Libera e bella
Ogni mattina, fra risatine e canti, la vedevo passare con le sue amiche, capelli biondi svolazzanti al vento, per occhi, due stelle azzurre, i nostri sguardi si incrociavano, per poi abbassarsi vergognosi.., le sue amiche la prendevano in giro, perché il suo viso si illuminava… e poi si voltava a guardarmi. Io ero lì nel giardino di casa, ogni volta quella tentazione di dirti ciao, il mio nome è francesco, qual’è il tuo… ma poi ero lì incapace di dire solo una parola, ti vedevo passare e sentivo un tonfo al cuore, e un po’ vigliacco abbassavo lo sguardo se i tuoi occhi mi scrutavano… Erano i giorni della primavera, quel mattino indossavi una maglietta con su scritto libera e bella, bella davvero dissi… ma libera… stranamente avevo parlato con te…. tu mi sorridesti fissando i tuoi occhi nei miei…, poi abbassasti il capo…senza rispondere…ma quel sorriso aveva parlato per te, fu cosi…giorni dopo, su quel prato in riva la fiume, seduti sull’erba, che chiedesti il mio nome ed io il tuo, sotto gli sguardi e i sorrisi delle tue amiche. Sedici anni io, quindici tu…ti presi la mano…poi facendomi coraggio riuscii a metterti il braccio sulla spalla…no… non mi aspettavo quel bacio, un puntino rosa all’inizio di una storia.. . Era un sogno…il primo bacio…sull’erba verde fra le viole in fiore… Mi piaci da morire mi dicesti, ma tieni sempre le mani al loro posto.., e scoppiammo a ridere…io non avevo mai, neanche per attimo, pensato che.. . Trascorse il tempo, arrivò settembre.., i miei si trasferiscono a Roma, mi dicesti..,il mio papà ha trovato lavoro e andremo a vivere là.., non ci vedremo più.., lo dicevi fra le lacrime…ma io non ti dimenticherò.. Come, cosa dici..non può essere cosi.. mormoravo.. io ti seguirò verrò a Roma lascio la scuola e troverò un lavoro..io… io…. io…. .Mi lasciasti cosi…mi dicesti questo pacchettino è per te, conservalo con cura.., e scappasti via. Lo aprii con mani tremanti..c’èra una maglietta bianca con su scritto……… libera e bella…
Autore: francesco7.pv
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Stelle di vetro infondo all’animo,solo il rumore dei tuoi passi a tenerti compagnia, ombre che si agitano nelle pareti della mente, dove sei, dove vai.. manco lo sai, cosa cerchi.. . Le parole che parlano al cuore tacciono.. o forse non ascolti più, perso nel tempo dei tuoi giorni.Strade deserte la città, scende la sera, finestre illuminate..un alito di vento accarezza il viso, viene da lontano ha sapore di antico.. .Dove vai..un treno che ti porta via,l’anima lacerata..tu che mi abbracci sulla banchina del binario 4, la tue lacrime..io che ti stringo e le mani tremano..l’ultimo saluto dal finestrino,ti guardo sei un puntino nell’universo adesso.E fa male quel dolore che ti assale, hai lasciato tutto il tuo mondo..fra le mani una rosa..quella che mi hai tu.. . Dove vai, che cos’è la tua vita..perchè non rispondi, non lo sai..quale sarà il tuo percorso.. Piove..il cielo buio squarciato dai lampi, tuoni come cannonate..continui a camminare..dove vai,vorresti fermare il mondo, ritornare a quel giorno..a quel bacio a quei occhi chiari che credevono in te.. a quella canzone che ascoltavamo sempre noi.. gli angeli vivono in cielo, ma tu rimani qui con me.. . Una risata echeggia nella mente..dove sarai adesso, i giorni , i mesi, gli anni hanno cancellato tutto.., eppure ero io quello che ti accarezzava il viso. Il verbo amare ,è un verbo al passato.. . Dove vai, chi sei cos’è quel dolore che tormenta il cuore.., perchè taci non lo sai più.. Ha smesso di piovere,le nuvole trasportate dal vento s’inseguono.. un’auto sfreccia veloce..una stella fa capolino..l’osservo com’è lontana e piccola..
autore:francesco7.pv:
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Di notte un rumore è amplificato, come i pensieri, il mondo dorme.., le emozioni sono più dense..un bacio vola lontano, oltre i confini del cuore… Tu non sei qui..con me, lontana più della luna..non posso raggiungerti io, tu nel tuo letto profumato di pulito, dietro le palpebre chiuse forse insegui ancora un sogno, due occhi scuri, il viso di un ragazzo innamorato che sui banchi scriveva ti amo . Era il 74, amica mia e il tempo volava via..sotto cieli stellati intorno ad un falò in riva al mare, con una chitarra che non smetteva mai di suonare.., insieme ai sogni,ad un verso di una poesia.. eravamo eroi noi..chiusi in quella cinquecento..che era tutto il nostro mondo.. .Tu..coi tuoi baci..e ti tenevi la gonna..il cuore che batteva forte… . Il cielo brilla..c’è anche la luna , una luna piccola e bugiarda..sembra una abajuor sul mondo che sonnecchia.. , qui, adesso, la vita legata ad un filo.. e fa male quel dolore sordo che è sceso dentro al cuore,quelle voci che chiamano..supplicano..chiedono.., e tu sei solo un uomo.. .Non si torna indietro.. quella scelta di un attimo..cambia la vita,quante lacrime cocenti.. le senti solcare il viso, senti il sapore del sale sulle labbra..le stesse che baciavi tu.. . E’ notte , è buio anche sul mio viso..sotto l’elmetto..il cuore sembra un tamburo, lo senti amplificato nelle pareti della mente..non ricorda più quel verso di quella canzone, le note di quella chitarra.. non ricorda si confonde fra le immagini di volti..di parole dette mai.. . E’ notte.., i boati si susseguono lontano..mi riportano alla realtà..sono sporco di fango, è stato bello ritrovarti qui nel tempo e nello spazio di un momento..qui in mezzo al fango.., fra miserie e drammi umani..qui…sotto un cielo stellato..sotto una luna piccola e bugiarda .. Ti mando un bacio..amica cara..ragazza di ieri donna di oggi.
Autore:francesco7.pv:
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Ab imo pectore, dal profondo del cuore,così usavano dire gli antichi latini.. . Ripenso a questa frase, trovata in un mio antico quaderno di scuola, sotto ,essiccata dagli innumerevoli anni ci sono i resti di un fiore..era una mammola.. . Ricordo quel mattino, in quel piccolo bar.. adiacente la scuola..erano gli ultimi giorni di un anno scolastico.. alla deriva per me.., i miei voti partivano dal non classificato, al più alto.. 4..in italiano.. . Non me ne fregavo più di tanto, sarei partito prima che si chiudesse l’anno, continuavo a frequentare solo per vederti, erano giorni , mesi, che fra noi pioveva silenzio..tu al primo anno di stenodattilografa ..io..dopo il liceo artistico.. al primo anno di tecnico pubblicitario.. . Ci conoscemmo nel bagno, luogo comune a tutti per fumare una sigaretta.., il tuo viso un ovale da regina con quei capelli a riccioli che gli cadevano su..e quei tuoi occhi che dicevano avversione, compassione e odio tutto in uno. Eri bella, bella davvero, mi chiedesti una sigaretta..io te la offrii.. era una nazionale senza filtro, le sigarette dei poveracci come me.. . Che schifo fumi.. mi dicesti..,forse avevi ragione… a pensarci adesso. Ti mandai a quel paese senza pensarci su.., ma non volevo, credo fu solo una reazione..ad un tipo snob, come ti reputavo. Poi quel giorno..quei tizi..una mega rissa..tu che insieme alle tue amiche spaventate guardavate da lontano.. erano dei bulli, volevano soldi e le sigarette.., io avevo solo difeso quello schifo di nazionali che fumavo… . Andai in bagno a lavarmi la faccia insanguinata, cercavo qualcosa per asciugarmi..mi girai, e tu eri li pronta con il tuo fazzolettino profumato a fiori.., mi guardavi non so come..poi mi dicesti tieni su la testa che ti sanguina il naso.. , fu così che incominciò fra noi.. tutto era bello , tutto era colorato.. stavo bene con te.. , ore e ore ad aspettarti sotto casa, scendevi.. un bacio veloce..un’istante insieme..ci vediamo domani a scuola mi dicevi.. . Poi, fu una domenica.. ,andai in macchina con degli amici.., forse loro lo sapevano..mi portarono sul viale, fu li che ti vidi..camminavi mano nella mano con tizio..dietro di te i tuoi genitori.. Sorridevi , sembravi felice.. fu li che il mondo mi cadde addosso..nonostante gli amici facevano di tutto per tirarmi su..non venni più a scuola..per quasi un mese..non uscivo di casa per paura di incontrarti..ecco..provavo rabbia, volevo fartela pagare.. ma ti amavo ancora ..come il primo giorno..che ti vidi.. . Non so perché, ma poi tornai a scuola..non avevo voglia di recuperare ci venivo solo per te , anche se non ci parlavamo..neanche un ciao.. . Facevo lo stupido con le altre, ma tutte mi davano buca.. sapevano che avevo solo te nella mente.. passavano i giorni..la mia partenza si avvicinava.., ero confuso triste, poi l’ultimo giorno ,su questo quaderno… trovai questa frase scritta da te.. Ab imo pectore… dal profondo del cuore.. c’era una mammola…c’è ancora..l’ho conservata per 35 anni.., ho paura a toccarla.. .
Autore:Francesco7.pv
Questa poesia è stata scritta da francesco7. pv:, francesco7.pv (angel.vr). Lascia un tuo commento qui
Vola gabbiano
Spiaggia deserta,al tramonto di un giorno qualsiasi..nei colori rosati del cielo, gabbiani si inseguono disegnado strane traiettorie.. . Il mare, riflesso di luci strane, luccichii argentei, silenzio intorno a me,che seduto su una duna osservo punti lontani, imprecisi.. .Viaggio con la mente inseguendo antiche ombre,immagini ,parole,visi si sovrappongono. Luce di un falò, risate e una chitarra che suona..sotto una luna,piccola e bugiarda.. vista da qui. Chi eravamo noi, sogni in libertà, libri aperti sfogliati dal vento, lo stesso che accarezzava i tuoi capelli, il tuo viso, il tuo sorriso. Quale fu il mio cammino..strade inesistenti, tracciate nello spazio, non lo ricordo più, troppi i passi, su strade polverose,sotto cieli diversi, in città distanti, fra il vivere e il morire, troppa gente caduta intorno a me. Senza rumori ne clamori,, stritolati in una guerra eterna..angeli in divisa, volati lontano.. . Oggi qui, è un tempo nuovo..un vecchio guerriero, seduto si riposa..guarda più in là, la dove il cielo è il mare si uniscono in un eterno abbraccio. Penso che adesso tu sei qui accanto a me, come quella sera intorno ad un falò, sotto una coperta di stelle.. . Sorrido..un gabbiano mi è venuto accanto, lascia impronte sulle sabbia, gli tendo la mano..vola via.. .Vola gabbiano.. vola in alto dove gli uomini non sanno osare.. .
Autore: francesco7.pv
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