Poesie di Eldy

grigio

ho trovato un scatola di acquarelli in cantina,
li avevo scordati,
sono vecchi, rinsecchiti,
coloravo le mie giornate,
usavo il  rosa per dipingere il  futuro.
Molte le tonalita,
dal tenue della adolescenza
al rosa carico  dell’amore ,
al rosso vivo della passione,
poi verde,
la speranza di una vita serena.
Giallo come il  sole,
l’azzuro  per cieli  sconfinati
desiderio  di  immensità.
tutti i colori col tempo sono sbiaditi.
da tanto tempo non li uso, forse troppo,
sono rinsecchiti.
solo il grigio è rimasto.

alfred

anziano-2

Questa poesia è stata scritta da admin, il 17 novembre 2009 at 11:59, nella categoria: alfred. Lascia un tuo commento qui



nel bosco

.                                                     Ciao
Hei, ciao, non ti ho mai visto qui, cerchi qualcuno?
Aaahhhhhhh, sei qui?
Certo che sono qui, ci vivo! Mah! Mi conosci?
Personalmente no, ma ho conosciuto molti altri come te.
E stavi cercando me?
Non te personalmente: tu o un altro per me è lo stesso.
Non ti capisco, mi stavi cercando o no?
Certo che ti cercavo! E’ il mio lavoro!
E perché cerchi qualcuno come me?
Non lo so!
Ma come, cerchi qualcuno e non sai neppure il perché? Ma sai che sei curioso!
Certo che sono curioso, fa parte del mio lavoro; anzi ti dirò è la parte più importante!.
No, dicevo curioso nel senso che sei stravagante.
Ma ti sei mai vista tu con quelle orecchie?
Certo, ma pure le tue non scherzano.
Senti… io sono pagato per cercare te e quelli come te e non certo per fare discorsi stupidi!
Non mi sembra stupido voler sapere perché tu mi stia cercando!
T’ho detto che il motivo non lo so, so solo che sono pagato per questo.
Devo cercare quelli che scappano, quelli che si nascondono, li devo scovare e dopo…………..
………E DOPO????
E dopo il mio padrone spara e io glieli riporto. Ora hai capito?
HAI CAPITO?
Ehi tu!!!, con le orecchie lunghe, dove sei andata???
bracco1

Questa poesia è stata scritta da admin, il 14 novembre 2009 at 17:32, nella categoria: alfred. Lascia un tuo commento qui



capita a volte

Ieri mattina per es. ero lì in mutande sulla cyclette che facevo il mio solito giro, sento suonare alla porta di casa: oh cribbio, dico, chi mai può essere che suona alla porta di casa senza prima avere suonato al citofono del portone. Lo abbiamo fatto mettere apposta, tanti anni fa, quando ancora non c’era, perchè capitava spesso che ti trovavi alla porta di casa  persone che non conoscevi e non sapevi se dovevi aprire oppure no.
Scendo dalla cyclette piano piano, e piano piano vado alla porta di casa che come ben tu sai rimane in fondo al corridoio dove poi c’è la nostra camera, anzi, c’era , perchè prima la nostra camera era quella che fa angolo ed è fredda ma cosi fredda che in letto d’inverno, quasi ci devi andare vestito.
Dopo l’abbiamo cambiata quando se ne è andata quella buon’ anima di mia suocera. Lei con i mobili della sua camera  ci stava meglio perchè ci sono due finestre e i mobili grandi non ci si possono mettere.
Praticamente di pareti libere ce n’è  solamente una quando sai benissimo che nelle case lo spazio non è mai sufficiente.
Allora dicevo, con una certa forma di imbarazzo tenendomi una mano davanti per coprirmi, penso a chi può essere..
Sarà senz’altro un vicino che ha bisogno di qualcosa.
NE SONO QUASI SICURO. ( se nessuno ha suonato al citofono…) penso fra me e me.
E ora?
E se fosse una cosa urgente? Una cosa grave?
E se non fosse un vicino ma una vicina? Io sono in mutande, come faccio ad aprire!
Con i tempi che corrono corro anche il rischio di farmi accusare di atti osceni o qualcosa di peggio. Sono tentato di andare in camera e infilarmi i pantaloni della tuta con la quale sto abitualmente e che sono tanto comodi per stare in casa, ma nel contempo mi dico: e vabbè, chiunque sia lo avrà già visto un uomo in mutande sceso dalla cyclette.
Certo mi rendo conto che non sono un adone e se al di la della porta di casa avessero bisogno di me non starebbero a guardare se sono in mutande o in abito da sera!
Ma scherziamo!!! E se per esempio capitasse di passare davanti ad un appartamento con la porta socchiusa e di  sentir un lamento: entri e vedi che c’è una persona nuda sotto la doccia che si lamenta, cosa fai? le dici di vestirsi prima? L’accusi di atti osceni? Le fai notare che è nuda e dovrebbe  coprirsi? Esci e aspetti che abbia finito? Certamente no.
E allora?…………….
Guardo dallo spioncino: che meraviglia!
E’ altissima, bionda, occhi chiari che non si sa se sono grigi o verdi, lineamenti tipicamente slavi.
Sulle guance appena abbozzato un leggero rossore che ricorda vagamente una Matriowska.
I cappelli raccolti sulla nuca, ma non a coda di cavallo ma, come fossero una cascata, con un fermacapelli di metallo dorato che luccica nella penombra della scala, dandole una parvenza di delicatezza e soavità che stonano con la bruttezza delle ringhiere impolverate e delle griglie a maglie quadrate dell’ascensore.
Indossa una camicetta azzurra, sotto alla quale spicca un sottilissimo girocollo d’oro bianco al quale è appesa una iniziale con i brillantini.     < T >
……..Tamara?, Tanya?, Troyka?. Tereskova? Oppure….. Treblinka?
Cerco di indovinarne il nome, l’età, la provenienza. Mi chiedo se forse è sposata, se ha figli.
Avrà studiato?
Forse è una vigilessa, una dottoressa ?. O un’ingegnera, magari un’attrice!.
Perchè era lì e suonava alla mia porta senza avere prima chiamato al citofono?
Vorrà forse offrirmi qualcosa?
Cerco di capire attraverso lo spioncino cosa ha in mano,
se ha i pantaloni o la gonna, cerco di vedere le sue scarpe.
Si perchè dalle scarpe, spesso, si possono capire tante cose: Scarpe col tacco, scarpe basse, larghe, a punta, nuove e sporche oppure vecchie e ben tenute, ma lo spioncino è troppo piccolo e troppo alto per me.
Mi decido.
Anche se sono in mutande decido di aprire a quella apparizione e succeda quello che deve succedere, pazienza. Urlerà?, rimarrà sbigottita?, Si coprirà gli occhi o forse mi spingerà dentro e………..
Siiiiiii.              Spalanco di colpo la porta.
Davanti a me…. il vuoto!
Appoggiate al muro due scope e un bastone con un puzzolente straccio per lavare in terra; vicino, un secchio di plastica gialla pieno a metà di acqua sporca.
Proveniente dalle scale sento il mio vicino del piano di sotto che parla e ride , ride e ride con una ragazza.
Poi, la sua porta di casa che si chiude con un leggero “clak”.
Infine,……………….. un gran silenzio.

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Questa poesia è stata scritta da admin, il 12 novembre 2009 at 01:30, nella categoria: alfred. Lascia un tuo commento qui



MOSE’ (quasi)

Che fai questa sera Alf?
non so ancora Fred.
io credo che mi guarderò un film in televisione.
Che fanno Fred?
Ho letto sul giornale, se ho letto bene, si tratta di EXODUS.
Lo conosco Fred.
Lo hai visto? Alf?
Non il film, Fred, conosco la storia.
Sei un’enciclopedia Alf…
Non sfottere!!!
Dico davvero!
Leggessi un po….!
Guardo la tv Alf.
Già…
Dimmi a grandi linee di che si tratta!!
Leggitelo!!!!
Dove? Alf?
Nella Bibbia Fred.
Preferisco il film.
Fred, il film tratta un altro argomento.
Ecco.
Già!
Allora Alf, se già conosci la storia fammi un riassunto.
No.
Perchè?
Guarda il film e stai attento.
Preferisco la tua , Alf.
T’ho detto no!
Allora Alf non la conosci neppure tu!
Fred la conosco ma non benissimo.
Non importa Alf, racconta.
Allora senti,
Gli Egizi, avevano fatto una guerra con gli Ebrei…
Per quale motivo?
Non lo so Fred, forse erano cattivi.
Chi gli Egizi?
Fred, non lo soooo!!!!
….. e li ridussero in schiavitù.
Tutti?
Si.
Li portarono tutti in Egitto……
Caspita Alf, che prigioni avevano?
Non erano in prigione.
Allora non erano schiavi!!!!
Fredddd!!!,  erano schiavi  ma non erano in prigione!!!!
Come vuoi Alf !
Dopo molti anni gli ebrei chiesero al Faraone di tornare a casa loro, ma Egli rifiutò.
E certo ! se erano schiavi!!!!!!
Smettila!!!!!!
Allora un loro capo di nome Mosè…..
…lo conosco Alf, ci hanno fatto un film con…….non mi ricordo!!!
Si , I Dieci Comandamenti.
Sai tutto  tu ….
Mosè minacciò Faraone se non avesse liberato il suo popolo dalla schiavitù.
Che fece?
Con l’aiuto di Dio fece accadere un sacco di cose strane.
Per esempio?
L’invasione delle rane….
hahahha divertente.
La grandine.
Succede.
La morte di tutti i primogeniti……
Con l’aiuto di Dio?!!!
Già!
Ed allora che successe?
Il Faraone acconsentì alla loro partenza.
E lo credo!!!
Gli Ebrei caricarono tutti i loro averi e partirono.
Ma hai detto che erano schiavi!!!!
Non lo dire a me!!!!!!
Il Faraone poi si pentì e mandò al loro inseguimento il suoi soldati
Perchè Alf?
Camminarono per molti anni con l’esercito egiziano che li inseguiva, finchè….
Finchè?
Finchè l popolo di Mosè non si trovò la stada sbarrata dal mare.
Ohhhhhh!!!!!!!!  che fecero al quel punto?
Mosè, aveva un bastone magico….
Come i veri maghi? Alf?
Zitto. Alzò il bastone verso le onde e ad un tratto le acque si aprirono.
……….spettacolooooooooooooooo!!!!!!!!!!
Ordinò al suo popolo si passare dicendo loro che in quel modo si sarebbero salvati.
Era vero?
Così racconta la Bibbia, Fred.
Allora passarono anche i soldati?
No. no, perchè non appena furono passati tutti gli Ebrei le acque del  mare si rinchiusero alle loro spalle, travolgendo  tutti i soldati egiziani.
E loro si  salvarono tutti?
Si tutti Fred.
Che bella storia Alf!!
Si Fred, molto  bella.

alfred

 
 
p-moses_calls_tunnel

Questa poesia è stata scritta da admin, il 10 novembre 2009 at 17:31, nella categoria: alfred. Lascia un tuo commento qui



il gabbiano

dove sei ?
ho guardato le stelle,
tu non ci sei
anche la luna guardo
e tu non ci sei,
nel mare nero  e tu non ci sei,
seduto in riva al mare,
guardo le onde buie ,
chiedo loro  dove sei ,
mormorano: lei non c’è!.
l’ultimo gabbiano mi  sussurra:

ti  ha aspettato invano.

Autore: Alfred
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Questa poesia è stata scritta da admin, il 8 novembre 2009 at 23:34, nella categoria: alfred. Lascia un tuo commento qui



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