Immaginavo

Pensavo, credevo…..illusione.
Vacue parole restano,
dette solo con le labbra,
senza partecipazione di cuore,
aride parole di brani
recitati a memoria.
Mutevolezza d’animo,
alla stessa stregua
di un camaleonte,
usi mutar per difesa,
tra precari sentimenti
scegliendo, un nuovo
abito da indossare.
Parole, solo parole,
vuote, disperse nel vento,
parole che possono,
anche far male.
Ma tutte le ferite,
col tempo si rimarginano,
la vita deve continuare.
Autore: antonino8.pa 11.19.10
di paolacon.eldy, il 23 novembre 2010 09:08. - Commenti
Vivere

Ritornare ancora
sulle stesse rive
per rimirar lune nuove ,
affranto
dalle albe e dai tramonti
che s’arricciano
nello scorrer lento
d’immutate presenze.
Quante vesti cambiate
per non mutar sostanza.
Quante strofe cantate
per illudersi sempre.
Forse è quel che si vuole
vivere e basta.
nel silenzio discreto
di un intimo desco
tra le foglie avvizzite
di rami contorti
nella morbida polvere
di un passato veloce
che non lascia….ahimè
nè tracce nè orme.
Autore: francomuzzioli
di paolacon.eldy, il 09:07. - Commenti

Salta;
il desiderio salta l’ostacolo e vira presso la meta libera
del silenzio.
Oltre la luce, oltre l’orizzonte si adagia e, fluttuante
come un’onda ribelle, ricorda e muove,
dimenticandosi un po’ nel suo lento
risvegliarsi.
E’ lui,
il desiderio senza forma e senza colore,
è lui
con la sua forza di diffondersi spinto dal suo lungo raggio.
Quel raggio di luce nel fondo dell’anima per riscoprire ed inventare di nuovo la vita alla fine di un viaggio.
Domani sarà ancora un dono, liberato dall’incertezza,
libero
di osservare senza mai perdersi.
Saranno poi i vuoti passivi a riempirsi d’amore per
quel raggio di luce nel fondo dell’anima
che ancora dipinge le cose sparite senza il bisogno del sapere;
saranno gli sguardi profondi e smarriti, sara’ una insignificante parola che si tinge d’amore,
saranno mille braccia aperte al cielo a colorare l’esistenza che si illumina e
ancora vive.
Autore: Luigi 4lc7lc
di paolacon.eldy, il 22 novembre 2010 19:21. - Commenti

PENSIERI
Seduto al mio tavolino, presso la finestra
aperta sul giardino, la stanza colma e piena
di profumi ,silenziosamente ,scrivo.
La notte scende. Una fiamma di sole
attraversa le leggere tende bianche ,
rallegra i fasci di fiori che adornano il
caminetto e getta nella mia stanza una
lunga striscia d’oro .
Il lago freme sotto la brina della sera, il
gabbiano sfiora l’acqua, emettendo il suo
grido aspro, malinconico .
I frutti leggeri si levano, si stendano, si
curvano, avanzano indolenti verso la riva.
Un suono d’una dolcezza infinita, una
sublime fanciulla che con il suo canto
debole, armonioso, come un ‘eco di
campana lontano, sale……
Le foglie cadano.
Essi seguano i fossati ed ingorgano le vie,
un colpo di vento!… E le foglie si sparpagliano
svolazzano in mulinelli e si ammucchiano
l’una sull’altra, gettando il loro confuso leggero
singhiozzo ..
Ecco che il mio sguardo verte sulla scrivania, dove
vi è riposto una foto, una figura di donna, che è
di una dolcezza infinita, ella mi circonda della
sua tenerezza senza limiti. Mi avvolge in quell’incanto
unico che posseggono solo le donne adorabili come un
calicanto .
Le nostre ore scorrano in un’ardente e trepida
felicità .
Oh l’incanto delle anime unite! Come avviene
Di tante tristezze, cosi vi hanno delle felicità che non
possano né vogliano esser dette con le lacrime di gioia.
CICCO STRANO INDIVIDUO
Però vuole bene a tutti come un fiore appena sbocciato .

di admin, il 18:58. - Commenti

Bianche nuvole
Bianche nuvole,trasportate dal vento, qui in cima al monte, dopo tanto cammino..mi sono fermato per riposare.Ho parole ferme in gola, troppo ghiacciate per sciogliersi al sole,troppe perse nel mare del silenzio, tutto è pensare a te ,io qui lontano dentro me , vorrei raggiungere il cuore, in trasparenza,vorrei strapparti un sorriso,portarti via da tutti quei giorni uguali..nel blù infinito, fra voli di gabbiani,tenerti per mano e dirti..non aver paura ti tengo stretta.. .Qui fra le bianche nuvole, tra guerre e pace,il cuore si confonde..si intreccia coi pensieri, quelli neri..a ricordarmi..che sono solo un uomo, l’uomo delle stelle.. non mi dato amare..domani non so dove sarò, vicino lontano..sarò sempre solo e qualunque cielo sarà mio..ma porterò con me..quel dolce sogno..che mi hai regalato.. e rimarrai..qui nel tempo e nella mente mia…fra bianche nuvole trasportate dal vento..senza parole..senza un perchè..troverai sempre una brillante stellina..caduta come una lacrima.. sul tuo cuscino.. a ricordarti quello che il tuo cuore sa..
di admin, il 09:13. - Commenti