Mi hai salutato col tuo solito sorriso.
Ciao, ci vediamo, hai detto come sempre sulla porta di casa, anche quel giorno.
Sorridevi sempre quando uscivi per andare al lavoro, quando uscivi per andare a fare la spesa, quando uscivi per andare dagli amici al bar.
Sempre sorridevi..
Ti guardavi allo specchio e sorridevi,
L’ultimo gesto che facevi era di passarti una mano nei capelli.
Ti passavi la mano destra nei capelli neri prima col palmo e dopo con le dita come fossero un pettine; anche le sopracciglia ti lisciavi.
Sempre con la mano destra, ma per quelle usavi solo l’anulare e il medio alternandoli,
Prima a destra e poi a sinistra ancora a destra ed infine a sinistra.
* * * * *
Ormai è tanto tempo che non ti guardi più.
Che non ti sorridi più.
Non ci sono più capelli da lisciare e sopracciglia da accomodare.
Non ti riconosci più.
Non si sorride ad un estraneo.
Non si saluta e non si sorride ad un povero vecchio.
QUEL GIOVANE CHE SORRIDEVA SEMPRE NON TORNERA’ PIU’
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dottore mi dica
dottore per favore mi visiti un po qui,
ecco signora bella si corichi un po li ,
dottore ho male al cuore, mi dica che cos’è
aspetti un po signora vediamo or che c’è,
dottore glielo dico pero’ lei mi prometta,
che questa confidenza io non gliel’ho mai detta,
aspetti un po’ signora vediamo un momentino,
il fegato sentiamo e pure l’intestino,
dottore le ripeto è il cuor che fa male,
e questo mio dolore di solito è serale,
che dice, sono grave ? ancor potrò guarire?
se non mi metto in chat mi pare di morire,
gentile mia signora lei senta che le dico,
il cuore le fa male perche’ il suo caro amico,
le dice paroline, che stuzzicano il cuore,
lei scambia queste cose per il suo grande amore,
lei senta che le dico e faccia come crede,
all’eta sua capisce ormai la vita è breve,
lo ami con passione, lo ami con furore,
si senta ragazzina, ritrovi in se l’amore,
fanno meglio qui due ore passate a sta’ maniera,
che prendere pastiglie e far la cura intera,
lanci i suoi baci al vento, liberi di volare,
vedra’che stara’ meglio se lo sapra’ amare.
alfred
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HO RIVISTO LUISA
cammino assorto,
volti di gente sconosciuta,
occhi incrociati e sguardi furtivi,
mondi sconosciuti,
visi neri e turbanti colorati mi colpiscono,
quanta umanità variopinta,
il porto brulica di anime,
il ricordo improvviso vola all’indietro,
una apparizione:
dalla folla un volto,
tra mille volti sconosciti un sorriso s’avvanza,
un viso di femmina segnato dalla tristezza e dal tempo,
ma gli occhi no,
gli occhi sono sempre gli stessi,
luminosi, grigi come il mare d’inverno,
gli occhi di Luisa,
occhi che mi hanno fatto sognare,
in un baleno la mia vita mi scorre davanti,
la gente mi spinge, mi scontra, sono fermo,
mi vedo bambino giocare nel cortile della scuola,
il cortile della scuola, la sua mano nella mia,
ci sposeremo? per l’eternita! promesse infantili,
mi fermo, si ferma,
in nostri occhi si incrociano,
le sue labbra accennano un sorriso,
vorrei baciare quel volto tirato,
il cuore scoppia,
scusi signora mi sono sbagliato.
alfred
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lo specchio
avevi vent’anni.
eri bella,
l’età dei fiori, della freschezza,
vent’anni,
ll mondo era tuo,
amori infiniti, amori finiti,
lacrime , risa, pensieri,
tu eri il sole e tutto girava attorno a te.
lo specchio era tuo amico,
ti parlava, ti consigliava,
avevi vent’anni
eri bella.
il tempo è passato in un lampo,
una vita vissuta ,
gli amori sono finiti
le risa sono finite,
ora lo specchio amico ti guarda,
ti parla sottovoce,
guarda, ti dice,
sei sempre tu
ti spunta una piccola ruga,
guarda ti dice lo specchio,
hai qualche filo d’argento,
lo specchio non mente mai,
sei sempre bella come allora
alfred
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non lo so descrivere ,
è uno stato d’animo,
fa stare male ma è bello,
ti prende lo stomaco,
come la giostra con le catene,
non scenderesti mai.
voli,
ti senti leggero ma non sai camminare,
ti senti le ali e non ti riesce di volare,
vorresti cantare la tua gioia e ti si serra la gola,
è strana la felicità,
ti fa stare male ,
vorresti gridare al mondo che sei felice,
vorresti dire a tutti che l’ami,
ma non puoi,
lo sai tu,
lo sa lei,
è bellissimo ma nessuno deve sapere,
segreto.
gli altri non sanno noi, non esistiamo,
se non esistiamo non possiamo essere felici,
la felicità deve essere condivisa.
soli non si è felici.
ci si nasconde.
l’amore non è peccato,
non è mai peccato,
l’amore è puro,
L’amore è come una giostra con le catene,
voli, prendi il fiocco, e fai un altro giro,
non scenderesti mai.
Autore: alfred
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