Cade
lustrando le foglie di lauro
rumorosa ed uggiosa.
E’ la prima d’autunno
a scorrer tra i sassi
a infilarsi tra i solchi
a bagnar l’ali scure
del merlo fugace.
Si mischia
alle prime nebbie
confondendo leggera
le luci soffuse
dei tristi lampioni.
S’accumula lenta
sulla foglia gialla
che s’attarda
a lasciare il suo ramo
per colorar d’oro
le terre ubertose.
autore:francomuzzioli
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“Un nuovo contratto”
Interno di una agenzia pubblicitaria, la segretaria si avvicina all’interfono
“il ragionier Rossetti è desiderato dal dottor Venuta”.
“Porca miseria… che cosa vorrà questa mattina !!??”
“Non ti preoccupare Rossetti, è un tipo tranquillo quel Venuta, grane non ne ha mai create a nessuno”.
“Dici bene Vincenzini, ma il lavoro quest’anno è calato e il responsabile dei nuovi contratti sono io, vedrai che ci sono problemi”.
“Ma no… scommetto una cena … anzi si tratterà di una promozione, il tuo lavoro è stato eccellente, pur con questa maledetta crisi”.
“Me lo auguro… ciao”.
Rossetti preoccupato giunge davanti all’ufficio del dottor Venuta. “ ragioniere, il dottore l’attende può entrare” dice la segretaria con un sorriso.
La porta è semiaperta, Rossetti entra con circospezione “Buon giorno dottor Venuta”………. “A Rossetti, si accomodi … mi scusi un attimo devo firmare alcune carte e sono subito da lei …… sa il discorso sarà lungo… molto lungo”.
Passano alcuni minuti, con Rossetti sempre più sulle spine.
“Dunque Rossetti, spero si trovi bene in questa azienda? È certamente una delle più importanti nel settore pubblicitario e radiotelevisivo e…. lei quest’anno, pur con un leggero calo e con tutti i problemi che crea il mercato in questo momento, ha svolto un ottimo lavoro … poi vede… penso sia il tipo adatto per un nuovo importante contratto … un contratto un po’ particolare . Lei è onesto, serio … sì è l’uomo più adatto, si chiama Pietro no ?”
“Sì dottore “ disse Rossetti un po’ rincuorato.
“Vede…come le dicevo il discorso è un po’ lungo e difficile da iniziare … anche perché ho voluto scegliere questa volta una veste, diciamo così, meno carismatica… duemila anni fa è stato meno complicato … sa le scritture… la stella… i magi… e poi con tutti quei messia era più facile… l’uomo era più semplice, accettava di più i cambiamenti, le novità radicali, ora è stato molto più difficile decidere … Ho scelto, anzi … il Padre mio ha scelto una strada, che agli occhi della tradizione potrebbe sembrare profana, inusuale, ma certo è la più adatta per questi tempi… essere un creatore di annunci pubblicitari è certo la via più breve ed efficace per farsi conoscere, per fare arrivare agli uomini un nuovo messaggio… Vede la prima volta iniziai con l’essere il figlio di un falegname, non certo figlio di re o cose del genere… il mio cammino deve essere sempre difficile, simile a quello della maggior parte degli uomini. Forse avrei dovuto nascere in una delle tante terre martoriate dalla guerra e dalla fame… ma come potevo parlare agli uomini? Poi dovevo nascere qui, dove vi è la sede di chi mi rappresenta …”
Disse in tono grave “ …Era necessario… indispensabile.”
“…Potevo forse nascere in una borgata o in una delle tante baraccopoli di periferia… sarebbe stato più oleografico… ma inutile…vede ho cambiato anche il linguaggio…” Sentenziò sorridendo.
“Perché mi guarda atterrito… non creda sia stato meno sorpreso, almeno all’inizio anche il primo Pietro, si spaventò veramente quando gli dissi che ero il figlio di Dio, … ma poi comprese e mi seguì. Pietro Rossetti, mi ascolti, ne va di tutti i miei figli… di tutti voi”.
“Dottore, credo che questa mattina Lei non si senta bene, sarà forse lo stress…… se chiamassimo un dottore …qualche tranquillante…La prego mi lasci telefonare”.
“Pietro, Pietro …ma come puoi non aver ancora capito, ti pare che uno come me faccia tanta strada solo per spaventarti?
L’uomo e tu lo sai… perché sei puro …è vicino alla fine …sta autodistruggendosi… ma ha ancora una possibilità per salvarsi”. Aggiunse con dolcezza. “Allora io predicai l’amore, con le parole adatte a quei tempi e con il mio sacrificio. Parlai del mio Regno… ora non lo posso più chiamare così, ma luogo dove un giorno tutti mi incontrerete. Ora è venuto il tempo di parlare di umiltà… l’uomo dovrà essere umile per salvarsi . Purtroppo sono pochissimi quelli di voi che lo sono o lo sono stati. Vedi quasi tutti poco o tanto hanno amato…l’amore in fondo è più facile….l’umiltà no è difficile… difficilissima… ma è la salvezza… ne puoi star certo. Se un uomo è umile sa anche amare nel modo giusto … quello che salva se stesso e gli altri.
Questo è il nuovo contratto che ti affido …rilanciamo insieme l’umiltà…facciamone un sentimento indispensabile … solo così si può parlare a voi uomini di oggi.
Pietro credimi la via della salvezza è ancora possibile, sono tornato per tracciarla ancora una volta con voi, perché tutti, proprio tutti, possiate trovarvi un giorno nel luogo promesso”.
Il dottor Venuta si avvicina all’interfono “ Signorina mi chiami subito anche gli altri impiegati … devo trovare i miei apostoli… li faccia venire nel mio ufficio”
Si avvertì un chiacchiericcio concitato e dopo pochi minuti si presentarono davanti alla porta dell’ufficio del dottor Venuta una decina di impiegati stupiti, che videro il ragionier Rossetti pallido intento a far occhiacci e piccoli cenni con le mani.
“Signori accomodatevi, devo parlarvi di cose molto importanti, si tratta di un nuovo contratto, un nuovo grande progetto … ma scusatemi figli miei, devo compiere con voi il cammino voluto dal Padre mio che sta nei cieli.
Un brusio confuso riempì la stanza.
“Scusatemi… dovete ascoltarmi, ho già detto a Pietro”. E sorrise, voltandosi verso Rossetti” Quale sarà la strada per arrivare nel luogo dove si vivrà tutti in pace ed in eterno. E’ necessario iniziare a dare agli uomini il nuovo messaggio, perché come vedete, il mondo sta andando verso la catastrofe…voi cari… siete i miei nuovi apostoli.
L’interfono gracchiò, era rimasto acceso e la signorina Teresa, segretaria dell’azienda, stava ascoltando incredula a bocca spalancata.
Dalla porta semiaperta Rossetti fece cenno, come per dire “telefoni in fretta” e cercò di scandire con il labiale “centodiciotto”.
“Figli miei” Continuava intanto il dottor Venuta “ Dobbiamo lanciare un nuovo messaggio, trovare una campagna pubblicitaria efficace per promuovere in tutto il mondo… l’umiltà … il nuovo contratto che consegno a Pietro, a Pietro Rossetti è appunto questo… promuovere l’umiltà”
Disse scandendo le parole. “Voi siete in prima linea, siete i nuovi propagatori della buona novella”.
Vincenzini e gli altri erano increduli, ascoltavano attoniti il loro direttore … qualcuno guardò Rossetti con aria interrogativa , come per dire “ma che cosa sta succedendo?”
Venuta continuò a parlare ai suoi impiegati, con passione con amore, cercando di convincerli, di illuminarli, di portarli verso questa nuova visone di umanità.
Poco dopo, nell’ingresso si sentirono dei rumori, poi voci concitate e la signorina Teresa apparve sulla porta , quasi a capo chino , dietro di lei due infermieri con il camice bianco.
Lei indicò “ E’ quel signore vestito di grigio con gli occhiali”.
Gli impiegati fecero largo e gli infermieri si avvicinarono al dottor Venuta.
“Dottore per cortesia venga con noi, non si sente bene” E cercarono di afferrarlo per le braccia. Egli si divincolò e repentino salì sulla sedia.
“Non potete portarmi via, non è così che è stato stabilito, questa volta non dovevo essere catturato … cosa fate?… Toglietemi le mani di dosso …cosa fate? Pietro, Pietro dillo anche tu….Rossetti….la prego….cosa fate?”
I due infermieri, dopo averlo fatto scendere dalla sedia, gli sollevarono la manica della giacca, slacciarono il polsino della camicia e con rapididà fecero una iniezione. Il dottor Venuta guardava muto, frastornato, pian piano le gambe cominciarono a non reggerlo, venne portato fuori dagli infermieri verso l’ascensore.
Rossetti guardò gli altri con sgomento, tutti parlottavano commentando l’accaduto.
“Pover uomo” Disse Rossetti “ Lo stress gioca brutti scherzi ….troppo lavoro ragazzi…..troppo lavoro”.
Tutti si incamminarono fuori dall’ufficio … “Però mica male l’idea …”
Aggiunse Vincenzini sorridendo!!!!
Autore: Franco Muzzioli
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Ho perso la conta degli anni
nel vivere, amare e soffrire
son pochi i pensieri e gli affanni
maggiore è il sognare e il gioire.
Tornare nell’ombra del tempo
ricordo di andate stagioni ?
Volare portati dal vento
di mille frustranti illusioni ?
No, meglio restare seduti
stringendoti forte la mano
cullarsi in pensieri voluti
sperar di guardare lontano.
autore:francomuzzioli
dedicato alla moglie Anna
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Stelle cadenti
Nella calura estiva
evanescenti stelle
più non splendono
come nel ricordo bambino
colpevolmente attutite
da umane luminescenze.
Guardo attonito
le luci del desiderio
solcare il buio
per rapire speranze
ed aprire piccole brecce
nella quotidiana realtà.
Autore: FrancoMuzzioli
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