Poesie di Eldy

DIARI……di Franco Muzzioli

Solitario è il sorriso
ricordando le piccole cose.
La mente si affanna
a cogliere tra i pensieri
le memorie di un tempo
che affollano i diari.
Immagini dolci e sfuocate
scritture lievi e innocenti
della vita passata
che appare lontano
tra le carte ingiallite .
Cimeli di fiori
si tingon di luce
nell’uscir da quei fogli.
Amori e speranze
in quel lieve percorso
di verdi esistenze
quel fiume felice
che ormai giunge alla foce.

Questa poesia è stata scritta da francesca, il 10 gennaio 2019 at 21:49, nella categoria: francomuzzioli. Lascia un tuo commento qui



Befana@.com….di Franco Muzzioli

…” Mi sono stancata di apparire una brutta vecchiaccia , di essere mal vestita e tutta sporca di fuliggine , anche perché i caminetti non esistono quasi più e non voglio più volare sopra una scopa scassata ” Così disse la Befana prima di andare in un istituto di bellezza per fare il lifting e trasformare il suo nasone in un bel nasino alla francese. Si tinse i capelli di biondo , andò in una boutique e si comperò un bel vestito rosso. In vece del sacco per i regali , si comperò un bel trolley di marca.
Solamente che così acconciata nessuno le aprì perché veniva presa per una venditrice porta-porta.
Stanca e sconsolata si sedette su di un gradino con la testa tra le mani singhiozzando .
“Che cos’ha signora ?” disse un passante accostandosi , lei si sfogò raccontandogli tutto.
L’uomo era un supertecnico informatico e le disse ” Perché non entra nel web , si crea un bel blog : Befana@.com , se vuole l’aiuto gratuitamente e vedrà che si risolveranno tutti i suoi problemi.
Detto fatto si sedettero ad un bar e l’informatico con il suo P.C. in un ora fece tutto.
La Befana ringraziò tanto , poi corse da Babbo Natale che le regalò un furgoncino che andava a polvere di stelle e sul quale fece scrivere dagli elfi ( Befana@.com – in 12 ore il regalo che hai desiderato ).
Se il 6 gennaio vedete in cielo sfrecciare un camioncino con dietro una scia di stelline , guidato da una bionda vestita di rosso , non preoccupatevi è sempre la solita vecchia…pardon …giovanile Befana !

Franco

Questa poesia è stata scritta da francesca, il 5 gennaio 2019 at 22:12, nella categoria: francomuzzioli. Lascia un tuo commento qui



TI RICORDI?……post di Franco Muzzioli

Una delle nostre più frequenti attività mentali è “ricordare” , siamo anziani e abbiamo molte cose dietro le spalle e ogni tanto movioliamo cercando di memorizzare qualche “fotogramma” .
Una situazione , una persona lontana o che non c’è più , attimi di gioia , di dolore e lo facciamo spesso chiacchierando con altri che se mai possono ricordare assieme a noi.
In estate , quando siamo in montagna , ci troviamo la sera in giardino , quasi tutti parenti e generalmente anziani , alla luce dei lampioni , tra lo sfarfallare delle falene , nel baluginare delle lucciole facciamo il più ovvio e piacevole degli esercizi , quello della memoria ! “Ti ricordi quello che veniva a portarci la frutta e che aveva il negozio dove ora c’è quello dei telefonini ? ” E così via , facendo a gara a chi da l’innesco per altri spezzoni di vita passata.
I geriatri dicono che è un esercizio che gli anziani dovrebbero fare sempre.
In certi istituti di recupero si fa la “fototerapia” , guardando foto del passato , o la “musicoterapia” , ascoltando le canzoni della giovinezza , proprio per allenare la memoria.
Di ciò che sentiamo (ma anche vediamo) il cervello scarta il 75% e del 25% rimasto solo un 1% rimane nella memoria primaria.
Mai perdere l’abitudine di leggere e scrivere , l’ho sempre detto che Eldy, per noi “grandicelli” è terapeutico. Si rafforza la memoria collegando ciò che si legge con quello che conosciamo.
Per fare in modo che la mente resti allenata dobbiamo fare operazioni di confronto , associazione , elaborazione , assimilazione , classificazione e rappresentazione . Racconti e spezzoni di vita come quelli di Gabriella, Giulio , Alba , Giuseppe ed altri , sono la migliore elaborazione positiva della memoria.
Si dice che nelle generazioni passate e fino alla nostra , l’operazione del ricordo era molto più vivida . Imparavamo a memoria le poesie e non avevamo la marea di sollecitazioni di centinaia e centinaia di immagini che i media , ma soprattutto la TV , ci propinano confondendoci e non avevamo l’aiuto passivo di altri aggeggi come gli smartphone , che surrogano per noi il ricordo.


Umberto Eco scrive una lunga e bellissima “lettera al nipote” : ” Caro nipote studia a memoria….” la lettera è molto lunga ed elaborata , in sintesi dice che è opportuno “mandare a mente” una poesia , ma anche ricordarsi i sette re di Roma , il nome dei tre Moschettieri , perché Internet non può sostituire la nostra coscienza e il computer il nostro cervello : ” La memoria è un muscolo , come quello delle gambe , si avvizzisce e tu diventi “diversamente abile” . Inoltre siccome per tutti c’è il rischio che quando si diventa vecchi ci venga l’alzheimer , uno dei modi per evitare questo spiacevole inconveniente è esercitare la memoria “. Finisce poi la sua lettera invitando il nipote ogni mattina ad impararsi qualche verso della “cavallina storna” o del “sabato del villaggio !”
Amarcord di felliniana memoria sia il nostro tracciato , noi che di passato ne abbiamo una intera biblioteca , quindi non dovremmo avere problemi !

Franco

Questa poesia è stata scritta da francesca, il 21 dicembre 2018 at 22:49, nella categoria: francomuzzioli. Lascia un tuo commento qui



IL CIELO D’INVERNO……di Franco Muzzioli

 

La mattina è iniziata con un sereno totale, l’azzurro luminoso faceva contrasto con le foglie degli aceri e dei gingo che hanno ancora quasi tutte le foglie. Da sud ovest stanno iniziando ad arrivare nubi grigio bluastre, come una cortina che avanza compatta e copre la luminosità del cielo. Oggi, hanno detto , nevicherà. Sembra una cosa impossibile con questo sole , staremo a vedere.

Questa poesia è stata scritta da francesca, il 12 dicembre 2018 at 22:24, nella categoria: francomuzzioli. Lascia un tuo commento qui



BASTA!…….poesia di Franco Muzzioli

Strappato è il velo
con pretesi poteri
sull’altra parte del cielo.
Padronanza maschile
da retaggi atavici
che violenza suppongono
per regale possesso.
Dallo ius primae noctis
alle odierne follie
esecrazione e condanna
e un solo grido….basta !

Questa poesia è stata scritta da francesca, il 26 novembre 2018 at 21:49, nella categoria: francomuzzioli. Lascia un tuo commento qui



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