Sono Ragazzi, si dice sempre così. Dicono sempre così. La Tv, la Stampa, dicono e scrivono così: Sono Ragazzi. Stuprano, spacciano, rubano…sono ragazzi. ( perdonate le ripetizioni volute). Una volta, diciotto anni e anche molto prima, dovevamo essere uomini, ma non solo fisicamente, ma anche e soprattutto di cervello. Il bisogno ti faceva crescere in fretta, o come si dice in Toscana: “te le levavano le segate per la testa ”. Non si discuteva né si protestava. I genitori avevano sempre ragione.
Magari c’era anche troppa severità, e non ti dovevi permettere di rientrare tardi la sera, al massimo alle ventitré, perché al mattino presto suonava la sveglia e dovevi andare a lavorare e quelli più fortunati a scuola. Oggi, escono a mezzanotte per andare in discoteca con la benedizione delle famiglie. E hanno il coraggio di dirti: “ il mondo cambia, non è più come ai tuoi tempi”. Già! Ai miei tempi.
Ma, come nonno, non accetto questo e lo sottolineo con altro detto: “la regola ci vuole anche all’acqua, non si spreca”.Le regole, i giusti comportamenti, sono i pilastri della crescita dei nostri figli e nipoti. Sento già i commenti: “ Non si può fare di ogni erba un fascio”. No! Non sono tutti uguali questi giovani.
Ma ritornando all’inizio del tema, non si può continuare a chiamarli-ragazzi- quando hanno l’uso della ragione o sono in maggiore età.
Non si possono giustificare certi comportamenti che ad elencarli ci vorrebbe l’intera pagina. Mettiamoci dalla parte di quei genitori ai quali hanno stuprato la figlia, magari ubriacata o drogata. Violenza di gruppo. Il “giudice” li mette ai domiciliari, perché devono indagare. Cosa indaghi quando i medici del pronto soccorso hanno detto chiaramente come stanno le cose.
E’ solo un esempio. Non mi venite a dire che non sapevano cosa facevano. Secondo me, dovevano essere messi una giornata alla gogna nella piazza del paese o della città. Magari insieme a quei genitori di “manica larga”. Ecco! Vedete, la rabbia esce spontanea da ognuno di noi.
Recentemente, le ruberie e sciacallaggio di giovani di Napoli, sono sotto gli occhi di tutti. C’è scappato il morto: un giovane sedicenne. E i genitori protestano perché i carabinieri non dovevano sparare, si trattava di ragazzate. I ragazzi vanno a giocare a calcetto, non rubano con pistole alla mano. E per protesta distruggono il Pronto soccorso dell’ospedale.
Certo che: “il fuoco che non tocca non brucia”, ma sono convinto che chi ha avuto delle scottature condivide quelle che ho scritto.
Giulio Salvatori.
Contributo di
, 4 marzo 2020 16:53.
Caro Giulio hai ragione , ma noi siamo di un ‘altra epoca , c’è stato il 68, sono passati decenni da allora, non ci si sposa più ( a proposito di regole) , o se ci si sposa “dura poco”. Allora come puoi pensare che giovani sbalottati tra una madre e un padre ormai single possano avere delle regole. Bisogna imparare ad osservare “le regole” (nell’etimo la “regula” è un asiticella graduata dove i suoi termini non si discunono , come non si discute “un metro”). Forse ci vogliono questi sconvolgimenti sociali che pesano sulla pelle , sulla vita ,per accorgerci che la regole devono essere rispettate …se no si muore. Dicevano che non “tutto il male vien per nuocere”, chissà che noi e i nostri figli non ci “rimettiamo in riga” !!!!!
Torniamo alle regole, se vogliamo sopravvivere, se non vogliamo assomigliare ad un’orda di matti, di sciacalli, di mascalzoni. Forse, ma non è certo, siamo ancora in grado di salvarci. Grazie a Giulio, benedetto toscano.
Condivido Giulio, le giuste regole esistono perché sono state scritte con buon senso, onestà e serena giustizia dalla saggia esperienza dei nostri padri. Oggi manca la severità nell’applicarle… Troppe attenuanti ed eccessivo buonismo, genitori e magistrati in primis.
Giuste le parole di questo, post, voglio condividere Giuliolu, servono le giuste regole, e molto buon senso, altrimenti come possono crescere questi ragazzi, devono imparare non ha scuola la prima educazione si impara dentro le mura domestiche, l’onesta’ e la serena giustizia dalla esperienza ,ricevuta dai nostri genitori, servono dei paletti da seguire, delle regole per diventare un bravo ragazzo da grande, certo non facciamo di un erba n fascio,Oggi i giovani sanno comandare i loro genitori, i miei fratelli davano del voi, come segno di rispetto verso i loro genitori, cerano degli orari per il pranzo, per la cena, e per il rientro alla sera, anche se erono fidanzati.All’indomani si doveva andare al lavoro,ora tutto e cambiato, a mezzanotte aprono le discoteche e poi quel che succede lo leggiamo, non serve spiegarlo, troppo buonismo questi genitori e, poi spesso scappa il morto, bevono si drogano, e corrono a tutta velocita’, incontro alla morte, specifico per fortuna non per tutti.Ci sono ancora bravi ragazzi.grazie Giulio del tuo post,tutti i figli del mondo devono imparere delle regole per loro e un domani per la sua famiglia.Un saluto a tutti. Un saluto alla Versilia, e Avanti tutta grazie Giuliolu.
Letto Post di Salvatori che condivido, vorrei aggiungere qualche pensiero…Come mai i familiari e altri,che hanno devastato il Pronto Soccorso di Napoli non sono ancora in galera e rilasciano interviste? Dov’e’ la magistratura? I reati ci sono tutti, dall’interruzione di pubblico servizio alla devastazione, comprese ovviamente le minacce e le offese a pubblici ufficiali. Gli estremi per la carcerazione preventiva ci sono tutti, in primis il pericolo di reiterazione del reato, avendo anche sparato colpi contro una caserma dei carabinieri.
Occorre dare un segnale forte! Napoli e l’Italia lo pretendono.
Bisogna anche vietare i funerali del ragazzo per questioni di ordine pubblico.E poi i danni chi li paga? I soliti cittadini onesti ipertartassati o chi ha distrutto un intero reparto del Pellegrini?
16 anni sono pochi per morire. Forse Ugo si poteva salvare, prima di tutto dai disvalori e dalle persone tra le quali è cresciuto. Ma il mondo è fatto così. Se tuo figlio punta la pistola alla tempia di un carabiniere e lo fa a viso coperto, il rischio di lasciarci la vita c’è, e non è certo una morte da eroe.
Se 16 anni sono pochi per morire la colpa è della stupidità, dell’ignoranza e della famiglia che non ha saputo educare; non certo del carabiniere che ha sparato che non poteva conoscere l’età del rapinatore e che aveva la fidanzata accanto.
La difesa e’ sempre legittima. Anche quella della dignità dello Stato!Visualizzare l’Art.53 del C.p. analizza molte cose. Ricordo anche il 06 Giugno 2008 a Pagani(Sa) un ragazzo di 15anni durante una rapina in posta, sparò e uccise un ragazzo di 30anni, era un tenente dei Carabinieri. Isuoi familiari, non distrusssero nessun PS,ma si strinsero nel loro dolore in silenzio.Molti dovrebbero provare cosa si prova avere un apistola puntata contro,molti blaterano sui vari social, dovrebbero attingere un pò alla memoria ogni tanto e riflettere, in particolare certi scrittori o presunti tali che girano però con la scorta, e molti che non vogliono aprire gli occhi. Muore un servitore dello stato in divisa, dicono…rischi del mestiere,muore un rapinatore o simile…povirino, era un bravo ragazzo!Scusate lo sfogo e, la lungaggine del Post!Ma quando ci vuole ci vuole.Nembo
Caro Nembo , se hai letto alcuni libri molto belli su Napoli e le sue periferie (non faccio reclamizzazioni, ma si conoscono) ,ti rendi conto che quello che si evince è che manca 1° la cultura , 2° lo Stato 3° esiste una rete camorrista che tutto avvolge. Comincierei , come stanno facendo molti politici e movimenti giovani , a portare la cultura , a spezzare i vincoli con la droga e la malavita, poi abolirei le armi . La legittima difesa è un argomento di lana caprina che ognuno se la tira come vuole .Se ai un arma e sei idiota , speri per far festa o per sparare a qualche altro balordo e colpisci una bambina che ha il difetto di stare nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Capisco che anche le forze dell’ordine sono tese e sempre all’erta , ma cominciamo a inculcare non la paura e la repressione , ma la costruttiva visione di una società dove ci sono i giusti e gli sbagliati , siamo tutti un po giusti e un poo sbagliati…partiamo da queto principio. E per tormnare all’articolo di Giulio , se abbiamo giovani del genere , abbiamo padri molto peggiori !!!!!!
Ciao Franco, condivido le tue ultime 5 frasi, del tuo commento. Bisogna ricordare…che il reato, lo compie sempre colui che ti entra in casa e ti massacra se ti trova presente, o ti fa una rapina per rubarti ciò che hai, non l’Onesto cittadino che si difende. Comunque, in caso di aggressione armata per la tua vita o dei tuoi cari in pericolo ci sono due opzioni (e te li dicono come provocazione) 1) Cellulare: 3 tasti e diversi minuti per risposta. 2) Arma: 1 tasto e decimi di secondi per salvarti. Altresì, sulla difesa ricordo che io e te abbiamo scritto molti, ma molti commenti e, non possiamo dire che abbiamo scherzato sui nostri pensieri diversi, perchè ancora oggi ci sarebbe tanto da discutere. Sono sempre per dire… Extrema Ratio. Un saluto e sempre Forza Italia, specialmente in questo periodo…Italia rialzati!
Per Franco: vorrei fare un appunto al tuo primo commento col quale , mi pare (se sbaglio correggimi), tu intenda imputare le “non regole” dei ragazzi d’oggi in gran parte al fatto che i genitori siano separati. Sono una donna separata, o madre single come preferisci, ho due figli che ho cresciuto nel massimo rispetto di regole e valori nei confronti del prossimo e di tutto ciò che ci circonda. E tutto questo, a loro volta, insegnano ai propri figli miei nipoti. Parimenti conosco famiglie cosiddette “normali” dove i figli non hanno rispetto nè considerazione alcuna per cose e persone e vivono sprofondati in pretese cosmiche accontentati da genitori (non separati) che soddisfano ogni loro desiderio purchè non li disturbino nei loro percorsi esibizionistici sempre alla ricerca spasmodica di qualcosa che li soddisfi facendoli sentire superiori ai loro simili. Ecco, scusa lo sfogo.
Non voglio apparire come -Il Giustiziere-, ognuno di noi conosce i propri figli e nipoti.Da quando scrivo su Eldy, ho sempre sostenuto che la cura migliore per certi giovani, sarebbe quella dei calli nelle mani.Basterebbe così poco.Magari anche ai genitori
ASTRATTO:Le quattro vere e fondamentali fasi del declino italiano: 1) no Ordine, 2) no Legge, 3) Corruzione generale, 4) Mafia popolare. Credetemi quello che questo signore vi racconta e’ solo un chiacchiericcio di sottofondo per un Video, o un cerotto sul cancro terminale, ora presente su tutto il Territorio Nazionale, come lo vediamo e ce lo fanno notare i media. Per i politici invece tutto e’ rose e fiori e di bene in meglio, tanto le risorse, capitali,debiti ed interessi da pagare sul debito, non sono presi dalle loro tasche, ma dal popolo che si tassa secondo le esigenze di bilanciare i conti. In aiuto a questo generale sgangheramento siciopolitico e’ la Mentalita’ e Cultura Istituzionale rimasta al 1900: governo, turismo, musei, formaggi e vino e produzione industriale da 1970 a riguardo scienza e tecnologia inclusi nei prodotti, quando paragonata all’Asia. Visitiamo il sud d’Italia (mari e spiagge bellissime d’estate) e vediamo se l’acqua potabile e’ arrivata (AC2020 e auguriamoci che piova)in ogni paese del sud? Ora proviamo quanto ho scritto: chiediamoci per quale motivo/i 4 milioni di professionisti e tecnici hanno lasciato l’Italia negli ultimi 10 anni? Cordiali rispettosi saluti a voi tutti, Paul Candiago (candiago.p@bmts.com)