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Quali pensieri,
offuscano la mente,
quali sentimenti,
s’impossessano del cuore,
trasformando amore in odio,
affetto in rancore.
Crudeli parole,
simili ad affilatissimi rasoi,
provocano ferite,
a volte difficili
a rimarginare.
La malvagità,
a lungo andare,
non può pagare,
rende solo,
arida l’anima.
Eppure basterebbe
ricordare che sbagliare,
appartiene a tutti,
non è solo appannaggio,
di taluni che bisogna ghettizzare.
Basta un poco di coraggio,
e riconoscer i propri errori,
basta un poco di coraggio,
per imparare che si può
anche perdonare.
Non abbiateccela con me,
per ciò che ho scritto adesso,
non pretendo di fare la morale,
sarei l’ultimo a poterlo fare.
Esprimo solo un pensiero,
quello di un nostalgico idealista,
o se più vi aggrada,
quello di un povero
mentecatto.
Autore:Antonino8.pa
di admin, il 28 agosto 2011 02:36. - Commenti

Lettera alla luna
Cara Luna,
rischiari le notti mie,
eterna sei tu,
instancabile compagna e mia unica confidente.
Solo tu vedi me per come sono realmente,
tonda mi sento, proprio come la tua gialla
faccia che mi sta sempre a fissare,
durante le notti di luna piena.
Oh luna silenziosa,
tu vegli su tutti noi nel momento del nostro sonno,
ci ascolti,
ascolti il nostro respiro che è come il vento che gofia le vele,
i nostri pensieri belli e brutti ma anche quelli più intimi e confidenziali,
i nostri sogni le nostre paure e le nostre angosce,
la nostra gioia e la nostra tristezza.
Da lassù, apparentemente immobile sembri tu
nel nero cielo contorniato da stelle .
E, senti l’ululare dei lupi oltre i neri e ombrosi monti,
poi senti il pianto incessante di un bimbo oltre il trasparente vetro.
Quando mi sveglio tu non ci sei più, non ti vedo più,
sento solo il chichirichi del gallo e penso che me l’hai mandato tu.
Chi mi ascolterà ora se tu non ci sei più ?
Leggera leggera sei volata via sulle
ali della fantasia,
ma poi, ad un tratto,
riappari e diventa subito sera, ecco
il momento che più mi piace della giornata, stavo
solo aspettando che arrivasse per potere parlare con te.
E’ arrivato il calare della sera, ed io so che se ho bisogno di te ci sei,
ti chiamo e tu ti ricordi di me
…. mi rispondi ed io rispondo al saluto tuo.
Poi metto a letto pensando che così tu
potrai cullare i miei pensieri nuovi, oh
dolce luna gialla.
Autore: Lola

di paolacon.eldy, il 27 agosto 2011 22:02. - Commenti
Senza parole,
le avevo qui,
erano intorno,
me le ero messe da parte,
ma poi sono scappate,
sono volate,
sono andate;
senza parole,
e come farò,
a riempire
questo foglio,
questo spazio,
questo vuoto,
come la solitudine,
d’una panchina
a novembre;
senza parole,
le avevo qui,
ma ora,non più;
e tu te ne andrai,
e tu scapperai,
e non mi parlerai;
senza parole.
Autore:stefano medel
di paolacon.eldy, il 16:00. - Commenti

Sulle rovine di tutte le storie d’amore
ho asciugato i miei occhi
e in alto ho scagliato tutti i:
perché tutto il bello deve finire?
Aspettai invano la risposta
da voi solari creature
che avete seppellito ogni paura
giacché non conoscete disfatte.
Nell’ingorgo ingiallito del giorno
con la voce consumata aspettai,
ma sull’uscio della vostra bocca
muta non vi uscì parola.
E …Così aspettando l’amore
mi preparo a risorgere e a porgere
il fascio di questi perché
raccolto come fiori spauriti
sulle sponde di questi amori falliti
bruciati prima ancora
che tutto Il bello
potesse sbocciare.
Autore:Calcio2.ce
di admin, il 14:53. - Commenti
REMEMBER
Ricordare i tuoi occhi come un bosco fitto
Inoltrarsi senza trovare ritorno.
Il tuo sguardo attento e minuzioso
Pronto a cogliere ogni sfumatura.
Ricordare il tuo sorriso da bambino impacciato
O una serietà che freme paura.
Quel tuo sguardo austero mi stuzzicava
Mi incuriosiva .
Quanta tenerezza in quel tuo sorriso giocondo.
Da uomo imponente a timido bimbo.
Un cavallo a briglie sciolte
Che si fa imbrigliare solo quando lo decide lui.
Quanta confusione nell’aver sempre ragione
Quante risate per i tuoi goffi errori.
Quello eri tu.
Quello sei tu
Un eterno bambino.
Autore: maurizia3.vi

di paolacon.eldy, il 12:49. - Commenti