Poesie di Eldy

Stanzetta

Stanzetta,
guscio personale,
oasi domestica,
isola sperduta,
momento
di relax,
stacco da tutto;
il mondo turbina
e corre,là fuori,
da qualche parte.

Autore:stefano medel

di paolacon.eldy, il 25 maggio 2011 23:51. - Commenti



Addio a Giovanni Giudici

Ieri sera all’ospedale di La Spezia si è spento Giovanni Giudici, uno dei maggiori poeti italiani della seconda metà del novecento. Ho avuto il privilegio di essergli amico, abitavamo in due appartamenti attigui alla Serra di Lerici e nelle torride giornate estive si chiacchierava nelle piazzette assolate. Lesse le mie prime poesie e con fraterna sollecitudine mi spronò a continuare.
Era un ligure dalla battuta arguta di una cultura e di una intelligenza rara, combattuto sempre tra una cultura cattolica ed una pulsione marxista.
Troverete nei giornali tutto sulla sua vita di poeta, di scrittore e di giornalista, con affettuosa commozione credo più opportuno poporvi qualche sua poesia.

Quelle che faccio seguire sono prese dal libro “Quanto pensa di campare Giovanni”, non tutte di facile lettura:

Brevi lucignoli

Quale importanza dare
Alla piccola storia individuale?
Brevi lucignoli – una breve area
Scavare a fondo ,dipanare i fili
Brevi istanti tacendo brevi sospiri
E non che non si possa quel poco

Ma riportando a un prima o dopo,a un più in là
Il circoscritto e quel che circoscrive
A immani anime morte
Le modeste tue care anime vive
Ecco che indecifrabile si fa
Il disegno del mondo in matto mutare

E siamo abitatori del tenue polinomio
Preceduto da segno negativo
Dove quando aboliamo
Un muro una parentesi
Il più diventa il meno e questo il più
il no è l’affermtivo

Così mentiscono in questa
Inevitabile algebra i negozi quotidiani
Il far l’amore uccidere e rubare
E adorare gli idioli e sperare
Speranze non nostre e pensieri di schiavi
Pensando che ci dicono liberi

————————————————————

Casa estrema

Decrepita
Al primo scorgerla – eccola
Un lindore di muri adesso un lusso
Di legni e il sole
Quasi non oso guastarla in parole :
Lei che ho voluta e avuta al maggior costo
Per lei spogliato di tutto

Non decrepito io ma certo all’ultima rampa
Del discendere altro non ne aspetto
Che un lieve ricominciare :
Ti ho fatta bella – gli dico
E tu fammi più vero
Ogni cuore da sè tende al suo petto
Ritornante Thule del pensiero

Nuovi nel nuovo dove ricambiamo
Bisbigli di saluti
Poi che l’esser stranieri
Rende più riconosciuti
Aspettiamo una sobria confidenza
Dei vecchi essendo il privilegio il non durare
Che al passato dà indulgenza

Mai ebbi un abitare
Così librato senza un prima e un poi
Tra il verde in su del vento e il chiaro mare
Abbandonati tutti i vivi morti –
O già futuro mite trafficare
Forme di questa casa
Vuoto di questi corpi
——- Addio caro dottor Giudici !
————————————————-

Proposto da Franco Muzzioli


di paolacon.eldy, il 17:41. - Commenti



Notte insonne

Distesa sul letto
fra le lenzuola che profumano di pulito
Chiudo gli occhi,spengo la luce
Ma il sonno stenta ad arrivare.
Pensieri percorrono la mente già stanca di vagare.
Un viso, un volto mi tiene desta.
Mi accuccio la testa fra il cuscino
Rimbocco le coperte con le mani quasi a coccolarmi ma
Morfeo non mi prende fra le sua braccia.
Un pensiero percorre chilometri di ricordi.
Un viso noto si materializza nei miei occhi.
Allungo la mano per accarezzarlo
Ma come una bolla di sapone svanisce.
Ah notte buia
Notte lunga
Notte dalle ora interminabili
Fa che l’aurora arrivi presto
ad illuminare  i miei occhi
occhi stanchi.
Mente ancora confusa per una notte insonne.
Per troppe notti insonni
A rincorrere un pensiero
Che ormai non c’è più.

Autore: Maurizia

di paolacon.eldy, il 13:42. - Commenti



PER NON DIMENTICARE

Per non dimenticare
Ormai è notte fonda, anche la luce
dell’ultimo bar si è spenta..
l’aria calda quasi estiva si fa sentire
ancora sulla pelle..insieme alle zanzare
che ronzano, pizzicano.
Un’auto passa veloce , sento lo stridio
delle gomme sull’asfalto caldo..mentre ,
seduto su una panchina osservo
fra le fronde degli alberi
un cielo trapunto di stelle.
Accendo una sigaretta..osservo
ascolto il canto di un grillo
non troppo lontano.. penso..
Troppe parole spese, parole che
fanno male pesano come macigni,
finte amicizie..false lealtà..
ho speso ore , notti..ho regalato
pensieri, sogni, speranze per un
domani migliore..ho commesso anche
errori forse imperdonabili..ma
lealmente poi mi sono preso quelle che
erano le mie responsabilità.. .
Testardo incoscente..pazzo egoista,
megalomane..le voci si affollano,
sbattono nelle pareti della mente..
eppure qualcosa di buono avrò fatto..
non so cosa .. non ricordo..
qualcuno ha scritto parole per me,
parole di affetto..parole amiche ..
parole che mi hanno dato forza..
in momenti particolari..erano le
finte parole di chi non si è
più fatto sentire..le parole di chi
ha costruito finte facciate.. parole
non dettate dal cuore.. parole menzognere
che vorrei cancellare.. .
Le rileggevo nei commenti..
era quasi un vedere ed ho visto..
l’ipocrisia umana non ha limiti..
ti penso , mi pensi..
ma alla fine cosa resta..
una volta chiuso lo schermo..
una volta che non leggi più
quel nome che credevi amico..
il silenzio.., è successo a me
succederà a te che leggi..e solo
allora solo in quel momento
saprai quanto vero è questo scritto
e capirai per non dimenticare.

Autore:Artemide

di admin, il 10:49. - Commenti



ILTEMPO

IL TEMPO
vorrei fermare il tempo,
il tempo che passa e và,
ma questo non è possibile
ognuno ha la sua età,
si nasce, si cresce,
percorrendo la nostra strada ,
sarà lunga ,
oppure corta,
 non si sà,
ma la strada non ha età
ed il tempo passa e và
mai nessuno fermarlo potrà
Autore: Giovanna vc

di admin, il 10:39. - Commenti



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