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Un principino con la consorte
insieme ad nobili della lor corte
voller fare dono a tutti i vecchietti
di un grande parco coi giardinetti
Tutta la gente contenta e felice
accorre in massa e benedice
di questo parco i creatori
sono davvero benefattori !
Passano giorni . passano anni.
e piano piano cominciano i danni.
Cominciano odii, comincian rancori,
le gelosie saltano fuori.
C’è chi vorrebbe le cose cambiare
chi vuol emerger, chi comandare,
chi si innamora del Principe bello,
da Lui pretende un proprio orticello.
Gli è concesso, ma non vi coltiva
cose per tutti: ROBA ESCLUSIVA.
Gli amici protestan, ma quello continua:
coltiva prodotti che tutti scompiglia,
fintanto che, sarà necessario
un intervento del Dignitario
che attuerà una drastica mossa:
quella persona verrà presto rimossa.
Ed da li che inizia poi il tutto
liti, vendette pel “farabutto”
che si permise di allontanare
quei che con gli altri non sapevan stare.
Ora succede che nel privato
loro lo scopran poco educato,
lo dicon scorretto, poco sincero,
nessuno sa se questo sia vero.
Si sa soltanto che non combatte,
che a quelle accuse mai Lui ribatte.
Ora succede che il grande giardino
abbandonato e in netto declino
tenuto in vita da pochi vecchietti
che con amore insieme son stretti
sperano in, una nuova stagione
e di verità si faccia ragione.
Per i vecchietti avere un parco
dove trovarsi e avere un varco,
dove vedere il mondo intero
dove trovare amor sincero,
ove vi regni serenità e amicizia
senza rancori, senza mestizia.
Dove si possa trovar sostegno
e che non sia di alcun il Regno,
dove ci sia per tutti quanti
serenità da ora in avanti.
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e ci risiamo…
nessuno lo dimentica
ed è ancora qui
ma chi te l’ha mai chiesto?
ti ho trovato li…
mi obblighi a vederti
a stare li con te
non ti sopporto più!
non sei quel che sei
non sei quel che dici
non sei tutto amore
non fai felici tutti.
alle persone sole,
a chi non ha lavoro,
ai bimbi senza padre
ai bimbi senza madre
a chi non guarirà
a chi dovrà sparare
e morte porterà
a chi non crede in Dio
a chi ne adora altri
diranno che è blasfemo.
non si festeggia soli
non si festeggia in pianto
Natale, non tornare
regalaci soltanto…
regalaci il lavoro….
noi non chiediamo tanto.
cerchiam serenità
per noi e per i figli.
torna soltanto quando
tutti avran ste cose
non c’è da festeggiar
con situazion pietose!
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OGGI HO PRESO
PER LA SUA CODA
DI RAGGI IL SOLE
COME SE FOSSE UN AQUILONE,
E SONO ANDATA PER LE STRADE
BUIE DEL MONDO
—————————GINA TOTA TRANI poesia mia pubblicata 1985
vivo a TRANI SCRIVO POESIE DALL’ETA’ DI DIECI ANNI,ORA NE HO 70 ho pubblicato tre libri molte su Riviste letterarie,scrivo aforismi molti sono stati inseriti su antologie,curate dal critico Domenico CARA.
(LE cose in cui si crede,hanno l’eta’ di chi le crede) questo aforisma e’ uno dei tanti da me scritti ciao da GINA TOTA.trani
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