“Dio con la costola che aveva tolto all’uomo creò la donna”, mia moglie mi dice “non penso assolutamente di essere il frutto della tua costola” e ha ragione soprattutto ora che Darwin ci ha spiegato che veniamo tutti dall’Africa e dall’evoluzione di un primate. Da poco si sta contestando in parte anche questa teoria perché sono stati scoperti parecchi “homo” molto più antichi del “sapiens” e sparsi in tutte le parti del pianeta, ne cito alcuni : “homo pekiniensis” – “homo floresciensis” – “homo heidelbergensis” – ” homo di Denisova ” ” Cro-magnon ” e “Neandhertal”, tutti questi risalgono almeno a 500.000 anni fa, mentre l’homo sapiens” non supera i 130.000 anni. Inoltre hanno scoperto che nel nostro DNA , ma soprattutto nel DNA mitocondriale ci sono geni di Neandhertal , quindi è certo che il nostro avo “homo sapiens” nel suo peregrinare abbia incontrato questi suoi cugini e si sia accoppiato con loro.
Non voglio addentrami in una teoria difficile da spiegare, ma questo accenno di antropologia credo faccia pensare a quanto l’uomo debba ancora studiare per capire le sue origini.
E’ doveroso precisare che questi “homo” più antichi erano quasi tutti stanziali perché si trovavano in luoghi ricchi di cibo e dove erano quasi sempre al vertice della catena alimentare, mentre l’ “homo sapiens” nato nel Corno d’Africa quindi in luoghi abbastanza inospitali e non certo al vertice della catena alimentare , ha dovuto migrare per cercare terre più accoglienti e in 60/70.000 anni ha colonizzato il mondo.
Piccolo cammeo – noi siamo “intelligenti” perché abbiamo uno svezzamento molto più lungo degli altri animali.
Non vi preoccupate se avete almeno il 3% di Neanfhertal, erano intelligenti, amavano l’arte (le pitture rupestri lo testimoniano) avevano generalmente i capelli rossi e gli occhi verdi……………….
Franco
Contributo di
, 19 ottobre 2021 12:28.
Grazie Franco. Il tuo articolo mi sta benissimo e l’ho tanto gradito.
Lo studio antropologico sull’evoluzione dell’essere umano, apre la mente a tantissime interpretazioni sul suo mutamento nel corso dei secoli. Ciò che invece ci appassiona e ci invoglia alla ricerca èil suo sviluppo intellettivo o processo di adattamento spazio temporale che lo ha coinvolto e lo ha indotto, in sincronia col passo dei tempi, a trasformare la sua potenzialità in genialità, tanto da consentirgli di trasformare sé stesso e l’ambiente che lo circonda; e solo Dio saprà cosa sarà capace di regalare, nel bene e nel male, all’umanità nei secoli a divenire. Grazie Franco per questa preziosa indagine.
Io sono agnostico quindi non mi pongo il problema teologico più di tanto.Eliminamo la teoria della cretività ormi chiaramente confinata nel mito, se però anche noi abbiamo seguito una linea evolutiva così simile a quella degli animali,cioè non solo da un unico punto di avvio (in quel caso si poteva in quel caso pensare alla mano divina), ma da vari punti come è successo ad esempio con gli animali più vicini a noi (cani e gatti), quando e dove la mano i Dio può essere scesa a far diventare l’uomo qualcosa di più importante, munito d’anima ed eternità?
Caro Franco , il mio riferimento a Dio è puramente una rappresentazione paradigmatica del divino, quasi una metafora e ,spesso cerco di pensare all’esistenza del mondo secondo il principio della razionalità. Poi mi accorgo che questo principio decade , perché seguendo le varie dinamiche che seguono il corso del progresso , l’uomo riesce a scoprire sempre di più ed ogni sua nuova scoperta diventa l’esaltazione della precedente fino a raggiungere la perfezione. Questo mi affascina e nel contempo mi spaventa perché tutto questo potrebbe portare alla distruzione di tutto e di sé stesso.
Non siamo solo Neanderthaliani ma esistono sempre più evidenze di Homo sapiens che, dopo essere uscito dall’Africa tra 60.000 e 80.000 anni fa, si sia ibridato con i Neanderthal, una popolazione ominina che già abitava l’Eurasia.
Due modi diversi di essere umani che si sono incrociati e hanno lasciato discendenza: in media, il 2% del DNA di tutti gli esseri umani non africani di oggi è materiale genetico un tempo appartenuto ai Neanderthal e da loro ereditato.
Finora si sapeva che sapiens e Neanderthal si sono incontrati e accoppiati, scambiandosi geni, in Medio Oriente tra i 50.000 e i 60.000 anni fa. Eravamo anche a conoscenza di due sapiens euroasiatici che avevano avuto nel proprio albero genealogico almeno un Neanderthal: uno è vissuto nell’attuale Romania e l’altro in Siberia circa 45.000 anni fa.
Ma quante cose si scoprono leggendo!! Grazie a Franco per instillarci la curiosità.
La colonizzazione è avvenuta proprio in quei 50/60 mila anni quando questo “sapiens” ,già ibridadosi con i Neanderthal, perdendo quindi le caratteristiche negroidi (oggi esistono ovviamente ancora perchè una parte dei “sapiens” era rimasta in Africa) è arrivato tra il Tigri e l’Eufrate.Tra quei due fiumi ha immaginato e “inventato” l’agricopoltura, che è stata la svolta epocale. Dei Neanderthal abbiamo sì un 2/3% di DNA mitocondriale(da madre) ma il mio 2% molto propbabilmente è diverso dal tuo, quindi l’eredità dei Neanderthal è più importante di quanto pensiamo, erano loro gli artisti che dipingevano le grotte, che seppellivano i morti in posizione fetale, che avevavano gli sciamani, che si ornavano di conchiglie e perline, che si vestivano con pelli o altro materiale.
La Realta’ e la Meraviglia del nostro temporaneo vivere nella Creazione e ritornare poi nel Mistero dell’’Universo per la Vita Eterna.
(Una tiepida notte d’estate, con un cielo con atmosfera invisibile e sopra di noi il Luminario acceso delle stelle e della luna piena.
Notte popolata da palpitanti luci di stelle, disegni cosmici e dal misterioso infinito dell’ Universo che non fa mai vedere quanto profondo ed antico sia.
Una visione che suscita immancabilmente un ricordo primordiale, atavico nella mente di ognuno: il Mistero della Creazione dell’ Universo.
Una volta celeste di Magnificenza e di Grandezza oltre la nosta immaginazione: il Segno notturno del Reale e del Soprannaturale dell’ Infinita Immanenza ed Onnipotenza come un riflesso della Bellezza del Creatore.)
La nostra Curiosita’ da sempre non cessa di voler conoscere e sapere di piu’ dell’ Universo che ci “sovrasta” e della sua Esistenza.
La Creatura di fronte al Mistero dell’Universo ha la “fissazione” d’ indagare, in termini scientifici, l’ Orignine della sua nascita.
Non si arrendera’ mai di cercar di saperlo, anche se alle volte tralascia di riflettere di voler oltrepassare le Dimensioni e Capacita’ cognitive di Creatura.
(“Forse non ci si dimentica mai dei Re Magi che seppero leggere il Creato e le Stelle.”?)
Nel Bene o nel Male della Ricerca non sara’ mai possibile conoscere al Uomo la Creazione, se non gli viene Rivelata: sarebbe come dire di elevarci al livello di “architetti ” come il Creatore.
(Per di piu’ le condizioni della “ progettazione ” del Creatore sono drastiche: Creare l’Universo con il NULLA. Per noi umani il solo concetto di cosa sia un Nulla totale diventa un capogiro, e questa nullita’ e’ solo un punto di partenza della costruzione universale.)
Non e’ un discorso filosofico, religioso, di fantasia, ma l’esistenza di spazio, tempo, forze e materia, come parametri indispensabili, per la realizzazione di “manufatti” cosmici, reali e soprannaturali, non e’ accessibile al razionale umano.
Come temporanei spettatori di questi Tempi del Relativismo, materialismo, scienza e tecnologia, il piu’ delle volte mal compresi, si pensa di applicare le nostre balbuzie alla comprensione della Creazione.
Assistiamo, vediamo, usiamo, ci serviamo dello spazio, tempo, materia, forze, leggi cosmiche, fisiche, vita, spirito, morte, temporaneita’ ed eternita’ come Frutti: ma la loro Radice e’ e rimarra’ un Mistero.
Si e’ Voluto cosi’ da parte della Sapienza del Movente Primario: coprire il Mistero della Creazione e donarci solo l’usofrutto del Suo Universo=Creazione.
Ora e’ diventato di moda scientifica l’ultima loro trovata dell’ Esplosione cosmica=Big Bang (grande scoppio cosmico) di materia che si disperse nello spazio infinito e cosi’ abbiamo il presente Universo in espansione (?).
(Astutamente non ci dicono da dove sia venuta la materia necessaria per la massa critica dell’ espolsione nucleare? )
ERA presente e attendeva pazientemente di saltar per aria=vuoto spaziale per riempire l’ Universo.
Da aggiungere a questa probabile fantasia (mai provata) ha anche l’orpello del red-shift (sfasamento) della luce monocromatica di color rosso.
Da dove siano venuti il Nulla e l’Universo, la Luce e le Tenebre, Materia e Forze, non trovo “elegante” per La Mente Onnipotente/Onnisciente di Dio dover fare l’ Artificiere per Creare quello che vuole, come vuole, quando gli pare e piace e viceversa.
Teniamo presente l’IMMANENZA DEL SUO ESSERE, che significa nulla di passato, presente o futuro per LUI, come lo e’ invece per tutti noi sue Creature: Le Sue Vie non sono le nostre.
Beh! questo e’ un altro discorso.
Per ora mi piace sapere che il Padre Celeste continua a passarsi il tempo con puppazzetti di creta e soffiarci sopra per loro la Vita con un FIAT: e siamo diventati sette miliardi di Belle Creature fatte e finite.
Soggetto molto piu’ interessante e Misterioso di tutto l’Universo E’ che a suo tempo la “materia e spitito” di ognuno di noi vivra’ di vita Eterna.
A quel tempo averemo gl’occhi aperti e tutto il tempo che vogliamo per conoscere il compleanno dell’ Universo: per cui che fretta c’e’?
Tanto piu’ che la prima stella vicina a noi, con i suoi pianeti, e cosi’ lontana ed infucata da non poterla conoscere o abitarci, Marte mi ascolti, quindi puo’ essere “fatica sprecata”… e chi vivra’ vedra’.
Altro Mistero dell’ Universo Vero, Eterno con con assoluta Autorita’, Potenza e Gloria e Prova:
La Resurrezione di Gesu’ Cristo da Morte.
Questo Mistero e’ molto al di LA’ e Valore della nostra curiosita’ scientifica di voler scoprire com’ e’ stato creato l’Universo.
Come razionale umano e’ piu’ redditizio interessarsi del Padrone dell’ Universo che dei temporanei e caduchi tesori di casa che possono esser nostri solo per breve tempo.
Una bella disamina Franco, alla ricerca di scoprire «CHI SIAMO?» ma, a guardar bene forse riusciamo a scoprire che l’Uomo e la Donna di Neanderthal non sono estinti, sono ancora tra noi: posso essere io, puoi essere tu, oppure anche la nostra vicina di casa… chissà? Ciao.