Ricevo e pubblico.
Cara Francesca. Prima di tutto buon giorno e abbi pazienza se ti esprimo il mio “punto di vista su “Incontriamoci/ Poesia”. Sarà il caldo che mi disturba o, la mia maledetta/benedetta voglia di dire quello che penso, è un vizio Toscano o, la mia rudimentale fibra quale figlio di un cavatore. Quando ero ragazzino, ero così vicino alla chiesa che, il sacerdote di quel tempo, voleva che andassi in seminario. Ci provò, con la benedizione dei miei genitori, ma non resistetti più di una settimana. Continuai a prestare servizio nella mia piccola chiesa e cantavo tutti i salmi in latino, anche se non capivo nulla. Poi, mi avvicinai alla dottrina delle zio comunista e fra bicchieri di vino sollevati da mani callose: mi piaceva di più cantare Bandiera Rossa, l’Internazionale, l’Inno dei Lavoratori…forse covava dentro di me, lo spirito musicale. Ma questa è un’altra storia che più volte, a frammenti, ho pubblicato sulle pagine di Eldy.
La mia riflessione viene dal fatto che, guardando -Poesia – vedo, e spero di sbagliarmi, un giardino vuoto, scarso di abitatori, come dicono in TV. Forse con l’età, aumenta anche la miopia, ma di solito difficilmente mi sbaglio. Anche se alla Capitana della Barca, vanno fatti gli elogi più grandi e meritevoli…legati anche ad un Affetto e Stima, non trovo più quello slancio di tempi addietro. Poi, l’assenza vergognosa della dirigenza, che non ha saputo cogliere l’Aspetto Culturale che arriva/arrivava da tutto lo Stivale alle “redazioni”. Non vorrei che qualcuno si offendesse. Ma, senza presunzione, uno come me, che con la carta stampata ci razzola da una vita, queste cose le sente.
Te mi dirai : “Questo è ciò che abbiamo caro Toscano, se vuoi scrivere, io ci sono, altrimenti, rimani nella tua Versilia”.
Ho provato a rimanere nella mia Versilia, ma poi, in questi anni ho trovato amiche e amici, come faccio a chiudere la porta ? Anche perchè, ci vuole un rompiballe, uno che dice quello che pensa, uno che rovescia i birilli, uno che bestemmia in silenzio…Le bestemmie, dicevano i cavatori quando una martellata spezzava un dito, se indirizzate alla persona giusta, non sono bestemmie, ma preghiere. Prova a spiegare la filosofia di questo concetto ai colletti bianchi.( Fermati Toscano!)
Mi fermo qui Francy, con un abbraccio e la solita frase: Avanti Tutta .
Giulio
Contributo di
, 12 luglio 2019 15:56.
Ma pensa te ! Anche io sono stato tre anni dai Salesiani,ho frequentato tutte le parrocchie di Modena perchè un bravo ragazzino nella mia famiglia doveva andare in Chiesa. Conosco tutta la messa in latino e ho avuto anche qualche folgorazione di santità. Ma arrivato alla pubertà ,più che l’incenso mi turbavano i profumini alla rosa o alla viola di certe ragazzine e al posto di ” alleluia …alleluia ” ho preferito “bella ciao” a mi sono iscritto al partito socialdemocratico facendo anche una certa carriera…non continuata …per fortuna. Quindi, caro Giulio non c’è bisogno di essere “un maledetto toscano ” per avere certi stili di vita. Forse anche per me la carta stampata è stata importante , sono stato, tra le tante cose, direttore responsabile di un bimestrale per dieci anni…vedi un pò !
Per quello che riguarda Eldy, che vuoi farci, invecchiamo, non c’è ricambio generazionale, la Direzione ha fatto un miracolo a non “spegnere la luce” , accontentiamoci, continuiamo con entusiasmo a comunicare e chi c’è c’è …è la vita.
Acc! Guarda quanto ha perso la chiesa: “Padre Franco e Padre Giulio”. Il primo suona bene, ma il secondo no. Sicuramente avrei fatto tanta di quella confusione…Avrei cambiato le laudi con canti popolari, stornelli alla fiorentina improvvisati dai fedeli. No! Meglio così. Dice un vecchio saggio: “Scherza con i fanti e lascia stare i Santi”.
Attenti a quei due!! Giulio e Franco, e meno male che non siete finiti preti, ma v’immaginate che disastro? Credete a me, v’è andata bene ed è andata bene pure a noi…ahahah…Quello che siete diventati è molto di più e vi fa onore, con tutto il rispetto per i sacerdoti. E a te Giulio voglio dire: continua a rovesciare i birilli in Eldy ed entrambi andate avanti così, siete unici e straordinari. E io continuerò a pubblicarvi finchè avrò la possibilità di farlo. Uno stritoloso abbraccio ad entrambi!
Quando ero ragazino, al mio paese c’era un prete che lo chiamavano Don Grillo, passava dalla chiesa al piccolo bar a giocare qualche partica a carte. Era inevitabile che scappasse qualche “moccolo innocente”. Ecco che il sacerdote richiamava l’eretico dicendo: ” Lega il cane”. Questi , non capiva il Don e rispondeva : ” Ma io non ce l’ho il cane “.
Io non ho avuto spinte ad abbracciare la vocazione ma dopo il periodo di educazione catechistica ho seguito altre strade che non portavano certo all’acqua santa. Comunque ho tenuto conto dell’insegnamento sebbene con spirito critico che non guasta mai.
Relativamente alla riflessione sul giardino vuoto potrei dire che proprio vuoto non è. É vero ci sono state molte diserzioni e abbandoni ma sono rimasti dei punti fermi e sono punti saldi. Ne abbiamo già fatto cenno sia io che Franco e la possibile soluzione mi pare sia quella di tener duro e andare avanti. Giulio hai già dimostrato di essere un tipo tosto e non c’è bisogno di conferma. Mi sembra concreto raccogliere l’invito di Francesca e proseguire: chi vivrà vedrà! Buona Domenica.
Bella gente però… poca ma quei pochi tutti di gran classe. Mi dicevano quando ero piccolo “chi si loda s’imbroda”, però neanche la falsa modestia , abbiamo il coraggio di dirlo ….”bella gente e basta !”