
Dolce immagine femminile,
figura serena con il sorriso sulle labbra
occhi comprensivi,rassicuranti
con i tuoi gesti garbati,
la tua voce gentile ,sicura
ma imponente all’occorrenza.
Mamma ,
sei la prima parola
che pronuncia un bimbo quando è piccolo.
Mamma,
sei un orizzonte su cui contare
Mamma ,
sei un rifugio dove riparasi .
Mamma ,
sei la meta dove arrivare.
Quando ho paura
Mi prendi nel tuo letto
Mi racconti le favole.
Ed io mi addormento serena
Facendo sogni bellissimi.
Nelle giornate di temporale,
io tutta impaurita,mi rifugio a te
e tu mamma ,
con la tua dolcezza,il tuo modo di fare
mi tranquillizzi,la paura svanisce.
Mamma ,
vigile ad ogni mio comportamento
sempre pronta a correggermi in ogni mio errore
Mamma ,
tu mi insegni a vivere ,a crescere
Mamma ,
mi hai dato la luce
e tu per me,sei la mia luce.
autore:maurizia
di admin, il 4 maggio 2010 14:34. - Commenti
Non è mai facile amare,
mettersi in discussione con un’altra anima,
amarlo con il cuore, è semplice,
con la mente, complicato,
comprendendo, amando,
la differenza.
Ascoltando i palpiti, del suo cuore,
mettiamolo in armonia con il nostro,
insieme saremo forti,
cammineremo con energia,
mostrando, il sorriso alla vita,
amare l’amore è importante,
ricordando, che amare e complicato,
ma è una cosa bella della vita.
autore:robbi
di admin, il 10:32. - Commenti

di admin, il 04:31. - Commenti
Un friccico di vento
un battito d’ali
sono bastate e cosi’…
La mia anima nell’aria
ha incontrato la tua anima
si sono abbracciate
riconoscendosi
hanno danzato
la luce
l’essenza
si sono raccontate
con parole stipate da sempre
si sono amate
con occhi innocenti e liberi
hanno pianto insieme
e… da ogni lacrima
è nata una stella
E’ amore
solo amore
un attimo di creazione
di eterno
che ci rende simili a Dio
E la Sua luce sorride…e..
sulla nostra pelle la Sua carezza.
autore:semplice
di admin, il 3 maggio 2010 10:33. - Commenti
Tra le colline e nei borghi della mia terra martoriata
riparte la vita con speranza e un flebile coraggio
più di un anno è passato dalla triste data
ecco la festa del lavoro: il primo maggio.
Infinito dolore genera una città sinistrata
avvolge di tristezza ogni miraggio
un dì luoghi di svago e di villeggiatura
oggi feriti, ma non piegati, dalla furia di madre natura.
Gente abruzzese nobile, dignitosa e matura
popolo stimato nel mondo in ogni parte
conquistator sovente di cultura
pieno d’ingegno di sapere e di arte
maestri esperti e fini di pittura
dei suoi scrittori e poeti parlano le carte
se d’incontrarla la fortuna avrai
quanto descritto tu confermerai.
I Comuni del cratere io non scordo mai
nelle varie ricorrenze del lavoro
non so quanta gente ivi incontrai
pur nelle difficoltà brillava come l’oro
tanti momenti e giorni sereni vi passai
in quell’antico borgo, bello e austero
spero in questo primo maggio tutti insieme
farem ripartire il lavoro riaccendendo la speme.
Una bella poesia, scritta da Nando Giammarini,
per celebrare il Primo maggio 2010,
nella cornice solenne e sofferente della città di L’Aquila,
colpita dal sisma lo scorso anno e ancora ferita.
di admin, il 2 maggio 2010 16:47. - Commenti