Forse solo chi ha vissuto i tempi del coprifuoco , può fare un parallelo con le cose che capitano ora.
La fuga verso un supermercato , bisogna pur mangiare , la gente , poca, ti guarda con sospetto e sembra dirti ” non sarai per caso infetto ?”
Caccio la roba nel carrello in fretta , con i guanti di plastica quelli da prendere la frutta , per non toccare i manici forieri di ogni possibile germe.
Fuori è fresco e la natura indifferente a tutto ciò , sente la primavera precoce . Molti alberi hanno già le gemme turgide a soprattutto i pruni sono già bouquet bianchi e rosa , le margherite e le viole occhieggiano tra le erbe e ti meravigli che la natura non colga minimamente il momento così problematico. Un colombo mi svolazza intorno e mi viene subito il folle pensiero ” vuoi vedere che il virus lo portano anche loro ! ” E mi scanso. Il viale è vuoto i tigli possenti sembrano proteggermi , mi avvicino ad uno e lo cocco con dolcezza , come per poter avere un contatto non pericoloso con una “cosa vivente “e lo guardo con l’ansia del bambino , un albero così alto , così imponente spero abbia la capacità di scacciare il male .
Salgo in macchina e subito mi detergo le mani con il gel disinfettante e mi appresto al ritorno , la mia ora d’aria è terminata.
Pensavo che anche questo virus “è la natura” che non ha anima , per lei c’è solo vita e morte , non ha molto importanza dove nasce questa vita che prolifica e a sfavore di chi . Abbiamo dato sempre un volto romantico, estetico, idilliaco della natura , perché la vogliamo e la sentiamo amica . Essa ci da cibo , le risorse per migliorarci ed evolverci , ma essa è anche selvaggia, ostile , catastrofica , violenta e sa dare la morte anche in modo più subdolo.
Il leone per alimentarsi uccide normalmente la gazzella più fragile e la gazzella per alimentarsi cerca le foglie più tenere e giovani. Anche il virus cerca e uccide le persone più fragili , ecco che cosa ci insegna la natura che dobbiamo sempre tutti i giorni lottare per sopravvivere.
Franco
Contributo di
, 7 marzo 2020 16:07.
Il titolo che Franco ha voluto dare a questo post è drammaticamente premonitore. Oggi che i luoghi in cui vivo (Milano e Asti) sono decretati zona rossa mi sento più che mai imprigionata in un percorso che non ha scadenza. Spero, per me e per tutti noi, di vedere presto la luce in fondo al tunnel.
Buona domenica a tutti.
Grazie Francesca del tuo pensiero ottimistico della luce in fondo al tunnel, speriamo che porti bene e non come quando qualcuno ci prendeva in giro con questa frase, ricordi? Ex premier Gentiloni? Ancora oggi c’è buio in tutto.Speriamo e condivido il tuo ottimismo. Un Saluto
Una storia misteriosa con un finale imprevedibile. Rimane solo la speranza che qualcosa di positivo possa accadere. Per ora non si vede luce sia nel tunnel che fuori dal tunnel. E la zona rossa si è allargata invece di restringersi.
Grande Franco, belle pennellate che arrivano al cuore. Uno come me, “affogato” nel verde, capisce a fondo il Tuo messaggio. Purtroppo abbiamo incoscienti che cercano in tutti i modi di sporcare la tela della Natura.Forse spinti dalla paura, si nono affollati sul litorale marino migliaia di persone del nord…Non è difficile capire che i “frutti” si raccoglieranno fra una decina di giorni. Ecco che, le persone sensibili come Te a molte altre, vengono sporcate e imbrattate di colori che non hanno nulla di bello.
Direi che più che in un tunnel che prevede, bene o male, una uscita vicina o lontana, ci troviamo in un vortice che ci inghiotte sempre più velocemente. Siamo già prigioneri delle nostre paure e continuando così possiamo solo sperare di poter avere ciascuno la sua ora d’aria come ultima speranza di sopravvivenza. Grazie Franco, una bella trovata per descrivere la realtà. Ciao.
Mi pare che l’immagine del vortice di Giuseppe sia la più esatta. Crolla la borsa, chiudono le fabbriche,non si vola, non si parte (se non per fuggire), ci si ammala , gli ospedali sono strapieni, si muore male, le carceri scoppiano, i politici straparlano, i giornalisti ormai battono i marciapiedi (in tutti i sensi) , sei chiuso in casa ,avresti bisogno dell’analista. Sapete che faccio …non guardo più un telegiornale o un talk sow politico………poi si vedrà , ma!