La figura della Maddalena ha sempre suscitato in me un forte interesse, un’irrefrenabile curiosità che mi ha spinto a visitare tutti i Musei e le Mostre d’Arte italiani e non, contenenti dipinti e sculture dedicati a questa figura e alla sua iconografia. E allora, com’è mio solito, prendo la valigia e parto. Da Milano a Roma, da Firenze a Napoli (Capodimonte), da Parigi a Londra, da Bologna a Vienna, a Genova, incontro schiere di pittori e scultori che hanno “parlato” attraverso le loro opere, di questa donna e dell’innegabile alone di fascino che promana da essa la quale, dopo una vita nel peccato, viene toccata dalla Grazia fino ad assurgere alla gloria degli altari.
Maddalena è sicuramente la figura femminile, nel senso letterario della parola, più rappresentata nella Storia dell’Arte dopo Maria. Ma mentre Maria è rappresentata come madre, la Maddalena è la donna, ma anche la donna peccatrice, nel senso più fisico della parola. Una figura un pò controversa del Vangelo dove il suo amore privilegiato per Gesù la porta a toccargli i piedi, a profumarglieli con unguenti e ad asciugarli con i suoi capelli. Questo è un rapporto fisico.
Dietro la Maddalena c’è una donna innamorata, dunque. E anche se il suo è l’amore per Dio, non è solo un amore spirituale ma è anche l’amore di una donna che ama con il suo corpo. Quando Lui muore lei non avrà più nessun altro uomo. Donna che, dapprima vive nel peccato, poi ama Gesù e dopo la sua morte vive nel ricordo di Lui.
E’ certamente una figura femminile che, con il peccato, la fa più simile a tutte le donne e quindi è il paradigma della donna cristiana.
Ma passiamo a contemplare alcune tra le più belle “Maddalene” dipinte o scolpite da artisti di tutti i tempi.
Una MADDALENA particolarmente toccante. Caravaggio dipinge una donna per la prima volta. Fino ad allora l’avevano ispirato solo i ragazzi. Additata come un fulgido esempio di penitenza e conversione, della sua leggenda era noto soprattutto che era una prostituta pentita e Caravaggio ne crea una peculiarissima immagine. L’artista fa sedere la modella su una sedia così bassa che, di primo acchito, non è ben chiaro se sia seduta o giaccia accasciata sul pavimento. Essa non è un simbolo ma una donna sconvolta. Siede nell’oscurità, si è strappata ori e gioielli e li ha sparsi per terra. I suoi occhi chiusi fanno pensare che stia guardando dentro di sé, forse vivendo il trasporto di una visione mistica.
La giovane donna è seduta di profilo davanti ad un tavolo sul quale è appoggiato uno specchio, molto ornato, che non vuol essere altro che il ricordo di una vita non redenta. Sullo stesso tavolo figurano anche i gioielli a cui la donna ha rinunciato, anch’essi ricordo di un’esistenza fastosa ma impura. Essa si tormenta con queste ricchezze abbandonate e l’espressione del suo volto è di estrema malinconia.
E’ questa del Tiziano una Maddalena decisamente sensuale, con un procace seno scoperto, solo in piccola parte celato dai lunghissimi capelli biondi. Una sensualità che si propone come “godimento” per gli occhi e non per l’intelletto. Essa, dalla bellezza prorompente guarda il cielo con un fervente sguardo e copre il corpo nudo, con i lunghissimi capelli biondi, ondulati e setosi. Ma, più che coprirla, i capelli ne esaltano la sensualità, poiché fanno emergere i due seni nudi, due piccole sfere coi capezzoli turgidi. Si tratta quindi sicuramente di un’opera per un colto committente privato, probabilmente tenuta coperta o in stanze dall’accesso selezionato.
In questa Maddalena di Artemisia Gentileschi, il contrasto tra sensualità e fede è risolto in modo assai meno provocatorio rispetto a quella di Tiziano. Vero è che la santa ha l’aspetto di una donna avvenente, elegante come poteva essere una dama di alto rango, con un suntuoso abito di seta gialla; un abito dagli ampi panneggi, con una generosa scollatura che, con noncuranza, mostra appena la nudità di una spalla e la piega del seno. La postura delle mani è simbolo di rinuncia, una sul petto come in atto di riconoscere i suoi peccati, l’altra protesa a schivare qualcosa che a mala pena si intravede nell’ombra. Si tratta di uno specchio, simbolo per antonomasia della vanitas. Il viso, incorniciato dai boccoli un po’ disordinati dei capelli, appare più mesto che affranto, e lo sguardo sembra ancora esitare prima di rivolgersi verso l’alto.
E per finire una mirabile scultura di Antonio Canova –
Eccezione fatta dal Canova nel trattare un tema di carattere religioso.
Figura di un’emblematica raffinatezza, estremamente composta nel suo dolore, silenziosamente afflitta, in rigorosa meditazione accanto ad un teschio. Solitamente, si sa, la Maddalena conduce una vita da peccatrice e qui è scolpita nell’attimo del pentimento. La scena è di un profondo realismo e quasi si possono vedere le lacrime scorrere lungo le guance. Indubbiamente vera e palpabile con la pelle illuminata dall’accarezzante luce è sicuramente immagine di estrema bellezza da contemplare.
Potrei continuare con numerose altre opere riguardanti la Maddalena, ma ci sarà tempo per farlo. Auguro una Buona Domenica a tutti!
Francesca
Contributo di
, 18 dicembre 2020 17:01.
Bellissima questa composizione dalla Madonna alla Donna. Ammirevole. Grazie, Francesca.
La bella carellata artistica proposta da Francesca indica proprio la molteplicità di sentimenti che la Maddalena può far nascere. Maria di Magdala , quindi la Magdalena è l’unica donna in un piccolo consesso di uomini , rivoluzionando già allora , il machilismo diffuso. Era una prostituta ? Molte fonti smentiscono questa ipotesi anzi sembra che Maria fosse una ricca donna di Magdala e che sovvenzionasse Gesù. Come avrebbero potuto mantenersi per anni, dodici tra pescatori e poveri parenti di Cristo ? Noi abbiamo come punto di riferimento solo i Vangeli sinottici (simili quindi), voluti da Costantino a Nicea per imporre il cristianesimo all’impero. In altri Vangeli (apocrifi) addirittura contemporanei, come quello di Filippo, si dice che Maria la magdalena ,era la compagna di Gesù ed era la persona più amata tra gli apostoli. Senza voler citare Don Brown , le leggende merovinge parlano di una Magdalena fuggita in Francia con il figlio avuto da Gesù. Poi chi ha visto per prima il sepolcro vuoto ? La Magdalena. Chi ha visto per prima Gesù dopo la morte , sempre lei. Personaggio interessantissimo , basilare anche per la fede cristiana e che l’arte nella molteplicità delle interpretazioni ne fa una figura complessa da approfondire.
Eh si Franco, difficile stabilire e chiarire senza incorrere in equivoci, supposizioni, immaginazioni varie, rivelazioni e raffigurazioni di tanti, troppi personaggi cristiani e non che si sono susseguiti nei secoli, chi fosse (o sia stata) veramente la Maddalena, o Maria di Magdala per chi preferisce. Ho parecchi libri d’Arte e di Storia, addirittura quelli delle superiori datati (immagina quando..), ciascuno di loro la ritrae in modo diverso e ne racconta storie d’ogni genere facendone comunque un personaggio troppo interessante perchè non accendesse il mio interesse e la mia infinita curiosità. Già soltanto ammirando i ritratti nei quali, a partire da Giotto nel Medioevo e fino ai giorni nostri, è stata raffigurata, si può ben intuire quanto abbia suscitato lo stesso mio interesse e curiosità anche negli Artisti d’ogni epoca e stile.
Non mi permetto di fare nessun commento, se non ringraziarti di quanto hai esposto. Grazie.
Sotto il titolo del tuo post, il primo ritratto della Maddalena- mi ha preso completamente. Tutti stupendi anche gli altri ritratti- ognuno con la propria prerogativa- ma il primo è il primo x me. Grazie Francy.
Posso solo dirti che mai avevo visto tante belle opere della Maddalena, capisco la tua passione per andare alla loro ricerca. Bravissima Francesca, un saluto ciao
Complimenti francy, per la bellissima carellata di Opere ,della Maddalena bello il tuo post,siamo a conoscenza della tua grande passione. L’arte. sei spesso alla ricerca di musei e opere,di molti Scultori- dello Scultore Antonio Canova e molti altri ecc..Brava francy,un saluto per te.ciao
Maria di Magdala, ovvero La Maddalena, è certamente la figura femminile che dopo la Madonna ha fatto ampiamente parte della vita del Cristo e per i tanti particolari che i Vangeli raccontano ha ispirato numerosi artisti soprattutto nelle opere pittoriche vastissime. Hai fatto una preziosa sintesi Franci, ho letto volentieri e con piacere, grazie.
Grazie a tutti cari Amici! Faccio un ringraziamento cumulativo perchè questo blog non accetta più di 10 commenti e non vorrei lasciar fuori qualcuno.
Ringrazio:
FRANCO
LORENZO
GIULIO
CARLINA
GABRIELLA
GIANNINA
GIUSEPPE
e tutti quelli che, pur non commentando, hanno apprezzato il mio pezzo. Auguro a tutti voi tanta Salute e Serenità.