Poesie di Eldy

Edoardo Sanguineti

La ballata delle donne ,

di Edoardo Sanguineti

martedì 18 maggio 2010

E’ MORTO EDOARDO SANGUINETI, L’ULTIMO POETA

e
“La poesia non è una cosa morta, ma vive una vita clandestina”
Edoardo Sanguineti
Oggi si è spento, all’età di 79 anni, Edoardo Sanguineti. Autore teatrale, critico letterario, saggista, professore universitario, studioso di Dante, scrittore dell’avanguardia e poeta, teorico più famoso del Gruppo ’63, deputato indipendente del PCI, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine di gran merito della Repubblica Italiana, membro fondatore della “Accadémie Européenne de poésie” (Lussemburgo) e membro consulente del “Poetry International” (Rotterdam).
Nato a Genova nel 1930, si fa fatica a ripercorrere le numerose attività culturali e di impegno civile che hanno riempito la sua esistenza. Si trasferisce, bambino, a Torino dove entra in contatto con un mondo culturale in fermento. Nel 1951, appena ventenne, inizia a scrivere l’opera che chiamerà “Laborintus”. E’ di questo anno la sua dichiarazione di poetica ‘I santi anarchici’,
Edis maria, vuole ricordarlo
con  questa bellissima ballata
 
Ballata delle donne
Quando ci penso, che il tempo è passato,
le vecchie madri che ci hanno portato,
poi le ragazze, che furono amore,
e poi le mogli e le figlie e le nuore,
femmina penso, se penso una gioia:
pensarci il maschio, ci penso la noia.
Quando ci penso, che il tempo è venuto,
la partigiana che qui ha combattuto,
quella colpita, ferita una volta,
e quella morta, che abbiamo sepolta,
femmina penso, se penso la pace:
pensarci il maschio, pensare non piace.
Quando ci penso, che il tempo ritorna,
che arriva il giorno che il giorno raggiorna,
penso che è culla una pancia di donna,
e casa è pancia che tiene una gonna,
e pancia è cassa, che viene al finire,
che arriva il giorno che si va a dormire.
Perché la donna non è cielo, è terra
carne di terra che non vuole guerra:
è questa terra, che io fui seminato,
vita ho vissuto che dentro ho piantato,
qui cerco il caldo che il cuore ci sente,
la lunga notte che divento niente.
Femmina penso, se penso l’umano
la mia compagna, ti prendo per mano.
Autore:Edoardo Sanguineti
francesco muzzoli,
invece, ci propone:
» Siamo tutti politici (e animali)
Siamo tutti politici (e animali)
Siamo tutti politici (e animali):
premesso questo, posso dirti che
odio i politici odiosi: (e ti risparmio anche soltanto un parco abbozzo di
[catalogo
esemplificativo e ragionato): (puoi sceglierti da te cognomi e nomi, e sparare
nel mucchio): (e sceglierti i perché, caso per caso)
ma, per semplificare,
ti aggiungo che, se è vero che, per me (come dico e ridico) è politica tutto,
a questo mondo, non è poi tutto, invece, la politica: (e questo mi definisce,
sempre per me, i politici odiosi, e il mio perché:
amo, così, quella grande
[politica
che è viva nei gesti della vita quotidiana, nelle parole quotidiane (come ciao,
pane, fica, grazie mille): (come quelle che ti trovi graffite dentro i cessi,
spraiate sopra i muri, tra uno slogan e un altro, abbasso, viva):
(e poi,
lo so che non si dice, ma, alla fine, mi sono odiosi e uomini e animali): 
 

di admin, il 19 maggio 2010 11:32. - Commenti



UN ABISSO

volano-i-pensieri

Lo guardi ,sospiri,
lo guardi e abbassi gli occhi .
Quel languore che sentivi dentro di te
non c’è più.
Quel tuffo in fondo al cuore
Come scendessi le montagne russe
Non lo senti più.
Lo fissi.
Uno sguardo freddo vedi dinnanzi a te.
Un sorriso sforzato .
Il tuo viso che chiede perché.
Perché questo abisso
Questo abisso fra voi.
Tu lo sai
Lui lo sa.
Lo sapete,lo tacete.
Non fate niente per colmarlo
Non fa niente per ridarti il sorriso.
Lo sapete entrambi.
Non ci sono più parole.
Quel filo magico che vi legava si è spezzato.
E’ successo
Avete capito.
Capito quello che non volevate capire.

di admin, il 06:12. - Commenti



LETTURA PER MIO FRATELLO

Compagno, io non ti conosco.

Ma so che in una terra lontana,
tu stai soffrendo attimi terribili,
attimi che nemmeno una vita felice può
cancellare dopo.
Attimi che anche io
vorrei poter provare
per sfuggire a questa momotonia,
che da anni, da secoli, da millenni
si ripete incatenando l’umanità.
io voglio reagire, compagno,
non voglio accettare passivamente tutto ciò
che mi viene detto,
voglio cambiare il mondo compagno
tu stai soffrendo
ed io sono stufa di essere codarda.
Compagno,
voglio raggiungerti. Voglio guardare
nell’azzurro dei tuoi occhi e, leggervi la stessa
paura che traspare dai miei.
voglio sussultare al fragore
di ogni colpo, allo scoppio
di ogni granata, dandoti la mano.

poesia scrittami da una amica
tanti anni fà ma ancora attuale.

1

di admin, il 06:06. - Commenti



ASCOLTA DIO

soldato

Io non ho mai parlato con te.
Voglio salutarti. Come stai?
Sai … mi dicevano che non
esisti, e io, povero sciocco,
credetti  che fosse vero.
Stasera, quando stavo
nascosto nel fosso
di una granata, vidi
il tuo cielo … Chi avrebbe
creduto che per vederti
sarebbe bastato stendermi
sul dorso!
Non so ancora
Se vorrai darmi una mano,
credo almeno che mi
comprenderai. E’ strano
che non ti abbia
incontrato prima, ma solo
in un inferno come questo.
Bene … ho già detto tutto.
L’offensiva ci aspetta fra poco.
Mio Dio, non ho paura
Da quando ho scoperto
Che sei vicino. Il segnale! …
Bene, devo andare.
Dimenticavo di dirti
Che ti amo. Lo scontro
Sarà orribile ….
Stanotte chissà….
Non sono mai stato
tuo amico, lo so, però …
mi aspetterai se arrivo da te?
Guarda come sto piangendo …
Tardi ti ho scoperto ….
Quanto mi dispiace!
Perdonami….Devo andare.
Buona fortuna!
Che strano …
Senza paura
Vado alla morte.
( Questa è la poesia trovata nella tasca di un soldato senza nome, ucciso da una granata).

da parte di birba

di admin, il 18 maggio 2010 10:33. - Commenti



POESIA. Mamma;

porta

Mamma;
Le mie poesie si fermano davanti alla tua porta,
bussano e s’inchinano:
mi apri.
Le mie poesie hanno un suono d’amore,
come il fruscio del tuo vestito,
dell’ultimo che hai indossato.
Le mie poesie hanno un significato,
come tu insegnavi a voler bene il prossimo.
Le mie piu’ belle poesie,
assomogliano del tutto a te:
si fermano davanti alla porta e s’inchinano:
mi apri.
autore; leonardo.ce

di admin, il 17 maggio 2010 19:56. - Commenti



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