Questa poesia è stata scritta da Rodolfo Danese. Lascia un tuo commento qui
Notti,
colme di niente,
caldo che abbraccia il corpo,
chiudo fuori il mondo,
la sua tristezza,
il suo dolore,
occhi a stento aperti,
il peso della stanchezza,
mi addormento cullato,
dagli odori di questa casa.
Notti,
intrise di ricordi,
tradiscono, feriscono,
affilata la lama della solitudine,
disperde speranze,
lasciando il vuoto,
Notti,
in cielo, le stelle,
come fari proiettano luce,
adescano l’anima,
con morbidi abbracci;
manca il respiro.
Notti,
intervallo tra ieri e domani,
nuovi sogni,
dolci sapori,
tentazione dei sensi,
un nuovo futuro.
Notti,
un solo pensiero,
prende anima e corpo,
viaggiando,
in una nuova dimensione,
vengo da te.
Questa poesia è stata scritta da antonino8.pa. Lascia un tuo commento qui
Solitudine
Solitudine,
per quanto fai,
per quanto scappi,
torna sempre a galla;
ti accompagna e ti frega,
e non ti resta,
che un urlo soffocato,
che nessuno ascolterà,
la gente, non vede,
la gente ,non sà;
e vorresti dirlo a qualcuno,
e farlo capire,
e raccontare,
di questi giorni,
troppo uguali;
ma lasci perdere,
ti tieni il segreto.
Questa poesia è stata scritta da stefano medel. Lascia un tuo commento qui
il mio mondo picciolo
S’adagia la mente,
e nel sonno giaccio,
e caro m’è dormir se posso,
e non sentir,
non sapere,
mi è di gran ventura,
finchè il male c’è,
finchè il male perdura;
star lontano da tutto,
mi fuguro,
chiudo tutto,
e stò nel mio mondo;
e non gridar,
parla basso.
Questa poesia è stata scritta da stefano medel. Lascia un tuo commento qui
E prendendo spunto dall’articolo di Giulio, “Il treno di Eldy” pubblicato in Incontriamoci, voglio ricordare anche un altro grande amico, passeggero importante di questo treno. Ripropongo questa poesia, l’ultima, scritta da Fernando. Anche lui era nel grande treno di Eldy. Le sue parole sono eloquenti più di qualsiasi commento. Difficile dimenticarlo!
Nei reconditi corridoi del mio vivere,
tra lamenti angosce e incertezze,
non ho più ritagli per passioni.
Aridità, l’insensibilità predomina!
Nel vagare nel tempo scopro l’avvicinarsi del fato.
Vago stordito senza meta in un deserto senza fine,
cerco sguardi per dire mille parole che non so esprimere.
Un dolce viaggio verso il nulla,
ma la paura annulla l’esistenza della speranza !
Fernando
Questa poesia è stata scritta da fernando. Lascia un tuo commento qui