Come un sogno che
viene da lontano portando
con sé misteri e incanti, il
cielo si tinge di un dolce
sognare.
Sulle praterie sovrastate
da valli antiche, un velo di
seta si insinua stendendosi
dolcemente sul mare .
Poi, all’ improvviso è già sera
e l’universo si racconta in una storia di immaginaria
solitudine.
L’infinito lentamente scende
rubando ogni pensiero che
cade dalla mente
e, sotto il suo manto
d’argento ci copre
dal freddo gelido
di un romantico inverno.
(Luigi Pirera…)
Contributo di
, 14 agosto 2024 15:42.
Leggendo i tuoi versi, Luigi ho pensato alla lirica di Quasimodo. Le espressioni che usi mi riportano ad alcuni concetti dell’esistenza e della condizione dell’uomo: la sua situazione di solitudine, la sua lotta per raggiungere una felicità fugace, e in ultimo, il suo soccombere.
Sono stata troppo estrema?
Comunque, complimenti!