Poesie di Eldy

RIDI, RIDI AMORE MIO!

 La lattaia di Bordeaux, Francisco Goya, 1827, olio su tela

Francisco Goya è nato(1746-1828) in una piccola borgata di Saragozza in Aragona, sarà uno dei più grandi maestri pittori spagnoli

Ridi amore mio
ridi se la natura ti ammonisce
con la coda del vento.
Ridi amore mio
ridi se tutta l’erba ti bagna
del suo bagnato.
Ridi amore mio
ridi se l’alba rapisce
Il tuo breve sonno.
Dobbiamo sempre ridere
anche quando non spunta il vento
o l’acqua non zampilla dalle foglie
o l’alba si fa opaca nella nebbia.
Vedi come corrono i fanciulli?
Corrono a guardare questa Terra:
essa gli è madre  e tu sei come l’orma
che lascia una traccia novella.
E contenti verso il sole vanno
nel pieno entusiasmo dell’amore.
L’amore gentile che non ci affanna
ma che ci inebria nel giorno
e ai suoi dolci colori
son candite le spine dei fiori.
Autore:Calcio2.ce

di admin, il 26 ottobre 2011 04:18. - Commenti



LE MIE MANI

LE MIE MANI

Riscalderò le mie mani,
per accarezzarti dolcemente.
Non sopprimere i tuoi sospiri.
Le note di una struggente canzone
culleranno i tuoi sogni
mentre ti accarezzerò con passione.
in una notte senza fine.

Autore: Fernando

di paolacon.eldy, il 25 ottobre 2011 20:08. - Commenti



L’Onda

L’onda, è un olio su tela, dipinto da Gauguin nel 1888.Paul Gauguin (Parigi,7giugno1848-Hiva Oa,8maggio 1903)  

In un oceano un’onda triste vagava,
chiese aiuto al vento di soffiare forte,
perché si sentiva sola.
il vento incominciò a soffiare forte
il mare si agitò,
venne un cavallone,
vide l’onda e fu’ subito amore.
insieme erano felici di rincorrersi,
per mai raggiungersi.
ma ahimè!
il loro amore finì,
quando raggiunsero la riva di una spiaggia,
su di un’isola deserta

Autore:Carmen3.na

di admin, il 24 ottobre 2011 05:10. - Commenti



Ieri è mancato il grande poeta Andrea Zanzotto

 

Dicevano, a Padova, “anch’io”
gli amici “l’ho conosciuto”.
E c’era il romorio d’un’acqua sporca
prossima, e d’una sporca fabbrica:
stupende nel silenzio.
Perché era notte. “Anch’io
l’ho conosciuto”.
Vitalmente ho pensato
a te che ora
non sei né soggetto né oggetto
né lingua usuale né gergo
né quiete né movimento
neppure il né che negava
e che per quanto s’affondino
gli occhi miei dentro la sua cruna
mai ti nega abbastanza

E così sia: ma io
credo con altrettanta
forza in tutto il mio nulla,
perciò non ti ho perduto
o, più ti perdo e più ti perdi,
più mi sei simile, più m’avvicini.
— Andrea Zanzotto
(Pieve di Soligo, 10 ottobre 1921 – Conegliano, 18 ottobre 2011)

per chi ne volesse sapere di più, vada in wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Zanzotto
e
http://poesia.blog.rainews24.it/2011/10/18/e-morto-il-poeta-andrea-zanzotto/

di paolacon.eldy, il 19 ottobre 2011 14:19. - Commenti



Un giorno come un altro.

http://www.youtube.com/watch?v=Q3M8s5NGeS4&feature=colike

Chopin – Notturno in Do# minore(ZelazowaWola, 22 febbraio o 1º marzo 1810 – Parigi,17ottobre1849)

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Un giorno dopo l’altro,
un giorno come un altro,
la nostra vita scivola via,
grigia e vuota.
Abbiamo barattato
etica morale, ideali,
in cambio di false verità,
drogato la coscienza,
per qualche attimo di tranquillità.

Un giorno come un altro,
un uomo come un altro,
perfetti cloni senza anima,
abbiamo delegato altri,
per le nostre decisioni,
tutti quanti in fila indiana,
preoccupati sol dell’essere,
attendiamo ordini per il da farsi.

Un giorno come un altro,
una vita come un’altra,
resta solo spazio per odio,
intolleranza, feroce crudeltà,
non sentiamo più col cuore,
sostituito dalla pancia,
abbiamo dato anche il cervello,
mettendo in vece sua,
l’organo di riproduzione,
effimeri piaceri fisici,
prendono il posto,
di sentimenti nitidi.

Un giorno dopo l’altro.
persa la dignità,
andiamo incontro alla disfatta,
con la vergogna, forse,
di lasciare questa pesante eredità,
a coloro che per lor sfortuna,
dopo di noi verranno.

Autore:antonino8.pa

di admin, il 04:37. - Commenti



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