Occhi profondi, tristi sguardi,
bimbi cresciuti troppo in fretta,
crudeltà di un’infanzia negata.
Occhi che non hanno futuro,
non c’è tempo per giocare,
non c’è scuola dove andare,
solo il tempo per imparare,
la crudeltà dell’odio,
armi per giocattoli,
la truce arte della morte.
Occhi pieni di dolore,
per un amore mai trovato,
occhi spenti dalla fame,
consumati dalla malattia,
occhi ne nessuno vuol vedere.
Occhi che non rideranno mai,
occhi di angeli caduti dal cielo,
in questo inferno chiamato terra.
Una colazione fumante, tutto quello che voglio, a che penso; una colazione di caffèlatte, per iniziare la giornata, con un po’ di roba calda; il latte e il caffè, marrognoli, con quel gusto miscelato, e qualche biscotto; un mangiare cristiano, che ti mette un po’ di buoni pensieri, e il mondo ti pare più bello e sopportabile; ed è di nuovo mattina. Autore: Stefano Medel
Dopo una chiacchierata interessante, svoltasi in tutta serenità, nella quale si facevano considerazioni sulla partecipazione degli Eldyani alle conversazioni, ai commenti ed in particolare al blog “Poesie” sono arrivati qui, tra i commenti, due diversi pareri. Mi sembra il caso di pubblicarli tutti e due, uno poi in particolare è una poesia, e di sentire il punto di vista anche degli altri eldyani. Perché, secondo voi si scrive meno in “Poesie”? I poeti hanno perso l’ispirazione o c’è una paura di essere giudicati? Hanno forse timore di scrivere? Le parole spaventano?
edis.maria commenta… Blog Poesia!!!! Nato alcuni anni fa per la gioia di tutti gli estimatori di rime e versi. !! Che bei tempi!! I commentatori erano numerosi e gratificavano i poeti con le loro osservazioni, i loro gradimenti o no, anche le eventuali benevole critiche venivano poste in risalto, dopo aver letto attentamente le poesie o i racconti. Infatti, allora, si scrivevano anche “pezzi” in prosa, piacevolissimi e molto curati, spesso più di certi banali versi!
Oggi?? Tante poesie, quasi nessun commento, indice che non vengono neppure lette, o lette con scarsa attenzione e non meritevoli di riscontro. Anche io, ultimamente, dopo aver scritto le mie osservazioni per anni, mi sono fermata.
Perché??? Perché i nuovi poeti non si sa se sono contenti delle nostre deduzioni sui loro scritti, non rispondono alle eventuali domande, e tacciono in generale!
Cari poeti, non serve scrivere per se stessi e pubblicare “cose” che nessuno legge, comporre decine di brani che solo gli amici dicono: che bella!!!! E non ditemi che l’apprezzamento non vi è gradito, perché tutti gli scrittori sono vanesii e godono di avere un pubblico lettore, se no le terreste in un cassetto per la vostro lettura serale!!!!
Lillà nel vaso di Edouard Manet 1882
bigio risponde
Come mi ci sono ritrovato qui, in questa stanza dopo tanto tempo davvero non lo so… oggi come allora, non scriverò il mio vecchio nome. Per tutti sarò Bigio… chi mi conosce sotto altre vesti non avrà problemi a riconoscermi, forse perché in tanti racconti, prendendovi per mano vi ho fatto conoscere un mondo che a tanti era sconosciuto… . A chi mi ha seguito… ho regalato sempre un’emozione, una lacrima, un sorriso, forse una piccola stella… di nome speranza… qualcuno mi scrisse… che l’avrebbe tenuta nascosta in un palmo della mano… io sorrisi… . E vero quello che ha scritto Edis Maria… qui sopra… gli apprezzamenti e le critiche almeno per me sono state sempre gradite… specialmente le critiche perché fanno riflettere… e forse migliorare i prossimi scritti… . Ne ricordo uno un particolare… mi diedero del Disonesto… no non mi arrabbiai, ma presi spunto per scrivere qualcosa … che in tanti avete letto … proprio qui in questa stanza… Adesso non scrivo più da tanto, affido i miei pensieri… ad alte nuvole ad enormi silenzi… a ricordi di ieri e di oggi… ,non per presunzione, ma solo perché ritengo di aver donato sempre a tutti voi… ricevendo in cambio neanche il vostro saluto… . Sarò arrogante… ? Sarò prepotente?… Giudicate Voi… ma qualunque cosa pensiate… è lontana più della luna… perché non c’è nulla di più disumano per un poeta, per chi anche se (come me) si reputa ignorante… ricevere indifferenza… , e non solo qui in questa stanza… , ma in tutta eldy… che pultroppo… nel corso degli anni… è cambiata… . Dice bene Maria Edis… nessuno legge più o se lo fa con scarsa attenzione, perché gli interessi di comunelle, infrattamenti … ecc ecc valgono molto di più di una poesia … . Scusate la mia franchezza… , forse sbaglio… a vederla così ma nel dubbio… lo chiedo a Voi… si a chi mi sta leggendo… lo chiedo ad alta voce … perché lui solo… e non altri… può discernere la verità… lui solo conosce la verità de suoi pensieri… . Scusate questo mio sfogo, sono entrato per caso … qui, ho letto il commento di Edis… e mi sono lasciato andare… , Edis… senza ferirti… se leggi… capirai quanto sono vere queste mie parole… . Indifferenza… anche tu come tanti… . Grazie per l’opportunità… ciao a tutti… sempre con affetto.
Innamorata di te, ti vedevo bello e aitante
mi ammaliava il tuo sguardo
mi hai presa nella rete
ti ho amato allo spasimo
ti credevo un Dio
mi sono fidata.
Mah…………………………………………………
nel tempo, col tempo giorni, mesi, anni.
Nella tua rete
sono ancora prigioniera.
Un plagio?
si forse………
Dentro di me c’è ancora amore
per quegli occhi
che mi avevano infiammato
per quella bocca che mi aveva bruciato.
Ora chiusa nella tua gabbia d’egoismo
mi sento una preda
non ho la forza di fuggire.
Però
sento il canto della libertà
farsi strada nel mio cuore
una rabbia montarmi dentro
VIA!!! via da te
ora so che non ti amo più
avrò la forza di rompere
queste catene.
Volerò lontano
molto lontano
tanto da non ricordare
il colore dei tuoi occhi
ed il sapore della tua bocca.
Sono un’anima che sogna
libertà ed amore
QUELLO VERO!
CORREGGIO – GIOVE E IO – Kunsthistorisches Museum, Vienna
Il vero amore esiste, forse,
solo nei pensieri dei poeti,
irraggiungibile chimera,
illusione di cuori,
che ancora anelano,
un legame eterno.
Un grande amore,
è il nostro, anima mia,
unisce due anime,
unisce due corpi,
amore fatto anche di violenza,
perchè le ferite, che ti infliggo,
fisiche, mentali,
servono, sono necessarie,
sicuramente indispensabili,
per affermare la superiorità,
il possesso del tuo corpo,
della tua mente,
l’eterna supremazia.
Ti amo, anima mia,
più di ogni cosa,
ti amo come oggetto,
da tenere caro,
da mostrare al caso.
Ti amo, amore mio,
ti amerò per sempre,
ti amerò fino alla morte,
la tua, naturalmente.