Non aspettare nessuno.
Incontra gente, viaggia, visita una città che ti incuriosisce, o riscopri la tua: girala a piedi, fotografala come se non l’avessi mai vista.
Non aspettare che arrivi qualcuno a salvarti. Perché potrebbe non arrivare nessuno.
Quasi mai succede. Devi salvarti tu.
Devi volerti bene.
Devi guardarti dall’esterno e domandarti “Che cosa farei io per me se fossi una persona che mi ama?”
E farlo.
Far sentire la tua voce.
Imparare a chiedere aiuto.
Imparare a dire che cosa c’è che non va.
Arrabbiarti, anche.
E soprattutto imparare ad essere stupidamente felice, senza motivo.
Sai quella felicità cretina, inossidabile, quella specie di scudo luminoso ed ebete su cui tutto rimbalza che ci viene fuori quando siamo innamorati?
Ecco. Non aspettare che arrivi qualcuno a dartelo. Mica te lo deve dare. È tuo. Sei tu che lo crei.
Impara come.
E fatti questa magia ogni volta che ne avrai bisogno.
(C.Black)
Contributo di
, 13 dicembre 2019 21:45.
Mi viene in mente la poesia di Trilussa “felicità ” (C’è un ape che si posa / su un bottone di rosa / lo succhia e se ne va / Tutto sommato, la felicità / è una piccola cosa.)Sì però non ci crogioliamo nell’autostima , facciamo lo sforzo di tendere la mano ..c’è sempre un’altro come te , coi tuoi stessi problemi che attende…………………….
Caro Franco, questo post non vuol essere assolutamente un inno al narcisismo sfrenato. Autostima non è sinonimo di vanità o egoismo. Io penso che se un individuo è capace di amare in modo positivo, può amare anche se stesso. Se può amare solo gli altri, non sa amare affatto. Ogni tanto ricordarci che esistiamo anche noi e volersi un pò bene, non è cosa brutta e presuntuosa.
Mi piace questo post. Induce alla fiducia ed i consigli sono puntuali. Quasi quasi ringrazio Francesca. Anzi, tolgo il quasi.
E io ringrazio te, caro Lorenzo. Un abbraccio
No! Io non mi voglio per nulla bene, rimando sempre tutto a domani. Poi, il domani, ricomincia come quello precedebte e…il tempo passa e se ne va. Vuol dire che, non mi ricorderanno come una persona egoista ma altruista . Però, quando mi guardo allo specchio e mi accorgo di spaventarmi, ac! Comincio a dire: Pensa un po’ a te, dopo, sarà troppo tardi
Ben tornata Francesca. Non so con quale abito e scarpe…perchè non ti vedo…Avanti tutta
Grazie Giulio, il vestito è rosso naturalmente, le scarpe sempre le stesse, tacco 12 ovvio! Ahahahah…abbraccione.
P.S. – Hai detto bene, “pensa un pò a te, dopo sarà troppo tardi”. Ebbene. fallo.
Mi sono espresso male , autostima non come narcisismo , ma come eccessiva autosufficenza , spesso per non confrontarsi, per la paura dell’altro da se.Perchè non devi aspettare che qualcuno venga a dirti che vuol dividere con te qual che scampolo di felicità, se mai anche solo un sorriso o un fraterno abbraccio? Il riccio spesso tira fuori gli aculei perchè ha paura che chi lo avvicina vuol fargli del male e non sa che quel qualcuno vuole solo accarezzarlo.
il volersi bene è un problema di carattere, c’èuna goccia di egoismo, e questo fa parte del nostro dna,a volte ti arrabi con te stessa basta dici”d’ora in avanti penso a me stessa” lo fai per un periodo di tempo ma poi ci ricadi come una peracotta ritorni a curarti per altri e dentro di te sei felice
Cara Alba, è un sano ed indispensabile egoismo, serve per riuscire ad aiutare gli altri. Condivido con te, poi ci si sente bene, anzi meglio. Ciao, abbraccio.