25 aprile giorno di primavera con l’apprensione del covid19, con le smanie spesso comprensibili del “liberi tutti”, con gli avvisi alla prudenza, con le ormai impellenti mangiare al ristorante, con i costanti programmi per le vicine iperboliche ferie del tutto esaurito, con il consumismo che morde il freno alla faccia dei morti, con le giuste rivendicazioni di chi ha perso tutto o molto.
Anche nel 1945 era un 25 aprile, con la caparbia ed eroica cacciata dell’invasore, con una spasmodica e santa voglia di libertà, con l’abbraccio di chi per anni è stato diviso, con la conta di milioni di morti, con la realtà delle città distrutte, con il pianto degli orfani e delle vedove, con la necessità di fratellanza per andare avanti con un’umanità persa che si è ritrovata.
Sono uomo del 25 aprile covid e del 25 aprile della liberazione credo di aver capito una cosa quando gli eventi incidono sulla carne, sulla speranza, sulla vita l’unica cosa per mettere un punto fermo è ripartire dalla buona volontà, è risvegliare le coscienze, è abbandonare gli egoismi e gettare i ponti verso il futuro, così pandemia e guerre possono insegnarci a vivere col rispetto degli altri, il rispetto della terra, del futuro che è dei nostri figli per non lasciare a loro solo morte, debiti e macerie, ma speranza !
Franco
Contributo di
, 23 aprile 2021 20:00.
Quando tuto sarà passato,speriamo che la gente incominci a camminare come i bambini. Che si faciano i primi passi verso un modo di vivere con più riflessione e rispetto verso tutti. Ricordare, il vero scopo del 25 APRILE. e dire Grazie ai Camici Bianchi per tutto quello che fanno e che faranno. Per i Fratelli e Sorelle che hanno perso nelle corsie degli ospedali.Eroi silenziosi che non vanno mai, MAI, dimenticati
Sì, Franco, hai ragione, salviamola questa nostra terra prima che sia irrimediabile non farlo. Grazie.
Carissimo Franco Muzzioli, leggevo con attenzione il suo post condivido in tutto quello che lei scrive. Si ricorda una data importante per l’Italia siamo un popolo libero sconfiggendo il nazifascismo. Sono persona semplice la mia cultura anche se le aule di un tempo sono ricondide armonie nei miei pensieri ma un poco di studio in più non mi faceva male, anzi mi apriva ancora di più i pensieri…vedo la sua foto nel suo profilo che anche lei a l’antico pelo addosso, e questo ci accumuna non ci accomuna le sue “politiche” distanti dalle mie. Come vede mi rivolgo gardando come sempre faccio nei occhi le persone questo può dare fastidio ma sono cosi Franco Muzzioli. Questo è il mio commento: Ricordada cittadino questa data e spiegala ai tuoi figli e ai i figli dei tuoi figli. Racconta loro come un popolo in rivolta si liberasse un giorno dall’oppressore e narra loro le mille e mille gesta di quei prodi che sui monti, nei boschi, nei borghi e in ogni luogo sbarrarono il passo all’invasore ne di scordar dei morti nè ti scordar di raccontare cos’è stato il fascismo e il nazismoe la guerra. Ricorda le rovine, le stragi, la fame, e la miseria lo scroscio delle bombe e il pianto delle madri ricordati di Buchenwald delle camere a gas, dei forni crematori e tutto questo spiega ai tuoi figli non perchè l’odio e la vendetta duri ma perchè sappian quale immenso bene sia la libertà e imparino ad amarla e la conservino intatta e la difendino sempre. W il 25 aprile w la libertà . La saluto buona giornata buon tutto Gu.
Grazie Guglielmo, io imperterrito di do del tu perchè del LEI nella vita non l’ho mai voluto neppure quadro ricoprivo cariche, siamo compagni di Eldy…quindi! Hai teminato ricordando giustamente anche l’olocausto e la necessità di parlare di questo tratto della nostra vita e della storia soprattutto ai giovani perché ciò che è accaduto non accada MAI più, ecco perché è assolutamente necessario festeggiare il 25 aprile.
Carissimo Franco Muzziooli.Dare del lei è solo una forma che uso quando devo rispondere con persone che non conosco dare rispetto anche quando scrivo. Il rispetto per me è fondamentale. La parola compagno è molto importante per me. Compagni sono quelli mangiano lo stesso pane. Coloro che lo fanno condividono anche l’esistenza con tutto quello che comporta: gioia, lavoro, lotta e anche sofferenze.Chiamare qualcuno compagno significa attribuirgli non solo una convinzione politica ma riconoscergli un valore di umanità, onestà, generosità, attendibilità, che nessun altra parola può esprimere con uguale compiutezza. E questo non ci accomuna (Politicamente)Franco Muzzioli. Le auguro una buona giornata Gu.
Io sono solo una donna del 25 Aprile Covid, il 25 Aprile della Liberazione l’hanno vissuto i miei genitori. Mi raccontava mio papà che il 25 aprile del 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia proclamò l’insurrezione generale contro i nazifascisti che ancora occupavano i territori del nord della Penisola, assunse il potere “in nome del popolo italiano” e decretò la condanna a morte per i gerarchi fascisti. Quel comando aveva sede a Milano, città che ha un posto speciale nella storia della Resistenza. Ricevuto l’ordine, le forze partigiane sferrarono attacchi contro i tedeschi occupanti e i fascisti della Repubblica Sociale Italiana, costringendoli alla resa già alcuni giorni prima dell’arrivo degli Alleati.Purtroppo so che di nefandezze se ne sono consumate. Spero che non accada mai più.
VERISSIMO FRANCY, BELLISSIMO COME SEMPRE IL TUO POST..SIAMO SOLO DONNE DEL 25 APRILE COVID,IL 25 APRILE DELLA LIBERAZIONE L’HANNO RACCONTATA I NOSTRI GENITORI..MA RACCONTATA DAI NOSTRI PAPA’.SPIEGANDO DA GRANDICELLI CHE IL 25 APRILE DEL 1945 DEL COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE..MA NOI STIAMO PASSANDO IL 25 APRILE DI COVID.NEL 2021 ABBIAMO PERSO MIGLIAIA DI PERSONE .SIAMO STATI PRIGIONIERI TRA LE MURA DOMESTICHE, .PEGGIO DI UNA GUERRA MONDIALE QUANTE MAMME NONNE PAPA’DONNE , STANNO ASCOLTANDO ,CHE LA TERRA PER LORO E MOLTO PESANTE.., DOBBIAMO PORTARGLI NEL CUORE, MORTI SENZA UN PERCHE’. DANNATI E SENZA RESPIRO.SOFFOCATI DA QUESTO TERRIBILE COVID 19,SENZA L’ULTIMO ABBRACCIO DEI LORO CARI,RICORDIAMO GLI ANGEGLI NELLE CORSIE ,INFERMIERI, MEDICI, E VOLONTARI,ECC. TUTTI ERANO IMPORTANTI CHE LAVORAVANO SENZA SOSTA. LA LORO LIBERAZINE ERA DI MORIRE STANCHI DELLA LORO SOFFERENZA. PR LA NOSTRA GENERAZIONE IL COVID 19, MAI POTRA’ ESSERE DIMENTICATO TROPPE ANSIE ,PAURE ,INCERTEZZE,COME SARA’ DOMANI, ORA PER IL VACINO, OGNI GIORNO ABBIAMO DELLE INCERTEZZE. SIAMO STATI DISTURBATI PSICOLOGICAMENTE TUTTI. DA QUESTO MALEDETTO COVID 19.SPERO CHE TUTTO QUESTO NON ACCADA MAI PIU’.bUON 25 APRILE DELLA LIBERAZIONE.BUON 25 APRILE A TUTTI NOI BASTA COVID 19,SERVE IL VACINO AMICI NON SOLO PER NOI…PER SALVARE ALTRE VITE…
Il 25 di Aprile: un’ occasione memorabile, storica per esprimere il mio/nostro ringraziamento, onore e gloria alle decine di milioni di soldati degl’ Eserciti Alleati, Russi e di quanti hanno contribuito a liberarci dal fascismo, nazismo, comunismo marsista donandoci il vivere in societa’ democratiche. (AD 1945)
Il loro sangue, a fiumi, ci ha offerto e ristabilito nuovamente di poter vivere in Liberta’.
L’Umanita’, a quel tempo, s’avvicino’ al Baratro di perdere la gioia e felicita’ di vivere in Liberta’.
Nonostante questo mondiale sacrificio di confrontazione diretta, reale di Vittoria del Bene contro le Forze del Male e di ideologie socio-politiche di schiavitu’ dell’Individuo, abbiamo ancor oggi miliardi di persone deprivate della Liberta’ del vivere.
Un Mondo con grandi territori soggiogati da sistemi di Governi religiosi, dittatoriali e politici che limitano o tolgono il piacere al libero vivere dei loro cittadini.
Puo’ accadere di ritornare di nuovo, e non e’ una remota possibilita’, di ricadere negli Orrori del 45 e dover nuovamente combattere la risorgenza del Male, in una conforntazione,oggi, tanto orribile e di una magnitudine mai vista prima dall’Unanita’.
Questo rischio esiste e cova ancora, se non si presta la dovuta, fattiva attenzione a difendere la Liberta’ dal Male e da varie Utopie Sociali che in definitiva conducono alla privazione della Liberta’ e a rendere l’Uomo Schiavo a Sistemi di Governo ci piacia o meno.
Consiglio di esporre la proria/nostra esperienza di vivere e constatare cosa significa nella realta’, la vita sociale dei cittadini dove esiste il dominio religioso, comunismo totalitario/ parziale, dittatori o sistemi politici non democratici, che privano la Liberta’ di pensiero, religione, politica e commercio.
Notera’ una invisibile coltre, come una pandemia sociale, che tiene malate la vita del cittadino ad “ogni pie’ sospinto”.
Non e’ un fantasma di cui uno si trova di fronte, ma una realta’ che chiunque puo’ sentire cascargli addosso, come una cappa di piombo, e lo fa riflettere su quel popolo sottomesso a un vivere, giorno dopo giorno, in una sorta di nebbia, che non gli permette di assaporare il vivere nella Bellezza della Luce della Liberta’.
La Libeta’ del vivere, che non ha nulla da che vedere con con il tenore di vita, ricco o povero, ma colpisce il vivere con indicibile sofferenza interiore, spirituale, morale delle persone che vedono e capiscono l’ impossibilita’ di una via d’ uscita e ad una esistenza senza vero significato proprio, futuro e gioia di vivere. (Cervello all’Ammasso)
Ripeto una vita sociale che non ha nulla a che vedere con il tenore di vita o progresso di questi popoli, societa’ ancora presenti nel Mondo, ma solo serve a mostrare la piu’ gran tragedia che puo’ succedere all’Uomo: La Perdita della Liberta’.
L’esempio piu’ significativo e reale, per far nostro cosa sia l’insuperabile significato della Parola Liberta’, lo trovo nel caso di una persona ingiustamente incarcerata: si rende conto, con totale dimensione, del Valore inestimabile della Liberta’ del Vivere… e glel’ hanno tolto.
Bellissimo questo tuo articolo sul 25 aprile, Festa della Liberazione, Franco. Ci fa capire come, malgrado le diverse fedi ed i diversi atteggiamenti, siamo e dobbiamo essere tutti fratelli e sorelle. Ecco perché questa è la festa di tutti noi.
Viva il 25 aprile! Bellissimi commenti e ricordate che chi mette in dubbio l’olocauso, chi dice che Mussolini ha fatto anche cose molto buone, che i partigiani sono stati quasi tutti banditi, che il fascismo era ordine e patriottismo….quello ricordatelo è il nuovo invasor (Bella ciao!!!!)
Belle parole che esprimono profondi sentimenti di italianità, grazie Franco, speriamo che ci siano tante orecchie disposte ad ascoltare. Nel Bosco ho fatto la mia parte, ciao.
Non so quanti anni hai tu caro Guglielmo ma io mi sono fatto chiamare compagno quando nel 60 mi sono iscritto ad un partito di sinistra, credo di essere umano, onesto e generoso senza enfasi sia ben chiaro. Per l’attendibile sai è un fatto molto relativo, per uno che la pensa come me sono attendibile !!! Lo so che non abbiamo mangiato assieme pasta e fagioli, ma siamo in Eldy da tanti anni e penso che questo sia sufficiente per abbadonare un “lei” anacronistico.