Poesie di Eldy

Fremiti

6yzkvbn

Fremiti,
come petali di rose canine sul mio corpo
leggere carezze di ali di farfalle
sussurri silenziosi
Tracce di un amore vissuto sulla pelle,
lacerata dal tempo ,
     che ormai non è più’…..
autore:lieve

Questa poesia è stata scritta da admin, il 30 maggio 2010 at 15:25, nella categoria: altri autori. Lascia un tuo commento qui



IL TEMPORALE

352kvif

Notte buia.
Il bagliore dei lampi illumina il mio viso,
I tuoni confondono il battito del mio cuore .
I riccioli biondi fradici bagnano il mio volto,
le vesti inzuppate segnano il mio corpo.
Un tetto un riparo , ecco un porticato !
Lo raggiungo .
L’ombra di un uomo corre verso di me,
corre mi raggiunge scivolando ai miei piedi,
con le mani lo aiuto ad alzarsi ,
mi guarda negli occhi ,
mi vuole parlare
ma e troppo bagnato e infreddolito.
Ecco che si riprende !!
Mi riguarda negli occhi, mi dice grazie
e prendendo un fazzoletto mi asciuga il viso.
Poi abbassa lo sguardo dicendomi ,
non oso guardar le tue vesti che segnano il corpo.
Mi basta guardar i tuoi occhi verdi ,
che con il lampeggiare si trasformano in due meravigliosi smeraldi.
Ad un tratto il temporale si placa,
un arcobaleno ci bacia con i suoi meravigliosi colori.
Siamo ancora bagnati,infreddoliti.
Ecco, un spiaggia vicina,un falò.
Ho tanto freddo,abbiamo freddo.
Ed eccoci sulla spiaggia.
Il falò brilla nella notte,
lui mi guarda io lo guardo
una stella cade giù, e il desiderio di entrambi è un bacio !!
Un bacio lungo interminabile
Un bacio che ci unisce.

Autori: Miki & Maurizia

Questa poesia è stata scritta da admin, il at 14:48, nella categoria: maurizia.vi, miki. Lascia un tuo commento qui



LA GELOSIA

LA GELOSIA

La gelosia è quel sentimento
Che ti morde il cuore.
Ti attanaglia dentro, non controlli
Ti fa fare scemenze,assurdità che non faresti mai.
La fiducia c’è fra voi ma non basta.
Quel sentimento tremendo che senti dentro di te .
Una malattia
Una malattia inguaribile,incontrollabile .
Una malattia che non ti da pace.
Ansia e insicurezza crescono in te.
Lo guardi,lo scruti,vuoi leggere nei suoi occhi
Vuoi leggere qualcosa che non sai,illusione magari.
Solo e semplice illusione.
La gelosia è il troppo amore,
il troppo amore che ti soffoca.
Odio e amore camminano insieme.
Ma insieme non possono vivere.
Eppure ,quando non si ama più,si rischia di odiare.
L’amore e odio sono gli stessi sentimenti
Forti e profondi alla stessa maniera.
Ti illudi che sia solo paura,solo sensazioni.
Sensazioni che ti logorano la vita.

getmediaphp

Aurore: Maurizia

Questa poesia è stata scritta da paolacon.eldy, il 29 maggio 2010 at 14:09, nella categoria: maurizia.vi. Lascia un tuo commento qui



LA LUNA NEL SOGNO

lacrime-e-luna

Questa sera non accendo la luce.
Nel cielo sereno la mezzaluna col suo splendore
mi bacia la fronte illuminando tutto ciò che mi circonda .
Si vedo tutto chiaro, gli sorrido ma lei è distante .
Le chiedo se mi vede anche lei ,
ma non ricevendo risposta
accendo la luce e ho la mia risposta !
Sognavo la luna in un sonno profondo !
Autore Miki

Questa poesia è stata scritta da admin, il at 05:11, nella categoria: miki. Lascia un tuo commento qui



Don Ciccio ò Saggio

images1

Cari amici di Eldy, nel mio lungo viaggiare in questo mio mezzo secolo di vita, ho conosciuto una moltiudine di personaggi, strani, matti, scemi, savi, professori e saccenti.. uno in particolare con il suo modo di essere, di parlare..ha condizionato non poco il mio pensiero di vita.. Vorrei presentarlo anche a voi, forse non sono all’altezza di un cosi difficile lavoro, ma a modo mio..spero di riuscirci..ovviamente mi aspetto di essere incoraggiato.. da tutti.. ditemi, poi ,dopo aver letto queste prime battute se devo continuare , oppure fermarmi.. ma ditemelo… Signore signori vi presento Don Ciccio ò Saggio – don ciccio il saggio–

Gli antichi popoli usavano la legge del taglione, occhio per occhio dente per dente. Nella sala da thè del bar, eravamo in tanti ad ascoltare don Ciccio detto ò saggio. Don Ciccio, era uomo sulla apparente età di sessanta anni, quasi calvo, col naso a patata perennemente di color rosso violaceo, amava rintanarsi o meglio trascorreva la sua vita , coi suoi centosessanta kg di peso, su una grossa sedia di legno massiccio, in una sala del bar che noi chiamavamo sala da thè chissà per quale motivo visto che si beveva di tutto.. .Don Ciccio amava raccontare ogni genere di storie, tra una boccata ad un sigaro puzzolente e un sorso alla tazza del thè perennemente presente. Che cos’è la legge del taglione, don Ciccio, la voce di uno dei presenti attirò l’attenzione di tutti. Don Ciccio, che da questo momento chiamerò semplicemente – ò saggio- cioè il saggio, lo fissò coi suoi occhi a palla che tanto assomigliavano a quella patata di naso che si ritrovava… Ma come disse , non sapete la legge del taglione .. ma siete propeto degli asini.. . La legge del taglione è.. che se tu dai uno schiaffo a Francesco..quello te ne restituisce due.. se fai un occhio nero a Tanuccio.. , quello ti fa nero di mazzate..mo hai capito.. . Ma questo vale anche per i soldi allora, disse un’altra voce.. Vagliò – ragazzo – tu oltre ad essere asino sei pure un pò scemo.. secondo te tu mi dai mille lire ed io te ne restituisco duemila.. non è, che hai capito propeto bene come funziona la cosa..ma ne riparleremo.. , andiamo per ordine..ma vi dico subito che per capire bisogna saper ascoltare, leggere i libri quelli veri..,per cambiare le cose bisogna impegnarsi.
Mò statevi tutti zitti, non interrompete..Tanuccio vammi a prendere una tazza di thè al banco… . Nella vita, proseguì ò saggio, sembrano esserci tre cose molto importanti.. La politica, il sesso, la religione… Scarto come argomento le prime due, e quindi parlerò di quella cosa che chiamiamo anzi comunemente conosciuta come religione. Cercherò di farvi capire , con parole semplici che, la relazione tra voi il vostro spirito e il Creatore è una cosa profondamente personale e nessuno può mettersi fra voi e DIO, non i vostri genitori, non il vostro parroco, non il vostro vescovo e nemmeno coloro i quali si dichiarano rappresentanti di DIO, persone come il papa e la sua schiera di sottoposti. I suoi occhi a palla scrutavano i nostri visi attenti.. , un sorso alla nuova tazza di thè.. poi proseguì.. . Pensare che un essere vivente possa rappresentare il creatore dell’universo di fronte a noi esseri umani di questo pianeta è un’assurdità.
Il silenzio regnava nella sala, trasformatasi in una vera camera a gas , tra il sigaro do ò saggio e le sigarette dei presenti…

Questa poesia è stata scritta da admin, il 28 maggio 2010 at 18:00, nella categoria: francesco7. pv:. Lascia un tuo commento qui



« Poesie Precedenti
» Poesie Successive