Poesie di Eldy

Breve storia d’amore in terra straniera ** poesia in tre atti di Marco.50

Chagall amanti-in-cielo-rosso

Breve storia d’amore in terra straniera (Atto secondo)

Da quella sera……….

Fai battere il mio cuore

Come il frastuono di un tuono

Con lo sguardo ardente dei tuoi occhi

Giorno dopo Giorno

Rapini il mio cuore

Avvolgendolo

Col tuo meraviglioso amore

Ah! Io che ero uno spirito libero

Una creatura selvaggia da domare

All’improvviso sei arrivata tu

Mi hai catturato come una fiamma fa con la Falena.

E il mio cuore comincia a scrivere odi d’amore.

……….

Lunghi capelli biondi al vento

Occhi azzurri pieni d’amore

Correvi incontro felice

Appena mi vedevi arrivare

Ti tuffi dentro le mie braccia

Mi tieni stretto e dici

Amo italiano

Ora sono io che ti prendo in giro

Per come parli la mia lingua

Ridevo di gioia

Ti sollevavo da terra

Disegnando un tondo cerchio e al centro

Solo noi con la nostra felicità

Stampavi sulle mie labbra il tuo dolce bacio.

E sotto voce mi dicevi

Italiano ti amo

Seguito da: è giusto? Detto bene?

Ridevo come un matto

Armata di un potente repellente chiamato “puro sentimento”.

Hai cominciato a dare luce alla mia Anima

Curando il mio cuore

Liberandolo da un vecchio impuro amore

Lo arredi a nuovo, col tuo fascino

Seminando un grande prato verde

Colorandolo di rosso amore

Ma un giorno hai me

Maledetto giorno

Leggendo furtivamente un mio vecchio scritto.

Ho visto scendere dai tuoi occhi una lacrima.

Mi guardavi e con un filo di voce mi hai detto.

Sai cosa fare e dove andare

Io sono pronta a……….

The end

(fine secondo tempo)

Caro lettore, sii paziente ma per arrivare alla fine di questa storia.

Ci vuole ancora un tempo.

Puoi bere ancora un caffè… OPS mi sa che il barista diventerà ricco.

Con tutti i caffè che fa.

“dubbio” non è che per caso stai pensando di farli pagare a meeeeeeeee.

Ciao a presto

Marco

Questa poesia è stata scritta da paolacon.eldy, il 19 settembre 2015 at 00:53, nella categoria: altri autori. Lascia un tuo commento qui



Breve storia d’amore in terra straniera * poesia in tre atti di Marco.50

cavaliere-azzurro

Breve storia d’amore in terra straniera (Atto primo)

La prima volta che la vidi

Il mio pensiero cominciò a volare

Accompagnato da mille domande

Chi ha preso il tuo sorriso

Chi ha spento la luce dei tuoi occhi

Un semplice ciao accompagnava le nostre mattine in ufficio.

S’intrecciano i nostri sguardi

Il caffè era un rito

E al fugace pranzo

Spesso insieme

Ti porgo la sedia

Come un cavaliere fa con la sua dama

Mi guardavi silenziosa

E Le tue gote dolcemente

Si tingono di caldi colori

Ma subito dopo

Quasi a cancellare quella piccola emozione.

Mi prendevi in giro

Per come parlo la tua lingua

Ridevi e sul tuo viso vedevo risplendere il sole.

Il mio cuore batteva talmente forte che mi saliva in gola.

Cosi fu che una sera galeotta

Sotto il cielo scuro con una bianca e grande luna

(sembrava illuminasse solo noi)

Così, per caso, come se l’avessi sempre fatto.

Ho preso la tua mano

Guardavo i tuoi occhi

Che pian piano ripresero a brillare

Il tuo sorriso ancora timido

Mi regala dolci emozioni

Sento gonfiare il petto

Talmente è forte il battito del cuore

La tua fredda mano si stringe sempre più alla mia.

Non parlammo per qualche minuto

Continuammo a camminare

Dentro di me la voglia

Di stringerti al mio petto cresceva sempre più.

Così mi fermai

Indicandoti col dito qualcosa d’inesistente.

E con furbo amore rubai

Il primo piccolo bacio

Con una carezza sul tuo viso

Continuammo in silenzio

A goderci la magnifica luna su la nel cielo scuro.

Da quella sera……….

The end

(fine primo tempo)

Caro lettore puoi andare a bere un caffè

Ma sii veloce perché fra poco inizia il secondo tempo.

Ciao a presto

Marco

Questa poesia è stata scritta da paolacon.eldy, il 17 settembre 2015 at 00:23, nella categoria: Marco50.mi. Lascia un tuo commento qui



PENSIERI CHE PORTANO VIA…..poesia di Antonino8.pa

 

Viaggio lontano nel tempo,
una vita non più mia.
Tra vecchi ricordi,
c’è ancora un bambino,
che lotta con l’indifferenza
che cerca l’amore negato,
nel dedalo di sentimenti.
Sbiadite foto di famiglia,
in un vecchio album dimenticato,
raccontano un’infanzia tradita,
la paura, il gelo della solitudine.
Ricordi, come fantasmi,
di notte si fanno avanti,
mi accompagnano in questo viaggio,
senza rimpianti,
dal sapore un po’ amaro,
verso un nuovo sole,
l’amore che riesce a scaldare.
Pensieri, ricordi dolci o amari,
non hanno importanza,
se potrò ancora perdermi in te.
Spengo la luce,
good night.

Questa poesia è stata scritta da francesca, il 16 settembre 2015 at 15:50, nella categoria: antonino8.pa. Lascia un tuo commento qui



IL VENTO DELL’OBLIO poesia di Rodolfo Danese

ventoa

IL VENTO DELL’OBLIO

Zeffiro, venticel gentile,

aura impalpabile,

che delicatamente accarezzi

le bianche gote di colei

che mi ha preso l’anima,

ritorna, ritorna a me

sollecito e discreto.

Invadi le mie nari aride.

Inebriami del suo profumo

e lasciami cullar da dolci

effluvi, che affondino

dolcemente l’esser mio

nell’incantesimo dell’oblìo.

3 giugno 2015

Rodolfo Danese

 

Vincent Van Gogh: "il vento"

Vincent Van Gogh: “il vento”

 

Questa poesia è stata scritta da paolacon.eldy, il 5 settembre 2015 at 11:31, nella categoria: Rodolfo Danese. Lascia un tuo commento qui



Prima Volta ! Fine Agosto ! Poesia di mariejose2-fr

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Mariejose2-fr è entrata da poco in Eldy e si è cimentata nella nostra lingua addirittura in poesia.
Accogliamola con un grande applauso di incoraggiamento, brava Marie José

Prima Volta ! Fine Agosto !

Non mi mancano gli amici, amori, passioni….
Cercavo la fantasia d’un’ altra lingua da cogliere al volo,
seduta faccia faccia al computer mio.

Entrare nel villaggio d’ Eldy, girare sulla piazza fu ‘viaggio’
senza treno, aero, senza tirare la valigia, indietro.
Partire per partire, senza patire del prezzo del biglietto.

Che di improvabili incontri,
piaceri dei chiacchierii, senza programma.
Senza vederci, i spiriti liberano le parole
come vanno e vengono gli scambi di trilli e vocalizzi
dei passeri negli alberi del mio giardino.

“Prima volta” Piacevole
La scoperta della tramontana,
delle alte acque,
parole,
parole,
un fuoco nel cielo,
parole del sole.

Deliri nel quotidiano.
Diventato, terremoto !

Ma che pena con la penna !
I pensieri girano e la lingua, muta,
blocca
la mano che vorrebbe copiare, incollare
Subito.

(Marie José)

Questa poesia è stata scritta da paolacon.eldy, il 1 settembre 2015 at 21:13, nella categoria: altri autori. Lascia un tuo commento qui




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