Poesie di Eldy

Sei lì davanti a me…

Sei lì davanti,
a me,
seduta
che fumi;ma sei distratta,
e non pensi a me,
noi stiamo insieme sì,
da tanto,
ma non mi senti,
non ascolti,
non t’importa;
tu non pensi i a me,
sei distratta,
e badi solo a te;
non mi guardi,
vai via,
e io resto qui,
da solo,
è così,
da solo,
e parlo col muro,
e tu non pensi a me,
non mi senti,
non mi senti,
sei lontana,
anni luce;
te ne vai,
non hai capito,
te ne vai,
non mi senti.

Questa poesia è stata scritta da paolacon.eldy, il 26 luglio 2011 at 09:54, nella categoria: stefano medel. Lascia un tuo commento qui



Vento estivo

Vento estivo,
spifferi e folate,
amiche,
che ti fanno respirare,
che ti fanno star bene,
e ti salvano dalla canicola,
e dall’afa;
correnti e sbalzi di vento,
che alzano le cartacce,
nugoli di polvere:
le imposte sbattono di
brutto,
voglia di correre dietro al vento,
di rimanere al fresco,
di fregare il caldo estivo,
che toglie il fiato,
di scappare verso un’altra
primavera,
verso il fresco e l’aria;
tristezza,
per il vento che se ne và via.

Questa poesia è stata scritta da paolacon.eldy, il at 09:53, nella categoria: stefano medel. Lascia un tuo commento qui



Notte estiva

Notte estiva,
dove l’aria fresca
è solo un ricordo;
tardi.
Mi sveglio,
accendo la luce,
orologio,
bagno,
un bicchiere d’acqua,
la notte non è più
tanto giovane,
stà passando in fretta,
tra poco l’alba,
rintocchi di campana,
desiderio,
di frescura,
refrigerio,
di aria,
di una giornata di nuvolo,
di un po’ di pioggia amica,
ma niente,
solo caldo,
un’altra doccia magari,
acqua che zampilla
nello scarico,
come un ruscello
brinato di montagna,
sapore di fresco,
e pulito,
maledetto caldo,
quando finirà.

Autore: Stefano Medel

Questa poesia è stata scritta da paolacon.eldy, il at 09:53, nella categoria: stefano medel. Lascia un tuo commento qui



arrivederci alla primavera

La stagione stà finendo,
la primavera stà morendo,
giornate lunghe,
sole alto,
nuvole amiche,
vento,
poi anche lui,
se ne andrà,
e rimarrà il caldo,
saluto alla primavera,
arrivederci,
coi suoi colori forti,
l’erba verde,
le ,giornate fresche e
ventilate,
gli acquazzoni,
che portano
il fresco;
da questo caldo,
vorrei solo,
andare via,
e trovare un’altra
primavera,
lontano da quest’afa,
dal tedio,
dalla polvere,
e dall’inerzia,
quando muore la
primavera.

Autore stefano Medel

Questa poesia è stata scritta da paolacon.eldy, il at 09:53, nella categoria: stefano medel. Lascia un tuo commento qui



il gran caldo

Cerco refrigerio,
piccoli spazi d’ombra,
fuggo dal caldo,
dall’afa,
dal clima umido,
e asfissiante
dell’estate;
nel cielo,
volta sgombra,
non una nuvola amica,
attendo una perturbazione
amica,
un annuvolamento;
ma invano,
sete,
voglia di doccia,
di ristoro,
di dormire,
di sparire,
rimandare,
respirare;
caldo spietato,
boccheggio,
e sonnecchio,
voglia di dormire,
alla messicana.

Autore: Stefano Medel

Questa poesia è stata scritta da paolacon.eldy, il at 09:52, nella categoria: stefano medel. Lascia un tuo commento qui



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