“Per gli uomini dabbene
generoso il vin si versi
che l’acqua è fatta pè i perversi
il Giudizio lo provò ….”
Oggi parliamo di vino che insieme al pane è forse l’alimento più antico , ne abbiamo riscontro già oltre ottomila anni fa in quella terra tra il Tigri e l’Eufrate , dove si vagheggia ci fosse il Paradiso Terrestre .
Lo conoscevano i mesopotamici , gli egizi , i greci e via via tutti i popoli della terra.
Le prime uve sembra fossero la “muscadinia ” e la ” lambrusca ” , uve quasi sempre spontanee che crescevano ai lati dei fossati e dei fiumiciattoli . Da allora più di ventimila varietà sono state selezionate dalla perizia agraria dell’uomo.
Bevanda degli Dei , infatti Bacco o Dioniso erano le divinità più note presso greci e romani festeggiate ogni anno dai “baccanali” e dai “riti dionisiaci” , dove la bevanda era anche indice del trionfo dell’amore carnale.
Il vino è presente anche nella Bibbia , è nota l’ubriacatura di Noè e di Lot , inoltre nelle nozze di Cana dove Gesù trasformò l’acqua in vino e nell’ultima cena , questa bevanda ha preso un alto e significativo utilizzo liturgico.
La sua etimologia , come dice Cicerone , è dal latino vinum , ma è interessante l’assonanza con il sanscrito ven che significa “amare” e che si riallaccia alla dea Venere.
Bevanda che se consumata con parsimonia è una vera e propria medicina , i polifenoli che contiene sono un toccasana per il corpo.
L’Italia è una delle maggiori produttrici di vino al mondo con ben 335 tipi tutti marchiati (IGP-DOC-DOP), con una distribuzione quasi totale su tutte le regioni e con eccellenze che solo noi produciamo , solo i francesi ci superano , per ora , imponendo da sempre il nome alle bottiglie. Ad esempio la bottiglia alsaziana-renana è quella allungata tipica dei passiti, la bordolese quella dei grandi rossi, ma la più usata è la borgognotta (la tipica bottiglia da vino ) .
Da emiliano cito lo stranoto e antichissimo Lambrusco , dalle cui graspe nasce anche il meraviglioso aceto balsamico.
Ricordiamo i grandi vini barricati piemontesi e veneti , così’ detti “vini da meditazione” e i grandi passiti che sono un’ eccellenza italiana.
Se proprio non avete il veto del medico , un mezzo bicchiere di vino italiano non può che far bene.
Se ti viene mal di pancia
non far uso di laudano
bevi bevi del vin sano
ed il mal ti passerà
Cin Cin !
Franco
Contributo di
, 17 gennaio 2020 13:05.
E allora, come dice Violetta (La Traviata), “Libiamo ne’ lieti calici”. E anche se non sono calici facciamocelo un bel bicchiere di buon rosso a tavola, che fa sempre bene. Il vino, se consumato in maniera moderata, può avere numerosi benefici per la salute, e aiuta a liberare le endorfine presenti nel cervello, diminuendo la depressione.
E allora, detto da una che vive tra Langhe e Roero, zone produttrici del miglior vino del mondo (non me ne voglia Franco e altri) buon vino a tutti!
E allora: Viva il vino spumeggiante, nel bicchiere scintillante, come il riso dell’amante…per tornare all’opera. E grazie a Franco e a Francesca. Di vini ce ne sono tanti ed è pacifico che ognuna/o ricordi il suo.Voglio menzionare la Marsala o il Marsala della Sicilia. A me piace molto. Come, per altri versi, lo Zibibbo. Un po’ di ubriacatura non guasta.
” E viva il vino perchè è il padron dell’allegria, ci fa stare in compagnia…” Mio padre diceva : ” Se il vino è bono, meglio un bicchiere di più” Avevamo in casa dei bicchieri profondi e, sul fondo, c’era disegnato un diavolo con la forca, ebbene quando mio padre era alticcio, scolava bene il bicchierotto e esclamava : A dire la verità, piace anche a me, anche perchè dicevano che : 2Il vino fa sangue”. Ma sarà Vero ?
Alla salute di Franco.
E’ saltato il continuo: E esclamava : A te diavolo gnanco un goccio
Dieci motivi per bere un bicchiere (max) a pasto (soprattutto rosso ):
1° perchè è buono
2° da allegria (basta non esagerare)
3° ha molti antiossidanti e rallenta l’invecchiamento delle cellule
4° tiene bassa la glicemia e combatte il colesterolo
5° è un ottimo atisettico per le gengive
6° ha i polifenoli , soprattutto il resveratrolo buon anticancerogeno
7° è un immancabile combendio del cibo , esaltando i sapori
8°fa bene alla pelle (in certe spa di lusso , si fanno i bagni nel Cabernet, Lambrusco o Chianti )
9° libera endorfine facendo bene al sistema circolatorfio
10° quando sei triste , ti bevi lentamente un bicchiere di “vino da meditazione ” ed è migliore dello psicanalista.
Noi modenesi amiamo tanto il Lambrusco che a volte ne mettiamo un mezzo bicchiere nei tortellini in brodo (si chiama sòrbir) !!!!
Bene Franco, allora brindiamo anche con i vini sardi, riconosciuti nel mondo per il livello qualitativo di primissima qualità e sempre nei primi posti delle graduatorie nazionali. Ne cito alcuni:
Cannonau di Sardegna
Carignano del Sulcis
Malvasia di Bosa
Nuragus di Cagliari
Vermentino di Gallura
Vernaccia di Oristano.
Buone bevute per tutti ma senza esagerare, ciao.
Non posso rimanere zitto come un bischero si scrive di vino sono nato in una terra molto nota per il vino non solo in Italia ma nel mondo parlo del Chianti un vino da il sapore della mammola ..ogniuno di noi aprezza e esalta la sua regione come tanti commenti che leggo questo è il mio commento da Toscano (non maledetto porta sculo). Si è rammentato La traviata vi porto alla mente lo scritto di Lorenzo de Medici,Il trionfo di Bacco e Arianna,basta andare in Internet e leggere. i migliori vini della Chianti eccoli.
BIANCHI
– Colli di Luni vermentino Fosso di Corsano 2018
cantina Terenzuola di Fosdinovo (Ms), prezzo 16 euro
– Vernaccia di San Gimignano docg riserva “L’Albereta” 2016
cantina Il Colombaio di Santa Chiara, San Gimignano (Si), 26 euro
– Elba Aleatico Passito docg 2017
tenuta La Chiusa di Portoferraio (Li), 30 euro
– Vin Santo di Carmignano doc riserva 2011
cantina Capezzana di Carmignano (Po), 39 euro
ROSSI
– Maremma toscana doc rosso Tesan 2017
cantina La Biagiola di Sorano (Gr), 14 euro
– Maremma toscana doc Ciliegiolo Poggio Pinzio 2017
cantina Sassotondo di Sorano (Gr), 32 euro
– Rosso di Montalcino doc 2017
cantina Fattoi Ofelio e figli di Montalcino (Si), 18 euro
– Montecucco Sangiovese docg riserva Rosso della Porticcia 2016
Casale Pozzuolo di Cinigiano (Gr), 20 euro
– Vino nobile di Montepulciano docg 2016
Poderi Sanguineto di Montepulciano (Si), 18 euro
– Vino nobile di Montepulciano docg “I Quadri” 2016
cantina Bindella di Montepulciano (Si), 26 euro
– Morellino di Scansano docg riserva Calestaia 2015
cantina Roccapesta di Scansano (Gr), 30 euro
– Brunello di Montalcino docg 2014
cantina Casanova di Neri di Montalcino (Si), 46 euro
– Brunello di Montalcino docg riserva Pian di Conte 2013
cantina T. Ci sono per tutte le tasche buona bevuta W la Toscana W Firenze. Gu.