Questa notte il mio cuore pulsa agitato.
Mentre il mondo dorme ,
inquieto e ansioso io veglio.
Ho gli occhi umidi di desiderio di te !
Aspetto che una goccia di vita entri in me
per poterti ricordare domani.
Sognerò di incontrarti stanotte.
Ridammi il tuo corpo e con le mie mani lo plasmerò
e conserverò il ricordo in uno scrigno d’oro
per non dimenticarti Mai
Il poema della vita sta per finire,
ma il ricordo indelebile di
te lo porterò sempre con me.
Ovunque tu sia non importa
ORA TI VORREI.
Vorrei cancellare il mio presente
per te
vorrei poter uscire senza più sentirmi sola
Vorrei
camminare mano nella mano
in mezzo alla gente
con te
vorrei essere vento per venirti a cercare
ovunque tu sia
Vorrei essere musica
per avvolgerti di dolcissima armonia
Vorrei sentirti dire ,e ripetere a te,
tutto quello che abbiamo pensato
e mai detto.
Vorrei specchiarmi
nel mare azzurro dei tuoi occhi
Vorrei essere vela..
sognare isole lontane
e raggiungere nuovi approdi
Vorrei… con te
Cactus ci propone qualcosa di diverso dalla classica poesia e questa volta non c’è bisogno di immagini…
Ciò che segue non può chiamarsi “poesia” nel senso che noi diamo a questa parola, ma denuncia. Denuncia per un qualcosa di cui noi tutti siamo responsabili, con la nostra superficialità verso problemi che non ci toccano o sui quali preferiamo chiudere occhi per non vedere, orecchie per non sentire, bocca per non comprometterci. Le situazioni che andrete a leggere non sono frutto di una fantasia malata, bensì di una realtà da me vissuta in prima persona e se qualcosa vi disturberà nel leggere queste poche righe, avrò raggiunto il mio scopo: quello di farvi pensare!
C R O N A C A
Allarme sanitario: in aumento i rischi da sovralimentazione
La donna s’avvicina tra le braccia un corpicino… Non parla la donna, è tardi ormai.
Boom in borsa: più sei nel settore armamenti
Brucia il sole nella strada tende la mano il bimbo… Dimmi… e le tue gambe? Rimaste nella strada.
Dramma a scuola: giovani bene uccidono per noia
Bambino soldato asciuga quelle lacrime… Non tuo era il dito su quel grilletto, ma nostro.
Rapporto Sanità: milioni di confezioni inutilizzate nelle case
Sei soltanto son le dosi non bastano per tutti… Chiudi gli occhi e il cuore, chiediamo perdono a Dio.
Notte d’estate,
seduto sulla riva,
lo sguardo scruta nel buio,
oltre l’immenso mare,
come a cercar qualcosa,
forse un ricordo,
un lontano sogno,
perso nel tempo.
Notte di stelle,
tracciano in cielo,
antichi disegni,
presagi da leggere,
segrete speranze,
nascoste nel cuore.
Notte tra tante,
nella mia vita,
alternarsi di amore,
o di solitudine,
mi sento a mio agio,
in tua compagnia,
nel tuo silenzio
ritrovo me stesso,
ringrazio Dio.
Era un pomeriggio estivo
quando sorpreso da uno scroscio di pioggia
mi riparai in una chiesa.
Ero stressato dal caldo torrido della città.
Mi sedetti cercando di placare le mie ansie,
la serenità del sacro luogo mi diede subito serenità.
Il silenzio e la pace giovarono al mio spirito.
La voce soave di una soprano emergeva dal coro
l’angelica dolcezza della voce
mi entrò nel cuore,
provai un’estasi meravigliosa e rassicurante.
Spesso gli esseri umani per la bramosia di vivere
si privano della dolcezza che la vita le potrebbe dare.
autore: Fernando
Dedico questa poesia alla mia carissima amica Morena che molto si è prodigata per farmi ritrovare la serenità.