C’è un istante anche per te,
vieni qui un momento,
lascia tutto com’è,
e smetti di fumare,
smetti di ascoltare musica,
stammi a sentire un attimo,
c’è un istante anche per te,
quando ti penso nel mio giorno,
mentre cammino da solo,
in un pomeriggio stracco e noioso,
stanco di menate,
quando ritorno,
quando stò seduto,
dormo,
o penso,
un istante per te,
per noi due,
comunque sia,
se stò bene,
o male,
se piango,
se rido,
un istante per te,
anche se non ci sono,
anche se siamo lontani,
fermati un attimo ,
stammi a sentire,
pensaci,
non dimenticare,
lascia stare il vestito,
lascia stare
le cavolate,
fermati un attimo,
torna qui,
non andare,
non scappare,
un momento anche per te,
solo per te,
in cui mi ricordo di te,
e ti penso,
e tu non lo sai,
non mi senti,
non ascolti,
fermati un attimo,dai…
Autore Stefano Medel
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Sei lì davanti,
a me,
seduta
che fumi;ma sei distratta,
e non pensi a me,
noi stiamo insieme sì,
da tanto,
ma non mi senti,
non ascolti,
non t’importa;
tu non pensi i a me,
sei distratta,
e badi solo a te;
non mi guardi,
vai via,
e io resto qui,
da solo,
è così,
da solo,
e parlo col muro,
e tu non pensi a me,
non mi senti,
non mi senti,
sei lontana,
anni luce;
te ne vai,
non hai capito,
te ne vai,
non mi senti.
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Vento estivo,
spifferi e folate,
amiche,
che ti fanno respirare,
che ti fanno star bene,
e ti salvano dalla canicola,
e dall’afa;
correnti e sbalzi di vento,
che alzano le cartacce,
nugoli di polvere:
le imposte sbattono di
brutto,
voglia di correre dietro al vento,
di rimanere al fresco,
di fregare il caldo estivo,
che toglie il fiato,
di scappare verso un’altra
primavera,
verso il fresco e l’aria;
tristezza,
per il vento che se ne và via.
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Notte estiva,
dove l’aria fresca
è solo un ricordo;
tardi.
Mi sveglio,
accendo la luce,
orologio,
bagno,
un bicchiere d’acqua,
la notte non è più
tanto giovane,
stà passando in fretta,
tra poco l’alba,
rintocchi di campana,
desiderio,
di frescura,
refrigerio,
di aria,
di una giornata di nuvolo,
di un po’ di pioggia amica,
ma niente,
solo caldo,
un’altra doccia magari,
acqua che zampilla
nello scarico,
come un ruscello
brinato di montagna,
sapore di fresco,
e pulito,
maledetto caldo,
quando finirà.
Autore: Stefano Medel
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La stagione stà finendo,
la primavera stà morendo,
giornate lunghe,
sole alto,
nuvole amiche,
vento,
poi anche lui,
se ne andrà,
e rimarrà il caldo,
saluto alla primavera,
arrivederci,
coi suoi colori forti,
l’erba verde,
le ,giornate fresche e
ventilate,
gli acquazzoni,
che portano
il fresco;
da questo caldo,
vorrei solo,
andare via,
e trovare un’altra
primavera,
lontano da quest’afa,
dal tedio,
dalla polvere,
e dall’inerzia,
quando muore la
primavera.
Autore stefano Medel
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