Chini la testa per non esser colpito
non fischia il proiettile
subdolo non fende l’aria
non odi neppure lo sparo.
Furtivo e mascherato
nella quotidiana trincea
cerchi con gli occhi il cecchino
è senza divisa , forse uno specchio
sai che accanto uno è stato colpito
e non sa neppure come e perchè.
Ti raggomitoli stanco e impaurito
e guardi l’aria che appare pura
ma tragicamente cattiva.
Contributo di
, 6 novembre 2020 19:01.
Non ho parole per commentare la tua “Paura”, Franco, perchè è anche la mia. Tu l’hai messa in versi in modo superlativo e magistrale. Poche parole, sintetiche ma che colpiscono dritte l’obiettivo.
Niente paura Franco, hai messo in versi la trincea della vita, purtroppo è così sempre, in tutte le circostanze, ma possiamo abituarci a questo e, finché possibile, non ci pieghemo mai, coraggio e andiamo avanti. Ciao
Bella, sottile paradigmatica nel rapporto con una realtà rappresentata dal poeta con eufemia ed introspezione.Un nemico invisibile senza divisa e senza armi che uccide e, forse un giorno speriamo non troppo lontano ,riusciremo a sconfiggerlo.
a
Paura sì, ma non per semre. La reazione è d’obbligo e umanissima. Forza allora e andiamo avanti. Grazie, Franco e ciao a tutte e tutti.