Primi pensieri…prime parole…
E’ nel baciarti che la felicità del cuore mio
sente la triste libertà del cuore tuo.
Una lacrima, un pensiero e la tua vicinanza
diviene subito un’infinita lontananza.
Chissà se mai riproverò tali emozioni
o se sarà il mio cuore che chiederà
di non poterle più riprovare.
Un’unica immagine si stampa ora nel pensiero mio
è la foglia che cade sola d’inverno
e si spezza.
Banale riuscire a pensare che
da un momento di estrema felicità
si possa passare ad un così intenso attimo di mortalità.
Ma è la tua di felicità che conta…
il mio cuore pensante è già malato
perché d’ora in avanti
dovrà accontentarsi di un sentimento disperato
16/02/10 da carlotta … a “te”..
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Chi vuoi che io sia……….
Dentro al tuo cuore, non c’è posto per quelli come me, troppe storie di ordinario amore, se ti riesce.. cancella ogni nome, ogni parola. Questo è quello che vorrei dirti, lo penso, mentre osservo le goccie di pioggia che solcano i vetri. Non sono una risposta a quello che il tuo cuore vuole, non ho risposte neanche per me..,a una vita scombussolata..che sa di amaro,di antico.., di amore e odio.. . Ecco , riesci a vedermi..ho la barba di tre giorni in viso, guardo fuori la pioggia cadere..sono stanco dovrei andare a dormire, il dolore fisico che da giorni mi martella si è attenuato un pò..,il medico ha detto.. . Non ha più vent’anni, non può fare quello che gli pare, questo è l’inizio di conseguenze che si aggraveranno sempre di più, viva la sua vita tranquillo..si riposi..solo questo è quello che deve fare. Adesso sono in pigiama,con le ciabatte ai piedi, guardo sempre fuori, la pioggia cadere, tra il fumo della sigaretta inseguo pensieri lontani ed antichi..prendo il mio solito caffè..butto un’occhio al pc, scrivo , cerco parole, qualcuno mi leggerà.. , sono parole , mai verità, quella cambia come le nuvole nel cielo, la cerco, l’inseguo, m’illudo di averla intravista, ma sono solo ombre indefinite . Non riesco a donare gioia, ne speranza..non ho risposte.., sono solo un uomo..a cui è stato detto.. . La smetta.. non ha più vent’anni.. e allora chi vuoi che io sia.. .
Autore: by.vi
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L’aria in alta quota si è congelata , pallini di ghiaccio.. mi cadono sul viso..sono giù in strada , chiuso nel mio paltò.., forse andrò alla stazione..prenderò quel treno per Milano.. . I pensieri si mischiano..fantasie e realtà. Rimetti le calze in fretta, hai appena guardato l’orologio, io, ancora nudo sul letto, ti osservo, quell’orologio è il nostro nemico..segna il tempo senza pietà..come la tua voce..che solo in questo momento credo di udire.. . Mio marito sa tutto di noi, lo sa da circa un settimana.. . Lo hai detto quasi con naturalezza, lo stesso tono con cui hai aggiunto ,è stata l’ultima volta fra noi. I tuoi occhi oltre i vetri della finestra, mentre ti abbottonavi la camicetta.. . Ha assunto un investigatore privato, tu nelle foto non ci sei.. ma sa che esisti.. non avrei mai voluto dirtelo..ma mi ha chiesto di scegliere.. . E tu cosa hai scelto..la mia voce quasi innaturale ,nel tuo lungo silenzio. Io non ho scelte da fare..mi ha chiesto di seguirlo nella nostra casa di Roma..partiremo fra due giorni..non dire nulla..c’è mio figlio di mezzo. Ti sei voltata..il tuo viso pieno di lacrime.. . Aspetta ad uscire da qui.. sono stata seguita ancora una volta.. . E’ una Ford blu.. vero, c’è un uomo dentro, è un uomo di mezza età, di solito ha sempre un giornale fra le mani.. . Siiiii vero.. ma tu come.. . Non serve dirlo.. aggiustati un po i capelli, rimetti bene il trucco sul viso.., la mia voce , sembrava arrivare dal profondo di una caverna.. . Tu cosa farai ..che ne sarà di te. Rimarrò qui un altro po come mi hai suggerito..fumerò una sigaretta poi forse andrò alla stazione..prenderò un treno.. . Chiederò la separazione.. se tu.. . No, io non posso offrirti quello che lui ti da, poi , tuo figlio.. cosa ne sarà di lui..diventerà una pallina da tennis sballottata di qua e di la.. no, non fare mai una cosa del genere.. . Io ti amo , ci sei solo tu nei miei pensieri, di notte di giorno..in ogni istante della giornata, ti vedo da tutte le parti..anche se non ci sei..non posso senza di te . Torna a casa, torna da tuo figlio e da tuo marito.., dimenticami.. , le nostre strade si dividono qui, tu hai bisogno di una sicurezza economica, hai bisogno di un uomo che ti stia sempre accanto, hai bisogno di un nido tutto tuo.. io non sono quell’uomo.., il mio lavoro mi porta lontano..vivo nell’incertezza..cosa posso offrirti..che vita faresti..con me. Allora mi sono illusa..mi hai mentito , per te era solo un gioco..era solo per portarmi a letto, dimmelo.. Io non ti amo.. . Il tuo schiaffo sulla mia guancia.. te ne sei andata sbattendo la porta.. . Seduto sul letto, sentivo ancora il tuo profumo sulla mia pelle.., non ci saremmo mai più visti..il tuo amore era odio adesso..ti ha fatto male quel non ti amo..,male, ma non tanto quanto quel ti amo,che gridava il mio cuore.. . Mi avvio verso la stazione,guardo l’ora, se sono fortunato prenderò quello delle 12. 40 .
autore :by.vi
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L’illusione di crederti ancora mia,
come un piccolo flash ha violato le mie remore.
Incatenato avevo lasciato quel pensiero
sperando di non vederlo più apparire .
e averlo rilegato in quell’angolo buio,
non sentendo più il suono, il profumo,
niente di te che potesse nuovamente riaffiorare.
È stato un gioco, un semplice e maledetto gioco
gridasti mentre scomparivi.
Un velo mi scese lungo il viso e
la tua immagine scomparve per sempre dalla mia mente.
Un gioco? Eh si, uno stupido gioco al quale partecipai,
nel quale mi lasciai coinvolgere.
Illusione che vuoi ancora? Scompari!
perché torni prepotentemente alla ribalta?
Vuoi ancora far del male? Sparisci e lasciami in pace!
Non c’è verso, non vuol sentire ragione,
questo pensiero continua a farsi vedere.
Non so più cosa fare, impreco così tanto
da ritrovarmi in preda ad una disperazione
che non ha uguali e, senza rendermi conto,
incomincio a stare male.
Non c’è niente da fare, questo è il prezzo che devo pagare
per ciò che, a suo tempo, ho fatto subire,
adesso, il destino me lo vuole restituire
Autore:domè
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fiocchi piccoli e intensi, cadono dal cielo, sferzati dal vento, fra poco arriverà l’alba, le luci, nelle case lontane, si accenderanno, volti insonnoliti, capelli arruffati, dondolii di gambe, poi l’odore del caffè..inonda l’aria . Anch’io lo sorseggio, nella mio bicchiere di alluminio, scotta, ed il calore si espande fra le mani ghiacciate, mentre seduto accanto ad un piccolo fuoco, lascio che la neve si posi sulle spalle. Non ci sono stelle, ne luna..le ombre degli alberi coi loro rami sembrano braccia che s’innalzano al cielo.. . Sono solo qui, penso..,poi cancello tutto, ripenso, accendo la trentesima sigaretta, mi guardo intorno..l’attrezzatura è pronta per l’uso,ho sentito qualcosa, forse solo un coniglio curioso,lo inquadro, no è solo un topo di campagna, lo vedo adesso nel monitor è color verde, mi osserva, non gli piaccio scappa lontano. Continuo a sorseggiare il mio caffè, i fiocchi continuano a scendere..di nuovo altri pensieri, hanno un volto adesso..un volto lontano chiuso in una fotografia, mi chiedo se sei veramente tu..quella, quella che nascosta fra mille pensieri si fa largo nella mente, poi scende fin dentro il cuore, e come se fosse casa sua..si accomoda sul divano, e mi fissa.. con un sorriso enigmatico. Passeggi qua e la, coi tuoi tacchi a spillo, che a volte pungono, fanno male, ma poi riecco ti risiedi.. . Che ci fai qui, come sei entrata.. quando, vorrei chiederlo..ma sono domande senza risposta, tu taci..e io non lo so, ripenso ..cerco nei labirinti della mente..il come, il quando.. . Ho paura..di trovare una risposta, ho paura di ammettere..che anche in un cielo buio , senza stelle, senza luna tu sei li che brilli. Ecco l’alba sta nascendo, ho finito il mio caffè, rimetto a posto le mie cose.., è stata una notte come tante, senza risvolti..qualcuno verrà a darmi il cambio..io tornerò a casa.. scriverò qualcosa..forse ringrazierò..per la compagnia.., poi dormirò..e tu ci sarai ancora..sempre tu.
autore: venerdi.ra
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