Fratello, che vieni dal mare, col sole che brucia, ogni cosa, inaridisce anche l’animo, hai lasciato alle spalle, storia e radici, viaggio di disperazione, in un mare a volte assassino. Nei tuoi occhi, tanti ricordi, il solo bagaglio, che hai da portare, occhi che scrutano, l’orizzonte lontano, un nuovo sogno da fare, una speranza da ritrovare, un futuro che non sappia, di morte.
Spira un vento serale, gelido e sferzante, che fa venire i brividi, adesso che sei vestito leggermente, adesso che è primavera; folate di corrente, mandano per aria borse e cartacce, un nailon sventola sfregando, sibilo del vento, freddo.
Amor che mi tormenti ad ogn’istante lasciami stare in pace questa sera. Ho voglia di sognare al chiar di luna e riferirle, in tutta confidenza, le pene del mio “Io” tormentato. Amor che mi tormenti ogni momento allenta la tua presa attanagliante. Lasciami respirar a cuor contento e l’animo rilassa In armonia sognante.
Emozioni, sensazioni, tradurre in parole, non sempre facile, districarsi tra sentimenti, che prendono il cuore, pensieri che inebriano, la mente. Tuffarsi nei ricordi, perduti nel tempo, fantasmi che tornano. Cercare dentro, un suggerimento, le parole giuste, per l’amore, parlare al cuore. Non sono un poeta, non lo sarò mai, ma da un bacio, capirai più che, da ogni parola.