solo
e non essere adagiato nei tuoi capelli.
Giaccio da solo nella casa silenziosa,
la lampada è spenta, e stendo pian piano,
le mie mani per afferrare le tue,
e lentamente spingo la mia fervente bocca verso di te
e bacio me fino a stancarmi e ferirmi
e all’improvviso son sveglio,
e intorno a me la fredda notte tace,
luccica nella finestra una limpida stella,
o tu dove sono i tuoi capelli biondi,
dov’è la tua dolce bocca?
Ora bevo in ogni piacere la sofferenza e veleno in ogni vino;
mai avrei immaginato che fosse tanto amaro
esser solo esser solo e senza di te!
Canzone di viaggio
Sole illumina il mio cuore,
vento disperdi le mie pene e i miei lamenti!
Piacere più profondo non conosco sulla terra
se non di andare lontano.
Per la pianura seguo il mio corso,
il sole deve ardermi, il mare rinfrescarmi
per condividere la vita della nostra terra
dischiudo festoso i miei sensi.
E così ogni nuovo giorno mi deve
nuovi amici, nuovi fratelli indicare,
finché lieto posso tutte le forze celebrare,
e di ogni stella diventare ospite e amico.
Il mio Amore
Tace e si ricorda con pensieri pieni di tristezza
dei suoi morti lontani.
Lo ho offerto a parecchi, nessuno però lo ha voluto.
L’ho messo in vendita in tutte le vie,
nessuno lo ha voluto – non sa ridere!
Cosa devo fare col mio amore?
Lasciare lo voglio ai miei morti.
Canzone d’amore.
Per dire cos’ hai fatto
di me, non ho parole.
cerco solo la notte
fuggo davanti al sole.
La notte mi par d’oro
più di ogni sole al mondo,
sogno allora una bella
donna dal capo biondo.
Sogno le dolci cose,
che il tuo sguardo annunciava,
remoto paradiso
di canti risuonava.
Guarda a lungo la notte
e una nube veloce
per dire cos’ hai fatto
di me, non ho la voce.
Elaborazione  fatta da  boba52

Contributo di rob, 29 gennaio 2011 18:02.

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