Poesie di Eldy

Là dove nasce l’amore…

Là dove nasce l’amore…………….
Il monte inbiacato..di neve, sulla strada sterrata fra pozzanghere e fango, passo dopo passo, un uomo avanzava con fatica. La corriera lo aveva lasciato nella piazza del paese, si era fermato nel piccolo bar in cerca di ristoro, dopo una notte insonne trascorsa a viaggiare. Li nessuno lo aveva riconosciuto, percorreva le strade, sempre quelle, antiche, che conosceva a menadito. Si ricordò di una scorciatoia, la prese e si trovò su quella strada sterrata che stava percorrendo, passando di là, avrebbe risparmiato un paio di kilometri.. . Il fiato si mischiava col fumo della ventesima sigaretta, era solo coi suoi pensieri..ricordava tutto di quei luoghi.., delle cascine sparse nei dintorni, dei campi di grano.., di cocomeri ..del vecchio fiume, dove da ragazzo andava a nuotare per sfuggire alla calura estiva. Si ricordò pure di quella volta che qualcuno gli rubò i vestiti e rimase per ore in acqua .. quel posto era bellimo..ma strane leggende lo circondavano, si diceva che ogni anno, il fiume, in quel preciso luogo, prendeva un’anima.., lo raccontavano i vecchi del paese ..lui non ci aveva mai creduto..eppure in tanti erano annegati. Passo dopo passo, l’uomo continuava il suo cammino..e i ricordi si affolavano sempre di più, come aghi pungenti nella sua mente. Il cielo si era fatto livido, carico di pioggia..l’uomo l’osservava ..non temeva i temporali, ne aveva attraversati tanti nel corso della sua vita..quelli che davvero mettevano paura, quelli della solitudine, di una disperazione sorda ad ogni grido d’aiuto.. . Un lampo squarciò l’aria..il tuono fece tremare la terra..l’acqua arrivò puntuale,  a secchiate.. . L’uomo continuò ad avanzare, bagnato fradicio..incurante della pioggia del freddo pungente che lo avvolgeva.. . La casa era li..mezza diroccata, si vedeva un filo di fumo svolazzare dal camino, l’uomo sorrise. Bussò alla porta..una vecchia signora.. gli aprì l’uscio..lo guardò..non lo riconobbe subito, erano passati gli anni , tanti anni. Poi mormorò qualcosa.. . Tu, sei proprio tu.. . L’uomo fece un cenno col capo, l’abbracciò..insieme entrarono in casa.. . Una casa di campagna, col camino affumicato, con le travi in legno per soffitto.. . Sei tutto bagnato disse la donna, perchè non hai avvisato.. mandavo qualcuno a prenderti.. , quando sei arrivato..come stai..un milione di domande tutte in una.. . L’uomo sorrise.. poi si guardò intorno.. . Ti preparo un caffè  ti va..  . Si rispose l’uomo..mentre alzatosi aveva preso in mano una cornice,con dentro una foto.. . Ricobbe il suo viso e quello di una ragazza, sorridevano sereni.. ricordò il giorno in cui la fecero. La vecchia donna lo guardò.. . Ti ha aspettato sino alla fine, non ha mai voluto saperne di sistemarsi, in tanti gli facevano la corte, ma lei aspettava solo e sempre te.. . Ogni giorno aspettava il postino, ogni giorno la sentivo piangere nella sua stanzetta.. , mamma non ti preoccupare mi diceva, prima o poi verrà, ritornerà me lo ha promesso.. cosi diceva.. ogni volta. L’uomo ascoltava e piangeva, lacrime infuocate solcavano il suo viso.. . Negli ultimi anni si ammalò, prosegui la donna, tu gli avevi scritto una lettera , la leggeva in continuazione..ma non ha mai voluto rispondere, non voleva che tu sapessi della sua malattia..pregava per te..pregava che tutti gli angeli ti fossero sempre vicino… . L’uomo non riusciva a respirare.. il pianto gli serrava la gola.. . Mamma , lui verrà..e tu lo abbraccerai..e in quel momento io sarò con voi..queste le sue ultime parole.. . L’uomo chiuso nella sua divisa, come un bambino si buttò fra le braccia della donna, l’abbracciò e pianse insieme a lei.. . Fuori la pioggia non lasciava tregua.., l’uomo s’incamminò lungo il sentiero..il suo sguardo era perso verso l’orizzone lontano..la pioggia gli baganava il viso..la sua mano in tasca stringeva qualcosa.. era la foto..di quel giorno..
là dove era nato l’amore…

pozzanghera

Autore: vf.vi

Questa poesia è stata scritta da paolacon.eldy, il 26 febbraio 2010 at 12:05, nella categoria: Vf.vi. Lascia un tuo commento qui



Il coraggio di non….

Il coraggio di non….
Un tiepido sole, riscalda la panchina, il viso le mani, seduto osservo gli alberi e qualche corvo..svolazzare.. , presto sarà primavera.. .Sono solo qui, chiuso nel mio giubbotto, inseguo pensieri lontani.., ho ricevuto una telefonata questa mattina, non era una buona notizia, un pezzo di storia, la mia storia, è scomparso. Erano anni che non ci vedevamo più, una gioventù insieme.., partite di pallone sull’asfalto pieno di buche.., poi le nostre strade si sono divise.., tu un grande avvocato.. io sempre su un treno, in città sconosciute… a cercare una strada tracciata solo nella mente e l’illusione di giungere al traguardo vittorioso.. . Tu me lo dicevi sempre.. le illusioni non portano a niente, eppure io ci credevo lo stesso… Quel traguardo l’ho raggiunto..forse non come immaginavo.., anche tu con quella maledetta passione per le macchine, lo hai raggiunto quel traguardo. Quello definitivo..dove prima o poi tutti arriveremo. Dove andavi cosi di fretta amico caro, me lo dicevi sempre tu..stai attento le pallottole non conoscono nomi..ma a te e chi ti ammazza..ci ridevamo su, con quel boccale di birra in mano.. . Adesso sono qui, forse da lassù puoi vedermi, ho fatto un tellegramma di condoglianza ai tuoi vecchi..credo che si ricordano di me.. . C’è il sole stranamente, oggi, dopo giorni di nebbia e pioggia..riesco a vedere qualche nuvoletta nell’azzurro del cielo..cambia forma in continuazione.. era un drago poco fa.. . Cosa farai adesso lassù, ti annoierai senza i tuoi bolidi..dimenticavo non ti servono, adesso voli dove vuoi..beh .. amico caro..se ti capita..passa da queste parti.. . Un pettirosso, è volato qui accanto a me.. mi guarda, non ha paura..che strano..ha cinguettato qualcosa..prima di volare via.

pettirosso
Autore: vf.vi

Questa poesia è stata scritta da paolacon.eldy, il 25 febbraio 2010 at 13:07, nella categoria: Vf.vi. Lascia un tuo commento qui



QUANTE COSE…………..

vecchio-seduto 
Quante cose può raccontare il fumo di una sigaretta, un profumo, il motivo di una vecchia canzone, cose dimenticate affiorano tra mille pensieri e sbattono fra le pareti della mente. Sono cose perse fra le pieghe del tempo, li rivedi come in una fotografia ingiallita dal tempo.., ti sembra di ascoltare quelle voci, rivedere quei visi, quegli occhi.. .E’ il passato che ritorna con le sue storie, con i suoi forse con i suoi ma, in esso è stata scritta la propria vita..in esso c’è il presente.. . Non dire niente..lasciami qui..seduto su questa panchina, a prendere il sole..sto leggendo la pagina accartocciata di un giornale, che il vento mi ha portato..c’è la mia foto sopra..sorridevo allora nei miei vent’anni.. . Adesso qui aspetto, aspetto non so cosa..e nell’attesa mi sono addormentato..mi ha svegliato un rivolo di vento..accanto a me ho trovato una cosa che brillava..era di una luce intensa..è una piccola stella.. la osservo incuriosito..vorrei prenderla fra le mani.. ma poi penso.. mi alzo..mi allontano.. non è lei quello che aspettavo
autore:Vf.vi

Questa poesia è stata scritta da admin, il at 11:23, nella categoria: Vf.vi. Lascia un tuo commento qui