Poesie di Eldy

Sono andato lassù..

zzzzzzstelle

Sono andato lassù fra le stelle, ho chiuso il mondo fuori, alle mie spalle..come facevo un tempo..quando chiuso nei miei momenti di solitudine..affrontavo tempeste..che fanno tremare, che spezzano il cuore.. cercavo un riparo, qualche parola che detta forse al momento opportuno..avrebbe cambiato le cose. Oggi come allora..ho sentito quel bisogno.. avevo voglia..di starmene un pò da solo,di non pensare..mi sono tuffato in quel silenzio immenso..ho navigato..fra costellazzioni e stelle..senza cercare senza chiedere..mi teneva compagnia un dolore sordo..,quel qualcosa che rode dentro e non sai perchè.. .Mi sono fatto trasportare per un pò da una meteora..credevo fosse una stella..è facile sbagliarsi..in quel buio.., è facile se non si è perfetti..se si è stanchi..di battaglie, di storie di vita di morte..,di amori e false emozioni.. . La meteora viaggiava forte..chissà verso quale meta sconosciuta..mi ha detto non seguirmi..e mi ha scaraventato via..Ho continuato il mio viaggio..in quel buio infinito..vedevo ombre..sembravano persone..avevano volti conosciuti..ma scomparivano..se mi avvicinavo troppo.., quel dolore sordo era sempre dentro di me..gridava parole che non capivo..mi accusava di cose..pretendeva cose.., in quel gran vocio..tra parole trasportate dal vento..ho capito solo..che non era quello il mio posto.., sono tornato indietro.. pensavo che neanche in quel sublime silenzio ho trovato quel che cercavo..quel mondo che avevo chiuso fuori alle mie spalle era li che mi aspettava.. . Eccomi sono qui..mi arrendo..depongo le armi..e sia quel che sia..quel telefono che squillava..la voce di un amico..un grande amico in camice bianco.. ” C’è stato uno sbaglio..quelli di Baggio hanno combinato un gran casino..” Come che vuol dire.. ” Sorridi..L’incubo è finito..fai un bel Natale..è tutto negativo.. ” Non ho trovato parole da dire..ho solo pensato che sono stato un uomo.. non ho tremato..ed ho saputo tenere il mio segreto.. . Mi sono voltato poi..ed ho trovato sul mio cuscino..tante piccole stelle..una polvere d’oro..con parole dolci..quasi a dirmi ben tornato.. . Grazie Semplice, grazie Edis..grazie Novella.. grazie dal cuore e con il cuore.

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Autore: parsifall

Questa poesia è stata scritta da paolacon.eldy, il 10 dicembre 2010 at 10:03, nella categoria: parsifall. Lascia un tuo commento qui



disonesto?

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Cerchi di fumo si disperdono nell’aria..L’uomo seduto accanto al camino, guarda le scintille del fuoco..le mani tese ad assaporare il tiepido calore. Il suo viso segnato dal tempo, non lascia trasparire pensieri, emozioni… sono ore che se ne sta lì, in silenzio, interminabili ore..che il tempo ha fermato per me.Ogni tanto alzo gli occhi dal pc.. lo guardo..gli ho lasciato sul tavolo la cena, non l’ha neanche guardata.. Sento le voci degli altri, provengono dalla stanza accanto, parlano di politica, di sport..qualcuno impreca per la neve che sta venendo giù..qualche altro reclama..Proprio noi a fare da balia a quella belva… . Ascolto, anche l’uomo ascolta..abbasso gli occhi sul pc..non c’è nessuno in poesia, ne nelle altre stanze..l’ora è un pò insonnolita..ci sono dei nomi in verde ma nessuno scrive.., rifaccio il giro delle stanze..in bar qualcuno saluta..scrivo qualcosa..non ricordo.. Poi riguardo l’uomo, è sempre seduto accanto al caminetto.. .Sullo schermo compare una scritta.. è rivolta a me..” Te lo dico io cosa sei..sei un disonesto..” E’ lo scritto di una persona..che manco conosco..ne nasce una mezza discussione.. ci sono altre persone presenti leggono..pur conoscendomi..nessuno scrive una sola parola..tranne una.. . Spengo sdegnato il pc..guardo l’orologio..non resisto più nella stanza..preferisco uscire .. ho voglia di una sigaretta e di aria fredda sul viso.. . Ehii tu.. a che ora finisce il tuo turno di guardia?..Sbraito.. Manca mezz’ora perchè.. : Vai dentro a riscaldarti..prendo io il tuo posto.., Il collega mi guarda..mormora un grazie signore..poi entra in casa .. .L’aria è fredda ,ma i fiocchi continuano a cadere..accendo la sigaretta..penso e ripenso.. . E’ vero.. ha ragione quello, sono un disonesto..me lo grida anche quella vocina.. che non smette mai di parlare dentro di noi..,dovrei ringraziarlo a quell’amico.. mi ha fatto riflettere..e allo stesso tempo.. mi ha fatto vedere l’anima di quei nick.. presenti alla discussione..persone che più di tutti leggono i miei scritti.. che lasciano commenti..tante tante belle parole..che incoraggiano..che spronano..che illudono.. si perchè solo ora me ne rendo conto..sono parole che fanno parte di una facciata che nasconde il nulla .. .Ci penso e ripenso..grazie amico..grazie di cuore..mi ci sento disonesto adesso..e ti chiedo scusa..dal più profondo del cuore..nessuno è perfetto alla fine..ma ho sempre pensato che se regalo un sorriso è un sorriso vero..se stringo una mano..lo faccio col cuore..se dico ti voglio bene ad una persona lo dico con l’anima.. grazie …
Autore: parsifall

fumo-van-gogh

Questa poesia è stata scritta da paolacon.eldy, il 9 dicembre 2010 at 23:09, nella categoria: parsifall. Lascia un tuo commento qui



Branco o le foglie di Marisa

stupro

Una mia nota
La violenza vissuta ma anche subita dalla natura. Natura è donna ma in questo caso è la collina stessa che ha ricevuto il colpo. La terra, le foglie, gli alberi stessi che sono stati il palcoscenico preferito di una brutalità, si risvegliano e partecipano con tutte le loro fibre allo strazio della donna, al dolore che si sta consumando. Tuttavia un dolore cosi atroce non potrà mai essere percepito da nessuna collina, da nessuna creatura che non sia un essere umano.
Il bosco stesso, foglia per foglia, si sente violato ma come la donna rimane inascoltato.
La violenza perpetrata nei confronti di una creatura umana diventa la violenza perpetrata ai danni di tutta la natura che subisce con accanimento quotidiano uno stupro.
Uno stupro non paragonabile per dolore a quello di una donna, ma enorme per il raggio e l’astensione con cui si propaga in ogni angolo della terra.
Il branco è una delle tante realtà urbane motivata dal mutuo soccorso e dal reciproco consenso degli obbiettivi. Più si fa viva la disgregazione familiare più si rinforzano i vincoli del branco.
In questa composizione si percorre una doppia via: il vero branco che ha violato il pudore di Marisa, e noi che apparteniamo in un numero sterminato a questo branco, che non rispetta la natura e che non ne riconosce dignità di esistenza. A quale categoria vogliamo appartenere? Ci ripugnano tutt’è due le vie?
Se si, allora come mai la natura si riveste ogni giorno di violenza? Fa parte anche questo di una favola?
No!, non è una favola ma una dura realtà che potremmo lasciare in eredità ai nostri figli ghettizzati in branchi; oppure è l’ultimo grido silenzioso di una natura che, pari a tutte le donne violate, rimane dentro di noi in stato larvale e aspetta solo che la nostra coscienza metta radici, come un bosco, prima di emettere, poi, il grido di allarme, e di voler quindi girare la boa.
Calcio……….

atene

Le tenere foglie non sanno
dei baci perduti in collina.
Non hanno memoria del caldo
rumore lacerante di frasche,
di assalti guerrieri in tripudio
per la dea dell’Amore caduta
sulle spine intrecciate da letti
riparati da foglie e d’arbusti.
Tutto questo non sa la collina.
Chi aspettava la vita fuggire
si trovò a pesare l’amore
e trovò attorno il deserto
e il sipario di tutta la flora.
Lo stormire di tutte le foglie
eran come mille campane, poi
al pianto del tenero cuore,
tutto il bosco penò in silenzio.
Ogni gemma di foglia ascoltava
ora il verbo, su in collina,
ogni gemma si sentiva violata
dalla mano dell’onta assassina.
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autore:Calcio2.ce

Questa poesia è stata scritta da admin, il at 15:42, nella categoria: calcio2.ce. Lascia un tuo commento qui



Viene l’amore

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Viene l’amore,
luce abbagliante,
come sole,
illumina i giorni,
mette in fuga
le ombre della vita.

Impareggiabile pittore,
dipinge le scene,
di un’incantovole storia,
protagonisti due cuori.

Insuperabile compositore,
sublimi sinfonie,
per incantare
anime amanti.

Viene l’amore,
che fa volare,
oltre il cielo,
infiniti spazi,
dove non esistono
le parole ” io ” e ” tu “,
solo ” infinitamente noi

autore:antonino8.pa

Questa poesia è stata scritta da admin, il at 04:12, nella categoria: antonino8.pa. Lascia un tuo commento qui



W LE DONNE

donne

Alla mia veneranda età non posso piu’
parlare di amore fisico.
Ma grazie a voi gentilissime amiche mie,
ho scoperto l’amore dell’amicizia.
E’ piu’ coinvolgente,
piu’ profondo,
piu’ interiore,
appassionante e puro.
Un amore amico  è piu’ sincero e dolce.

Che dire di Semplice, amicizia a prima vista,
tanto struggente.
E tu Tony , la tua disponibilità, ha mosso in me
il desiderio di chiederti amicizia,
tenera amica mia.
Porzia , non sai quanta forza mi hai regalato,
senza nulla chiedere.
I pochi anni che mi rimangono grazie a voi
li vivrò serenamente.
GRAZIE A TUTTE LE DONNE DI ELDY

Autore: Fernando

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Questa poesia è stata scritta da paolacon.eldy, il 8 dicembre 2010 at 23:44, nella categoria: fernando. Lascia un tuo commento qui



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