La lattaia di Bordeaux, Francisco Goya, 1827, olio su tela
Francisco Goya è nato(1746-1828) in una piccola borgata di Saragozza in Aragona, sarà uno dei più grandi maestri pittori spagnoli
Ridi amore mio ridi se la natura ti ammonisce con la coda del vento. Ridi amore mio ridi se tutta l’erba ti bagna del suo bagnato. Ridi amore mio ridi se l’alba rapisce Il tuo breve sonno. Dobbiamo sempre ridere anche quando non spunta il vento o l’acqua non zampilla dalle foglie o l’alba si fa opaca nella nebbia. Vedi come corrono i fanciulli? Corrono a guardare questa Terra: essa gli è madre e tu sei come l’orma che lascia una traccia novella. E contenti verso il sole vanno nel pieno entusiasmo dell’amore. L’amore gentile che non ci affanna ma che ci inebria nel giorno e ai suoi dolci colori son candite le spine dei fiori. Autore:Calcio2.ce
Riscalderò le mie mani, per accarezzarti dolcemente. Non sopprimere i tuoi sospiri. Le note di una struggente canzone culleranno i tuoi sogni mentre ti accarezzerò con passione. in una notte senza fine.
L’onda, è un olio su tela, dipinto da Gauguin nel 1888.Paul Gauguin (Parigi,7giugno1848-Hiva Oa,8maggio 1903)
In un oceano un’onda triste vagava, chiese aiuto al vento di soffiare forte, perché si sentiva sola. il vento incominciò a soffiare forte il mare si agitò, venne un cavallone, vide l’onda e fu’ subito amore. insieme erano felici di rincorrersi, per mai raggiungersi. ma ahimè! il loro amore finì, quando raggiunsero la riva di una spiaggia, su di un’isola deserta
Dicevano, a Padova, “anch’io” gli amici “l’ho conosciuto”. E c’era il romorio d’un’acqua sporca prossima, e d’una sporca fabbrica: stupende nel silenzio. Perché era notte. “Anch’io l’ho conosciuto”. Vitalmente ho pensato a te che ora non sei né soggetto né oggetto né lingua usuale né gergo né quiete né movimento neppure il né che negava e che per quanto s’affondino gli occhi miei dentro la sua cruna mai ti nega abbastanza
E così sia: ma io credo con altrettanta forza in tutto il mio nulla, perciò non ti ho perduto o, più ti perdo e più ti perdi, più mi sei simile, più m’avvicini. — Andrea Zanzotto (Pieve di Soligo, 10 ottobre 1921 – Conegliano, 18 ottobre 2011)
per chi ne volesse sapere di più, vada in wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Zanzotto e http://poesia.blog.rainews24.it/2011/10/18/e-morto-il-poeta-andrea-zanzotto/
Chopin – Notturno in Do# minore(ZelazowaWola, 22 febbraio o 1º marzo 1810 – Parigi,17ottobre1849)
*****************************
Un giorno dopo l’altro, un giorno come un altro, la nostra vita scivola via, grigia e vuota. Abbiamo barattato etica morale, ideali, in cambio di false verità, drogato la coscienza, per qualche attimo di tranquillità.
Un giorno come un altro, un uomo come un altro, perfetti cloni senza anima, abbiamo delegato altri, per le nostre decisioni, tutti quanti in fila indiana, preoccupati sol dell’essere, attendiamo ordini per il da farsi.
Un giorno come un altro, una vita come un’altra, resta solo spazio per odio, intolleranza, feroce crudeltà, non sentiamo più col cuore, sostituito dalla pancia, abbiamo dato anche il cervello, mettendo in vece sua, l’organo di riproduzione, effimeri piaceri fisici, prendono il posto, di sentimenti nitidi.
Un giorno dopo l’altro. persa la dignità, andiamo incontro alla disfatta, con la vergogna, forse, di lasciare questa pesante eredità, a coloro che per lor sfortuna, dopo di noi verranno.