Mi hai salutato col tuo solito sorriso.
Ciao, ci vediamo, hai detto come sempre sulla porta di casa, anche quel giorno.
Sorridevi sempre quando uscivi per andare al lavoro, quando uscivi per andare a fare la spesa, quando uscivi per andare dagli amici al bar.
Sempre sorridevi..
Ti guardavi allo specchio e sorridevi,
L’ultimo gesto che facevi era di passarti una mano nei capelli.
Ti passavi la mano destra nei capelli neri prima col palmo e dopo con le dita come fossero un pettine; anche le sopracciglia ti lisciavi.
Sempre con la mano destra, ma per quelle usavi solo l’anulare e il medio alternandoli,
Prima a destra e poi a sinistra ancora a destra ed infine a sinistra.
* * * * *
Ormai è tanto tempo che non ti guardi più.
Che non ti sorridi più.
Non ci sono più capelli da lisciare e sopracciglia da accomodare.
Non ti riconosci più.
Non si sorride ad un estraneo.
Non si saluta e non si sorride ad un povero vecchio.
QUEL GIOVANE CHE SORRIDEVA SEMPRE NON TORNERA’ PIU’

di admin, il 14 settembre 2009 20:23. - Commenti
Batte e ribatte,
noiosa,
la pioggia
sulla finestra
della chiusa stanza.
Nel silenzio
palpita
un cuore,
palpita un cuore
d’amore.
O Iride,
inutile e vana
vuoi
che sia
la speranza?
Senza di te,
lontano da te,cuore
ad un eterno
soffrire
mi condanni?
Lorenzo.rm
di paolacon.eldy, il 00:33. - Commenti
O Iride,
la luce si spegne.
Si tingon di buio le case.
Lontana, la stella a noi cara
si veste d’azzurro.
La guardo e l’amore
che da essa promana
m’investe. Vacillo.
Ti guardo. Lontana,
lontana tu sei,
simile all’astro fuggente
che miro.
Eppure sei viva.
Ti tocco. Ti bacio.
Sei donna. Sei mia.
lorenzo.rm
di paolacon.eldy, il 00:31. - Commenti
Piangere, perché piangere dovrei,
s’io posso accarezzare il tuo bel volto,
radioso, splendente di gioia,
Iride mia?
Felice io sono. Felice
di stringerti a me, fremente, dolcissima.
Piangano gli altri;
e il vento che soffia più forte
nelle notti invernali e pare
un lamento il suo sibilo acuto
al di sotto degli usci.
Anch’esso m’invidia?
M’invidia il tuo bene?
Sospirino gli altri tentando
malevoli inganni
per toglierti a me.
Nessuno potrà mai strapparti
al mio amore.
lorenzo.rm
di paolacon.eldy, il 00:29. - Commenti
Amica luna,
sorta improvvisa
ad illuminare
la squallida scena
di questo pietroso deserto,
rompi il triste eppur dolce
canto della fanciulla lontana.
Notte superba, tronfia
di amori e lussurie
nei sordidi vani di miseria,
odio ispira verso gli impudichi
calpestatori di inermi.
Notte, perché rancor non mi scuote
afferrandomi per i capelli?
Iride amo, femmina ingrata,
e il suo ricordo
m’attrista e m’acquieta
nell’inutile dormiveglia
di una vana infelicità.
lorenzo.rm
di paolacon.eldy, il 00:27. - Commenti