Sei uno squallido essere umano,
Che illude chiunque si imbatte nel tuo cammino,
Che illude l’animo nobile e sincero di una donna,
Che si dona a te con amore e frenesia,
Le insegni ad amare,
Le insegni a volare verso quei raggi di Sole,
Che per alcune donne sono irraggiungibili,
Le fai credere chissà` cosa,
Che il mondo e` tutto suo e tuo,
Ma sono soltanto allusioni,
Sogni forse?
Nemmeno sogni si possono chiamare,
I sogni si vivono nell’incantesimo dell’amore,
Questi sono solamente incubi, vissuti ultimamente,
Nell’attesa di un cambiamento che non avverrà` mai più`,
Che illusione!
La mia vita senza di te e` come un aquila senza ali,
Meglio morire che vivere con tanto odio verso la vita,
La vita che prima ha portato gioia ogni giorno e adesso,
Odio che si accumula dentro la tua anima
E ti fa morire giorno dopo giorno.
Autore:aquiladellovest sett.12/2009
di admin, il 12 settembre 2009 17:50. - Commenti
Che grande aiuto è il silenzio,
ci fa ascoltare con i sensi,
ascoltare l’anima,
scoprire il nostro io profondo,
partecipi della nostra vita in modo giusto.
Silenzio, che acquieta l’anima,
la rende dolce,sensibile,
pronta a cogliere,i sussurri.
Autore:robbi
di admin, il 15:22. - Commenti
Amore di testa, amore di cuore
Mi sei nata nel cervello,
che ha tessuto le tue lodi,
l’acume, la scienza, il vissuto,
lasciando intravedere
barlumi di sensibilità, dolcezza,
prodromi di affetto.
Così, dalla mente,
mi sei rimbalzata nel cuore,
che ha dato stura a
ineluttabili verifiche
incendiandomi infine i sensi.
Non fu tutta illusione,
e, in conseguenza, tutta delusione.
Occorreva un esame e l’ho condotto.
Anche tu, peraltro, l’hai compiuto,
com’era giusto.
E’ stato emesso un verdetto,
in conclusione, condiviso.
Scendi dal mio cuore, dunque,
che s’è stancato di portarti,
e ritorna al cervello.
E dal cervello svanisci,
dileguati nel limbo dei sogni,
dei fatti irreali e irrealizzabili.
Scompari, ti prego.
Mi hai stupito, attratto, respinto.
Ci siamo svegliati come biglie
di segno contrario.
Vivremo ambedue, ma non
unisoni, simbiotici.
La terra gira, il mondo corre.
Non rimanga l’alito
di un benché minimo rancore.
Lorenzo.rm
di paolacon.eldy, il 01:14. - Commenti
Vuoto è il cielo,
c’è il sole, dovrebbe esserci,
ma sembra notte.
Attorno a me non ci sono forme
ma sagome scure:
uomini e donne, animali, piante, fiori,
tutto scomparso, non c’è nulla di nulla.
Il mio sguardo si fissa nel vuoto artificiale,
lo giro a 360 gradi ma non percepisco alcunché.
Ripiego in me stesso e la sensazione di vuoto,
di buio si accentua, accompagnandosi
ad un senso di impotenza e di angoscia.
Eppure anelo a risollevarmi, a scoprire
qualcosa di positivo, che mi restituisca
la perduta serenità.
Qualcuno/a mi può aiutare? Lo/a ringrazierò,
gli/le sarò grato per sempre, gli/le sarò amico,
integrerò le sue forze, sarò il suo servo fedele.
Guardo al cielo, innalzo le braccia in segno
di abbandono e di preghiera.
Amavo, amo, ma adesso il mio cielo è buio.
La mia speranza non ha risposta. Ma non voglio
cedere alla disperazione, alla rassegnazione.
Lorenzo.rm
di paolacon.eldy, il 01:09. - Commenti
DONNA, COMPAGNA, MAMMA
Nasci e vale ancora per te
l’antico detto della mia gente,
quando, dopo una notte insonne,
dicevano:”Notte persa
e per giunta femmina”.
Perché anche oggi non sei
ritenuta preziosa quanto
il maschio? Perché, pur avendo
tesori infiniti di intelligenza,
sensibilità, forza morale e fisica?
Così è per retaggio di antichi
pregiudizi, di antichi rancori
contro di te. In fondo sei nata
da una costola e hai ceduto
all’infido serpente condannando
il genere umano alla perdizione.
Ma, dopo Gesù, non si può
più giocare con te. Sei la migliore
compagna possibile. Già, compagna.
Non più in subordine, alla pari con
l’uomo. Ma non è vero, lo sai. Vieni
sempre dopo, anche se non in modo
visibile. Non gli cammini dietro come
in antiche, ignobili civiltà.
Sei rispettata e dai consigli. Comandi
anche, seppur fra quattro mura.
E’ vero, inoltre, che hai una potenza
infinita, sei bella, hai fascino. Sei
spesso l’amore insostituibile per
chi ti conosce e ti apprezza.
Quando sei mamma, poi, c’è la
catarsi. Diventi il centro dell’universo,
l’ombelico del mondo. Sei tutto, unica
per i tuoi figli. E le tue forze si espandono,
tutto coprendo, e il mondo e l’intera
volta celeste. Ogni cosa dipende da te,
nel bene e nel male. Il tuo sguardo
è ardito, il tuo passo sicuro. Sei
quello che vuoi. Un’isola stupenda
per tutti, anche per il tuo compagno.
Sei mamma, diventi anche la sua.
Piangerà per una qualche sua privazione.
Ma gioirà per l’immenso regalo
che il cielo gli ha donato.
Lorenzo.rm
di paolacon.eldy, il 01:02. - Commenti
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