Poesie di Eldy

sei mia

2093538105458a63c4450551sedici  anni

Oggi compi sedici anni: mi pare impossibile
Ti guardo e mi sembri più bella della prima volta che ti ho vista.
Avevi più o meno quattordici anni ma non li dimostravi e poi non
 me ne importava.
L’averti mia, uscire con te, l’invidia degli amici, averti sempre vicina,
accarezzarti ogni volta che ero con te, ecco questo era il mio sogno
  ed il sogno si è avverato.
SEI MIA!!!. Non ti lascerò mai ,mai lo giuro.
Saremo sempre insieme in giro per il mondo. Fin che potrò ti terrò
con entrambe la mani per guidarti , ti proteggerò dalle insidie
del mondo, non lascerò che qualcuno possa rubarti a me.
TI AMO TROPPO.
Ormai noi due siamo una cosa sola.
Non potrei più rinunciare a te.

come te non c’è  nessuno  ………………..cara vecchia 500

di admin, il 12 novembre 2009 23:48. - Commenti



Un Fiore Stupendo

paesaggi-081

La luce dei tuoi occhi s’ infrange nei miei,
dandomi una sensazione fantastica 
che, solo l’ immenso cielo luminoso
può dare a questo nostro amore.
Cosi ti sogno, sempre qui, vicino a me
col tuo calore, stiamo abbracciati
scaldandoci l’ uno contro l’ altro fino a scottare,
per poi entrare in un eden, dove li ci siamo solo noi due,
a vivere la nostra favola d’ amore,
e mi sento come se fossi al settimo cielo.
Tu, sai rendere questo possibile,
perché tu sei la luce dei miei occhi, l’ aria che respiro.
l’ acqua che scorre dentro di me, e infine,
il fuoco che arde dentro di me.
Il mio amore per te, non cesserà mai di spegnersi,
fino a quando ci sei tu ad alimentarlo.
Vorrei stare con te in qualsiasi luogo e posto,
perché tu lo rendi spettacolare,
con la tua presenza, sei un fiore stupendo che,
solo a guardalo, dai un senso di pace e tranquillità,
questo è quello che cercavo,
un fiore stupendo, come i tuoi occhi
che s’infrangono nei miei,
grazie! dolce amore.
Autore: intrepido2

di admin, il 12:09. - Commenti



capita a volte

Ieri mattina per es. ero lì in mutande sulla cyclette che facevo il mio solito giro, sento suonare alla porta di casa: oh cribbio, dico, chi mai può essere che suona alla porta di casa senza prima avere suonato al citofono del portone. Lo abbiamo fatto mettere apposta, tanti anni fa, quando ancora non c’era, perchè capitava spesso che ti trovavi alla porta di casa  persone che non conoscevi e non sapevi se dovevi aprire oppure no.
Scendo dalla cyclette piano piano, e piano piano vado alla porta di casa che come ben tu sai rimane in fondo al corridoio dove poi c’è la nostra camera, anzi, c’era , perchè prima la nostra camera era quella che fa angolo ed è fredda ma cosi fredda che in letto d’inverno, quasi ci devi andare vestito.
Dopo l’abbiamo cambiata quando se ne è andata quella buon’ anima di mia suocera. Lei con i mobili della sua camera  ci stava meglio perchè ci sono due finestre e i mobili grandi non ci si possono mettere.
Praticamente di pareti libere ce n’è  solamente una quando sai benissimo che nelle case lo spazio non è mai sufficiente.
Allora dicevo, con una certa forma di imbarazzo tenendomi una mano davanti per coprirmi, penso a chi può essere..
Sarà senz’altro un vicino che ha bisogno di qualcosa.
NE SONO QUASI SICURO. ( se nessuno ha suonato al citofono…) penso fra me e me.
E ora?
E se fosse una cosa urgente? Una cosa grave?
E se non fosse un vicino ma una vicina? Io sono in mutande, come faccio ad aprire!
Con i tempi che corrono corro anche il rischio di farmi accusare di atti osceni o qualcosa di peggio. Sono tentato di andare in camera e infilarmi i pantaloni della tuta con la quale sto abitualmente e che sono tanto comodi per stare in casa, ma nel contempo mi dico: e vabbè, chiunque sia lo avrà già visto un uomo in mutande sceso dalla cyclette.
Certo mi rendo conto che non sono un adone e se al di la della porta di casa avessero bisogno di me non starebbero a guardare se sono in mutande o in abito da sera!
Ma scherziamo!!! E se per esempio capitasse di passare davanti ad un appartamento con la porta socchiusa e di  sentir un lamento: entri e vedi che c’è una persona nuda sotto la doccia che si lamenta, cosa fai? le dici di vestirsi prima? L’accusi di atti osceni? Le fai notare che è nuda e dovrebbe  coprirsi? Esci e aspetti che abbia finito? Certamente no.
E allora?…………….
Guardo dallo spioncino: che meraviglia!
E’ altissima, bionda, occhi chiari che non si sa se sono grigi o verdi, lineamenti tipicamente slavi.
Sulle guance appena abbozzato un leggero rossore che ricorda vagamente una Matriowska.
I cappelli raccolti sulla nuca, ma non a coda di cavallo ma, come fossero una cascata, con un fermacapelli di metallo dorato che luccica nella penombra della scala, dandole una parvenza di delicatezza e soavità che stonano con la bruttezza delle ringhiere impolverate e delle griglie a maglie quadrate dell’ascensore.
Indossa una camicetta azzurra, sotto alla quale spicca un sottilissimo girocollo d’oro bianco al quale è appesa una iniziale con i brillantini.     < T >
……..Tamara?, Tanya?, Troyka?. Tereskova? Oppure….. Treblinka?
Cerco di indovinarne il nome, l’età, la provenienza. Mi chiedo se forse è sposata, se ha figli.
Avrà studiato?
Forse è una vigilessa, una dottoressa ?. O un’ingegnera, magari un’attrice!.
Perchè era lì e suonava alla mia porta senza avere prima chiamato al citofono?
Vorrà forse offrirmi qualcosa?
Cerco di capire attraverso lo spioncino cosa ha in mano,
se ha i pantaloni o la gonna, cerco di vedere le sue scarpe.
Si perchè dalle scarpe, spesso, si possono capire tante cose: Scarpe col tacco, scarpe basse, larghe, a punta, nuove e sporche oppure vecchie e ben tenute, ma lo spioncino è troppo piccolo e troppo alto per me.
Mi decido.
Anche se sono in mutande decido di aprire a quella apparizione e succeda quello che deve succedere, pazienza. Urlerà?, rimarrà sbigottita?, Si coprirà gli occhi o forse mi spingerà dentro e………..
Siiiiiii.              Spalanco di colpo la porta.
Davanti a me…. il vuoto!
Appoggiate al muro due scope e un bastone con un puzzolente straccio per lavare in terra; vicino, un secchio di plastica gialla pieno a metà di acqua sporca.
Proveniente dalle scale sento il mio vicino del piano di sotto che parla e ride , ride e ride con una ragazza.
Poi, la sua porta di casa che si chiude con un leggero “clak”.
Infine,……………….. un gran silenzio.

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di admin, il 01:30. - Commenti



La Disputa

arciere
Si prende atto, si rispettano le decisioni e si va avanti,
per sempre più allontanarci,
da questa gara che non potrà più tornare.
Sei stata ferma e decisa, brava,
hai fatto centro!
Come l’arciere che,
dopo aver fatto bersaglio vince il premio.
Tu, ti ritrovi senza niente per le mani.
Far finta di sbagliare, delle volte,
crea l’illusione di aver vinto veramente,
far finta di non capire,
lascia le cose come prima.
Non è il vincere che ti appaga,
ma l’illusione di ciò che ti appartiene,
in quello che ti lega e ti tiene in vita,
la speranza che questa disputa non sia finita.
Credi di aver capito, pensi di essere nel giusto,
allora quello che hai fatto non è stato fatto invano.
Perché, adesso, allunghi la tua mano?
Forse qualche dubbio ti assale?
Pensi che non c’è più niente da fare?
Quando il dato è tratto,
nella tua responsabilità ti devi accucciare,
in quella che ti ha fatto agire,
e capire che non sai amare,
perché quando si vuol bene le frecce in due bisogna scagliare,
aspettare che,
anche l’altro abbia la faretra piena,
e che, piano, piano la possa svuotare.
Questo è sapere amare, confrontarsi ad armi pari,
poter usare il proprio arco per mirare il bersaglio,
cercare di colpire senza far del male,
perché, poi, le proprie ferite bisogna leccare per alleviare il dolore .
Se è questo che cerchi, aspettati la ricompensa,
che non è mai quella sperata.
Inutile continuare in questa metafora dell’arciere,
quando la gara è già finita, di questa disputa di vita .
Vai, verso la nuova meta, essa è già stata decisa,
e se ci sarà data l’opportunità, in questa vita vissuta a metà,
tra sacrifico e privazione, speriamo che trovi l’amore,
sperando che in quella, sia, sicuramente più bella

autore:dome’

di admin, il 11 novembre 2009 16:17. - Commenti



la scintilla

la scintilla che brilla ne tuo cuore come nel mio,
che illumina la nostra favola d’ amore,
e nel cammino della strada sempre più buia,
la nostra scintilla brilla illuminandoci il percorso da fare,
per restare assieme a vivere con amore e tanta allegria,
perché noi siamo due anime libere,
e voliamo la dove gli altri non possono andare,
li e un posto incantato perché tu sei qui con me,
mi fai toccare il cielo con un dito
e vorrei prenderti la stella più bella,
ma non la trovo perché tu sei la mia stella più bella
che esista nel cielo e nel universo,
sai rendere la mia vita fantastica,
sei sempre nel mio cuore
stella d’ amore
autore:intrepido2

di admin, il 11:08. - Commenti



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