Il tuo cuore è una casa chiusa da tempo. Hai bisogno d’aria per respirare. I tuoi occhi, stillano lacrime. Lacrime macchiate di sangue. Sangue asciugato dalla cenere, cenere d’agonia. La notte consuma il tempo di amori malati. Hai giustificato il tuo carnefice. Ti sei ostinata a cercare ragioni, dove ragioni non c’erano. Solo l’indegno violento che pretendeva. E lo strazio di chi supplicava. Ma quando è arrivato, il dolore, ha picchiato duro, e ti ha fatto pagare un conto pesante. MAI PIU’….!!!
La noia mi prende e vado a chattare dal tedio del giorno mi lascio portare e trovo un soggetto che vuol sfrucugliare perchè, come me, non ha niente da fare. Non sta alla battuta e continua a tediare mi incaz.. e scocciato lo mando a cag… Offeso oltremodo si va ad infuriare sequele di ingiurie e nessuno si vuol discolpare e scoppian con tutti le grandi gazzare , annose e cogenti vanno a destabilizzare una chat che gioiosa dovrebbe restare. Poi in modo un pò strano si passa a bannare. Chi è il bannatore ? E che ci sta a fare ?
Socchiudo gli occhi ed immagino d’imbrattar la tela sul cavalletto stesa. In alto, a destra, veloce il pennel dipinge il sole, da nubi impertinenti, velato leggermente. I policromi stracci nuvolosi perfora e coi suoi rai il borgo antico abbaglia. Giocano a nascondino i bimbi e, veloci, nelle viuzze strette, a tratti illuminate, si rincorrono. Sui gradini delle soglie siedono gli anziani e, conversando con animi distesi, con nostalgia ricordano i tempi andati. Scorre rapido il pennello. D’azzurro di giallo striato il cielo adorna con nubi passeggere di color cangiante. S’anima ancor la scena di voli leggiadri e cinguettii festosi. L’animo mio s’acquieta, in dolce e rilassante ammirazione, per l’arte della splendida pittura, che si mostra, a chi cercar la vuole, anche ad occhi chiusi, ma con mente aperta e desiderosa d’immaginar il “BELLO” 12/07/2015 Rodolfo Danese