La lampada sotto l’albero
illuminava il tavolo,
creata da un artigiano
di cui non conoscevo niente.
Bevevo la mia tisana nella mia tazza di fine porcellana,
mentre i colori luminosi
giocavano con l’ombra della sera.
Crepuscolo ora di malinconia,
ora dei pensieri dolci,
dei sogni svelati, che scelgono cammini,
dei castelli in aria,
ora senza età a vedersi uomo.
Esse mi sembrano obbedire senza dispiacere
ai giochi strani che mi conducevano al sonno.
Contributo di
, 14 marzo 2024 22:01.
E’ il crepuscolo della vita, l’allegoria del tempo che scorre. Crepuscolo come tempio propizio per la poesia, come momento di decantazione di passioni che ammorbano l’anima e si disperdono finalmente in misteriosi anfratti, o semplicemente dentro una tazza di tisana.
Bravo Gugli.
Con delicatezza hai inondato la stanza di colori tenui, di passione, di dolcezza. Bravo Gugli