Poesie di Eldy

il Primo maggio

Tra le colline e nei borghi della mia terra martoriata
riparte la vita con speranza e un flebile coraggio
più di un anno è passato dalla triste data
ecco la festa del lavoro: il primo maggio.
Infinito dolore genera una città sinistrata
avvolge di tristezza ogni miraggio
un dì luoghi di svago e di villeggiatura
oggi feriti, ma non piegati, dalla furia di madre natura.
Gente abruzzese nobile, dignitosa e matura
popolo stimato nel mondo in ogni parte
conquistator sovente di cultura
pieno d’ingegno di sapere e di arte
maestri esperti e fini di pittura
dei suoi scrittori e poeti parlano le carte
se d’incontrarla la fortuna avrai
quanto descritto tu confermerai.
I Comuni del cratere io non scordo mai
nelle varie ricorrenze del lavoro
non so quanta gente ivi incontrai
pur nelle difficoltà brillava come l’oro
tanti momenti e giorni sereni vi passai
in quell’antico borgo, bello e austero
spero in questo primo maggio tutti insieme
farem ripartire il lavoro riaccendendo la speme.
Una bella poesia, scritta da Nando Giammarini,
per celebrare il Primo maggio 2010,
nella cornice solenne e sofferente della città di L’Aquila,
colpita dal sisma lo scorso anno e ancora ferita.

Contributo di admin, 2 maggio 2010 16:47.

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