Poesie di Eldy

Regalami il tuo affetto

 

indexStanco dopo una lunga notte, senza stelle, senza luna, senza Dio, si fa ritorno a casa, la bocca impastata di fumo e di caffè, pensieri aggrovigliati come serpenti velenosi.E’ quasi l’alba la città lentamente si risveglia, c’è nebbia.. sempre la solita maledetta nebbia, quella che impedisce di vedere, che nasconde..ogni cosa, è inutile alzare lo sguardo cercare una stella..un attimo di sogno..inutile inseguire pensieri d’amore..farebbe male al cuore, come quella realtà a cui sei costretto, che ti toglie il fiato,che riempie gli occhi di cristalli salati.. . Regalami il tuo affetto grida il cuore, ma è una voce nel deserto di altri cuori, nessuno ascolta..nessuno mormora parole.. . Eppure siamo angeli, che spesso pagano a caro prezzo quel loro vegliare..non abbiamo ali, ne piume, solo un cuore da donare, un sorriso una stretta di mano alla fine di un lavoro. Angeli che piangono quando gridano uomo a terra..angeli che hanno bisogno di affetto..quando stanchi logorati cercano risposte, che s’inseguono in un cerchio..angeli che cercano nell’ifinito dell’anima qualcuno che .. sussurri parole parole, che dica ben tornato a casa.

Questa poesia è stata scritta da admin, il 8 novembre 2010 at 09:01, nella categoria: nemo. Lascia un tuo commento qui



Volti nelle nebbia

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La notte incombe, ed il freddo si fa sentire,la nebbia è salita in fretta nel sottobosco fitto. Ci siamo divisi a rastrelliera,le trasmittenti silenziate..intorno a me solo buio..e quella maledetta nebbia che non ti fa vedere la punta del naso. Cammino piano attento ad ogni rumore..attento a non cadere..se la trasmittente va in posizione verticale scatta l’allarme,il silenzio è così forte che sento fischiare le orecchie.. . Non dovevo essere qui.., ma il momento è critico.. tutti richiamati, come da protocollo.. tutti a compiere il proprio dovere..senza ma , ne se.. . Ho deciso di fermarmi..ho voglia di una sigaretta..e riprendere fiato..c’è un albero abbattuto mi acquatto fra i suoi rami.. il buio e la nebbia sono un ottimo scudo.. . Faccio il punto sulla mia posizione..gli altri non sono tanto distanti da me.. . Accendo la sigaretta..e la tengo nascosta nella mano..mi ci voleva..ho ancora un buon margine di tempo per raggiungere il punto stabilito.., mi guardo intorno.. solo nebbia..penso a tante cose, parole , pensieri..,penso a casa mia, alle mie cose.., dovevo distruggere un mio indirizzo mail..ormai inutile,ma quella speranza..non muore mai.., testardo , cretino.. non so cosa sono.., era bello però pensare..era bello .. . L’ultimo tiro.. la sigaretta è finita..riprendo il cammino.. la nebbia mi avvolge ..scompaio.

autore:nemo

Questa poesia è stata scritta da admin, il 4 novembre 2010 at 11:12, nella categoria: nemo. Lascia un tuo commento qui



Il vecchio ufficio.

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Cosa fanno..qui, chiedo ad un vecchio operaio . Questo palazzo, verrà rimesso a nuovo..diventerà la sede di una banca. I lavori inizieranno a breve.. .Guardo il vecchio portone..quante volte l’ho varcato.. . Era un vecchio distretto sa, se vuole può entrare.. non credo ci siano ancora delle persone dentro a qualche ufficio..hanno gia portato via tutto.. prosegue l’operaio.. . Mi farebbe piacere.., davvero si può entrare?.. Sa sono molto curioso.. di vedere com’è fatto dentro.. . L’operaio mi indica il portone..pochi passi e sono oltre le transenne. Mi guardo intorno..è da tanto che non ritornavo qui.., c’è polvere e calcinacci per le scale..salgo velocemente.., il lungo corridoio..mi si para davanti.. . Ci sono a destra e a sinistra una ventina di porte..erano i vari uffici.. . Centinaia di persone fra militari e civili lo percorrevono una volta..,tanti anni fa..fra questi c’ero anch’io, chiuso nella mia divisa profumata di pulito.. .Sul muro attaccata una grande lastra di marmo.., ci sono tutti i nomi di chi ha pagato con la vita..un grande servizio reso allo Stato e al popolo Italiano.. . Percorro pochi metri..entro in una stanza..era il mio ufficio.., ricordo tutto..nell’angolo li a destra accanto alla grande finestra..c’èra la mia scrivania..li sotto la finestra la vecchia telescrivente della Olivetti che non funzionava mai.., mi avvicino alla finestra guardo il grande cortile interno.. , mi sembra di vedere tante macchine parcheggiate.. . Che fai qui.., . Mi giro di scatto..verso la voce..Lo riconosco. Comandante..L’uomo dai capelli e barba bianca mi sorride..gli vado incontro..la stretta di mano è calorosa come l’abbraccio che segue.. . Comandante da quanti anni.. non ci si vede.., Non sono più comandante sono solo un vecchio pensionato.. . Lei per me sarà sempre il mio comandante..,a lei..devo tanto..mi ha guidato come padre..ero giovane all’ora ..senza esperienza.. come tutti quelli della squadra che erano qui in questa stanza con me, con lei. Li ricordo tutti.., bravi ragazzi..sempre pronti all’obbedienza.. . Comandante forse non lo sapevamo..ma abbiamo dato i nostri venti anni la nostra vita..a questo lavoro..quanti ne sono passati di qui.. quanti non sono più ritornati..ed in quei momenti quest’ufficio .. . Il primo ..maresciallo capo..Pizziddù Nicola.., lo avevo appena conosciuto..cadde in un’imboscata.., appuntato Badalucco Gaetano..ricorda comandante.. suonava il violino.. era un vero musicista.., investito da un’auto ad un posto di blocco.., poi Imperato Giovanni.. il re dei travestimenti.. Cocco bello cocco.. gridava sulla spiaggia, cocco bello per donne incinte e bambini belli.. e noi appostati a ridere come matti.., caduto accidentalmente sui i binari mentre sopraggiungeva un treno.., Pippo Calogero..dopo mesi di indagini.. torna a casa..abbraccia sua moglie i suoi figli.. cade a terra ..emorragia celebrale.., muore dopo tre giorni.. . Comandante..questo luogo ha visto la vita di tante persone,ci ha visto festeggiare e piangere.., questo luogo come lei , lo porto nel cuore..ecco sono venuto dopo venti anni e passa..quasi per caso qui. Eravate tutti miei figli..,quei nomi quei volti ..non li dimenticherò mai.. ne questo luogo.. dove ho trascorso gran parte della mia vita.. . Comandante..le va, andiamo a bere un caffè.. . Usciamo il vecchio operaio ci guarda..abbiamo le lacrime agli occhi.., cosa è sucesso ci chiede spaventato.. Lo guardo..abbiamo visto dei fantasmi.. .

Questa poesia è stata scritta da admin, il 27 ottobre 2010 at 15:17, nella categoria: nemo. Lascia un tuo commento qui



Cosa fai..

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Cosa fai, quando fuori piove..quando il vento freddo ti sferza la faccia..quando osservi traiettorie di pioggia solcare il vetri.., quando ascolti la voce del cuore.. Non ha senso diresti tu.., troppo fredda razionale.. .Ascolti parole..rivedi volti che non riconosci, complimenti campione ottimo lavoro.. e sei alla fine del lavoro..che fai..se senti il cuore piangere ..ascolti..senza dire parole..che fai se la pioggia ti bagna il viso.. . Sei morto e nessuno se n’è accorto.

Questa poesia è stata scritta da admin, il 25 ottobre 2010 at 19:42, nella categoria: nemo. Lascia un tuo commento qui



La stella perduta

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l fiume scorre..lento, sull’acqua un tronco galleggia..affonda per poi ritornare a galla, lo osservo, chissà dove andrà a fermarsi, o se arriverà al mare.., lo osservo e per un attimo penso.. . Quell’albero nato chissà dove,cresciuto sano, forte,ha visto estate e inverni, chiaccio , e sole..coi suoi rami come braccia ha toccato il cielo,poi un giorno un temporale lo ha schiantato..adesso trascinato dalla corrente..lotta per non affondare,non sa se resterà impigliato o se vedrà l’immensa marea azzurra..dove insieme ad altri si perderà all’orizzonte.. Quel tronco somiglia tanto alla vita degli uomini..,galleggia , affonda..lotta , percorre il suo cammino..sotto sguardi indifferenti..,era giovane e forte..a tutti ha donato la sua ombra.., a tutti ha detto, con le sue nuove foglie..che un’altra primavera è arrivata,nel buio della sera..coi rami protesi al cielo ha dialogato con le stelle.. ha cercato nel silenzio sublime..parole nuove..parole di speranza..ha cercato la sua stella.., una finta luce..che arriva da miliardi di anni luce.. che forse non esiste..più .. ha cercato nell’illusione..come fanno gli uomini..che hanno tutto..quel qualcosa che manca sempre..la verità.
 
autore:nemo

Questa poesia è stata scritta da admin, il 22 ottobre 2010 at 14:13, nella categoria: nemo. Lascia un tuo commento qui



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