![](http://poesie.eldy.org/wp-content/uploads/2024/05/quarto-stato-1653375867-e1714557518944.jpg)
Il Quarto Stato – Pellizza da Volpedo
Questa è una frase presa dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 che dovrebbe far riflettere….
” Ogni individuo ha diritto al lavoro , alla libera scelta dell’impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro e alla protezione contro la disoccupazione”.
Buon Primo Maggio
Francesca
di francesca, il 1 maggio 2024 12:00. - Commenti
![](http://poesie.eldy.org/wp-content/uploads/2024/04/25-aprile-e1714041554152.jpg)
Dormi sepolto in un campo di grano
Non è la rosa, non è il tulipano
Che ti fan veglia dall’ombra dei fossi
Ma son mille papaveri rossi
(F.De Andrè – La guerra di Piero)
di francesca, il 25 aprile 2024 12:40. - Commenti
Una foto è un momento, un attimo di verità
che non scompare mai
Può ingiallire, sfumare e perdere
i suoi colori più belli ma non
perde il suo smalto di poesia.
Una foto è il passato
che non passa mai
quello a cui ti affidi per restare
ancora lì nei silenzi che accarezzano le melodie,
le infinite malinconie che brillano forte
scivolando nei sentieri dell’anima
fino all’arco infinito del tempo
per ogni attimo di vita vissuta.
di francesca, il 18 aprile 2024 16:05. - Commenti
![Melancholic Thoughts a Francesco Hayez](https://www.copia-di-arte.com/kunst/francesco_hayez/melancholic_thoughts_alg187763_hi.jpg)
MALINCONIA – Francesco Hayez -Pinacoteca di Brera-Milano
Una giovane donna assorta, veste un abito di raso celeste e non si cura che le sia scivolato dalla spalla sinistra. I capelli ricadono sciolti ai lati del viso, i fiori recisi appassiscono nel vaso lasciando cadere i petali a terra. L’artista rappresenta così l’allegoria della Malinconia dando una forma concreta ad uno stato d’animo e l’occasione poi per sfoggiare la sua abilità pittorica moltiplicando le varietà dei fiori e le pieghe dell’abito in mille riflessi di luci.
di francesca, il 12 aprile 2024 19:17. - Commenti
Se potessi fotografare il mondo con una sola immagine
non sceglierei il mare, i tramonti, e l’aurora del
mattino ma un pensiero che volasse leggero
fino ad occupare un posto tra due stelle.
Un pensiero raggiungibile e divisibile da occupare
il mondo e le coscienze addormentate.
Un sentimento unico da dividersi in miliardi di atomi
che potesse sostituire le sfere impazzite
dai sensi controversi e ammaliati dal potere
per poi conciliarli nel
bene irremovibile ed intangibile
delle virtù morali.
Se potessimo fare questo non esisterebbe l’uomo
ma solo un’ idea che planasse sul mare per renderlo
meno tempestoso, che si accompagnasse al vento
per renderlo più leggero,
che liberasse gli argini e i recinti
e restituire al mondo quella libertà
di cui ha bisogno.
di francesca, il 3 aprile 2024 14:51. - Commenti