Prendo dalla chat di Poesie queste bellissime parole d’augurio che Franco ha voluto dedicare a tutte le donne in questa giornata.
Grazie Franco a nome di tutte noi e Auguri alle donne di Eldy!!
“Sebben che siamo donne paura non abbiamo”.. vecchia canzone delle mondine ….come ” Sùr padrùn da li bèli breghi bianchi fòra li palanchi , fora lì palanchi…” Domani 8 marzo … ricordo le donne di allora , schiavizzate nelle risaie , con i piedi deformati dai reumatismi e con le schiene piegate , per un sacco di riso . Nel 1890 a Monselice si rivoltarono per la inaccettabile situazione del lavoro e tre di loro furono uccise…quest’anno dedico a loro questa giornata (come i braccianti neri raccoglitori di pomodori a 2 euro l’ora)!!!!!
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Nel mio girovagare tra le bancarelle delle fiere di antiquariato ho trovato uno sfizioso libretto del 1700 scritto da Nicolò Lemerì , chimico e alchimista , che operò per anni alla corte del Re sole.
Tra le tantissime ricette , a volte di una stravaganza inimmaginabile , ho trovato quella per produrre l’Acqua della Regina di Ungaria (così scritto). Di questo elisir si possono trovare moltissime varianti , sembra sia stata proprio Isabella di Ungheria nel 1300 che all’età di 72 anni afflitta da reumatismi abbia chiesto ad un alchimista un distillato …che possibilmente la facesse anche ringiovanire. La leggenda dice che fino all’età di ottant’anni la Regina è rimasta fisicamente ed esteriormente sempre la stessa.
Questa ricetta è poi stata riproposta nelle varie corti europee , ma ebbe grandissimo successo appunto alla corte del Re sole , dove madame Fouquet e madame Dè Sèvignè ne fecero un largo uso imponendola a tutta la corte.
Che cos’è questo elisir ? In massima parte è un distillato di fiori di rosmarino , con aggiunte che variano nel tempo. La più nota è quella con fiori d’arancio, fiori di lavanda , scorze di arancio e limone. Ma vi è una versione con radici di mandragora , foglie di tabacco , papavero bianco e stramonio (molto più forte ) o quella prettamente erboristica con calendula , salvia , timo , maggiorana e santoreggia.
La base è però “l’olio essenziale di rosmarino, ricchissimo di flavonoidi e di acidi fenolici che si può trovare in qualsiasi buona erboristeria.
Nel libro citato la ricetta termina dicendo che ” le Dame ne mettono circa mezz’oncia sopra sei once di acqua di rose e ne lavano e nettano il viso”. Mi raccomando non esagerate per non esser scambiate , penso a torto, per minorenni.
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Le 14 ! il sonno
che riposo diventa
del vecchio corpo
lungo le strade leggere
di un sogno di meriggio.
Come è monotona
la vita del vecchio
tra un po’ di tosse
e la solita pillola
che dovrebbe alleviare
la compagna dòlia di sempre.
Ma un rigurgito verde
urla la rivoluzione
bandiere e grida sulle barricate
la vecchiaia soccomba
con la spavalda gioia
di una intima giovinezza
che non vuol cedere
alle abitudini del giorno.
Vieni gioia soave
vieni almeno un poco
vieni ad illudermi ancora
che ci sia un dolce cammino.
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Ho appena letto un articolo su Repubblica relativo ai 26 supermiliardari , “ricchi quanto la metà povera del pianeta !”
Un impulso di sdegno e rabbia ha percorso il mio corpo vissuto pensando che mentre sto scrivendo , per ogni minuto, muoiono cinque bambini di fame.
Bene … sono passati seimila anni dal potere assoluto dei faraoni e duemila anni da quello degli imperatori romani che possedevano l’economia globale di quelle epoche , ma mi pare che nulla sia cambiato.
Il bello è che anche noi in questo momento stiamo contribuendo a costruire le loro immense ricchezze perché stiamo parlando dei “padroni del web” e cioè : Jeff Bezos di Amazon ( 112 miliardi di dollari ) – Bill Gates e Steve Ballmer di Microsoft ( 128 miliardi di dollari ) – Mark Zuckerberg di Facebook (71 miliardi di dollari ) Larry Page e Sergej Bris di Google ( 96 miliardi di dollari) , assieme sono il PIL di uno stato.
A questo punto mi domando che cosa vuol dire uguaglianza , quanti soldi eluderanno o evaderanno questi signori ? Probabilmente se pagassero tutte le tasse dovute i bambini non morirebbero più di fame.
Non voglio tirare conclusioni politiche ,tanto chi mi conosce lo sa come la penso, constato soltanto che chi guadagna tanto chiede meno tasse e spera sempre in qualche salvifico condono.
Noi possiamo solo urlare tutta la nostra desolante riprovazione …continuando anche ora a foraggiare questi signori…ahimè !
Franco
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Il 17 gennaio un po’ in tutt’Italia si festeggia Sant’Antonio , soprattutto a Modena e a Barga dove si tiene una grande fiera. Ma è uso in molti luoghi portare le mucche o i maiali davanti alle Chiese , dove il sacerdote esce per benedirli.
Al di la della tradizione chi era Sant’Antonio abate ? Un egiziano vissuto intorno al 350 d.C. , manicheo e combattente la setta ariana , taumaturgo e mistico . La sua esistenza da eremita si svolge nei territori del medio oriente e soprattutto nel deserto dove è morto a 105 anni. Che cosa c’entri con gli animali ed il saio francescano proprio non si sa , ma le tradizioni popolari creano anche queste figure protettrici che nulla hanno a che fare con la realtà storica .
Bellissima è una canzone ironica abruzzese della quale faccio seguire alcune strofe :
Sant’Antonie Sant’Antonie
lu nemice de lu demonie.
Sant’Antonie a lu deserte
se cucinava le tajuline
Satanasse pè dispette
jè freghette la furcine
Sant’Antonie nun s’encagna
cùn le mane se li magne.
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