Eppure il sole scalda
nei mattini nebbiosi e dorati
nella strisciante angoscia
tra rami ancor secchi
voglia di gemme verdi
e chiare speranze.
Eppure volano i merli
tra le sottili stoppie
crudele e invisibile male
nei piccoli fiori acerbi
per le strade ancor vuote.
Eppure senti il canto
della capinera leggiadra
nella mortifera nenia quotidiana
tra le corse di un bimbo
in piccoli e guardati spazi.
Eppure vuoi ancora sperare
che tutto sia solo sogno
o incubo o crudele scherzo
che domani come d’incanto
tutto ritorni nella giusta vita.
Contributo di
, 4 marzo 2021 15:55.
EPPURE IL SOLE SCALDA DI .fRANCO MUZZIOLI, BELLISSIMA FRANCO QUESTA POESIA, MOLTO POETICA E PIENA D’AMOORE,BRAVISSIMO MI PIACE MOLTO FORSE PERCHE’ IL SOLE SCALDA,UN SALUTO A FRANCO E fRANCESCA, UN SALUTO A VOI…GRAZIE
Grazie Franco per la tua bellissima poesia, che rappresenta il trionfo della natura sui numerosi problemi che stiamo affrontando. Speriamo di uscirne, soprattutto per i bambini. Grazie.
Tra Rimbaud e Ungaretti, le tue parole, Franco,ci avvicinano alla realtà lasciando aperto uno spazio: una continua, incessante, approssimazione all’assoluto. Tutto è misterioso. Persino il sole tra rami secchi, i merli tra le stoppie, ma ciò che mi ha colpito di più è la “capinera leggiadra nella mortifera nenia quotidiana”. Non ha paragoni! Ciao, complimenti.
Come non dondolarsi tra le righe dei versi di Franco. Tutto è poetico che si riflette nella similitudine del nostro immaginario. Una scena stupenda da vivere nei pensieri anche se tinta di sottile malinconia.