Un’altra città,
un altro cielo,
forse un nuovo amore,
qualcuno che risvegli,
la fantasia un po’ sgualcita,
da troppo tempo parcheggiata,
qualcuno con cui condividere,
sogni, desideri,
qualcuno che mi prenda per mano ,
e mi allontani,
dalla vita di ieri.
di francesca, il 3 gennaio 2024 15:18. - Commenti
Il blog Poesie, con tutti i suoi frequentatori, commentatori, autori di articoli, lettori, simpatizzanti ecc..ecc.., augura Buon 2024 a tutti, sperando che sia veramente di Pace!
Per favore, niente botti. Ve lo chiede Lilli dal Paradiso dei cagnolini. Grazie
Francesca
di francesca, il 30 dicembre 2023 21:33. - Commenti
Venticinque Dicembre arriva,
portato dal forte vento di ponente.
Il cesto degli auguri è colmo.
Ma tu, Bambino prodigioso
che ogni volta dici
di rinascere per noi,
cosa ne sai della povera gente
che cerca di dimenticare
trecentosessantaquattro giorni?
Prova a vivere in mezzo a loro
e scoprirai
quanto sia veramente duro
sopravvivere!
di francesca, il 24 dicembre 2023 13:09. - Commenti
Dare se stessi, la propria anima
agli altri per non morire dentro
e poi non trovare più
neanche la percezione della tua presenza.
Cerchi allora di
stringere una mano che non trovi,
poi altre mani ,
accarezzi altri visi
per il tempo che ti è passato velocemente davanti,
e mentre aspetti la sera ricordi.
Ricordi i colori, le foglie ingiallite dall’autunno,
qualche sogno già fatto e che spesso si ripete
e si frammenta nei secondi intercalari della notte.
Aspetti la sera e riprendi le nostalgie perse,
le malinconie che graffiano senza dolore,
tutto ciò che ti sta mancando piano piano
in quella miriade di colori
ove prima si era gocce di pioggia leggera
e poi tramonti diversi per ogni giorno che passava.
Resta soltanto aspettare la sera ,
seguire l’eco di una voce lontana
che ti fa abbracciare la notte
con tutto ciò che le appartiene
e ti appartiene in quell’antica promessa di un vecchio desiderio
davanti alla luce tenue dell’ultima stella.
di francesca, il 20 dicembre 2023 13:44. - Commenti
Sei un domani scomposto da troppi ieri.
Sei una nave che non potrò più navigare.
Sei un gigante in quiete,
disegnato dal caso,
destinato ad essere
il protagonista della mia vita.
Sei la persona che ha confessato
le bugie al buio.
E quel buio è diventato
l’unica verità.
Ed io, ignara e muta,
con la testa coperta di nuvole parlanti,
lascio pronunciare al vento
le parole che non so dirti.
Attraverso i vetri,
guardo la notte
camminare verso l’alba.
Con l’unico privilegio
di poter piangere
lacrime senza ostacoli.
di francesca, il 16 dicembre 2023 13:37. - Commenti