Addio
Quanti anni, troppi per me,
tutti i sogni uccisi
dalla scialba quotidianeità,
desideri ormai seppelliti,
sotto terra coi ricordi.
Un’immensa solitudine,
anche con l’amore al fianco,
cristallizza i sentimenti,
rende solo marionette,
mosse con abilità
dalle mani del destino.
Troppi anni questa vita,
nulla, in fondo, è mai cambiato,
resta solo un gran rimpianto,
per un solo grande sogno,
per ciò che non è stato.
Ora solo buio fuori,
a confondere le forme,
della vita tutt’ intorno,
ora solo buio dentro,
a nascondere il futuro,
un viaggio senza ritono.
Così come un uccello,
che non trova più il suo nido,
ormai stanco di volare,
andrò incontro al cacciatore.
Autore: antonino8.pa
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Non so più chi sei
che fai;
non so se guardi il gabbiano
che vola rapido
e si tuffa di repente,
se lo guardi distrattamente o con nostalgia,
non so se ti fermi all’improvviso a riflettere…
o se ti lasci trascinare dalle giornate tutte simili.
Che fai?
lavori?
pensi?
scrivi?
con chi parli?
che preoccupazioni
ti trafiggono all’improvviso?
Mi perdo in una stella…
vorrei…
vorrei che la guardassi anche tu nello stesso momento.
Autore: Erato
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Preso da fantasie
inesistenti
collego degli elettrodi
al mio cervello,
su una sedia ferrata
seduto son la
attendendo il boia
che inserisca
la maledetta spina.
Dieci minuti al termine
per volar via,
conto alla rovescia
i minuti sono interminabili,
i secondi sembrano
una vita intera.
E giunta la mia ora
meno tre – due – uno ,
Chiudo gli occhi ed e….!!
Black hat ,
il mio cervello ruota ancora.
Autore: miki
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La Scrittrice di Mario Salis
Lei la sera leggeva
al lume di candela
viveva nel suo mondo
sognava
Aveva bisogno
di restare da sola
lei con lei
in sua compagnia
Non amava parlare
del suo intimo pudore
non stendeva i suoi grembiuli
nelle piazze del paese
Per questo dalla gente
era considerata
una timida pazza
una donna silenziosa
Un giorno comincio’
a scrivere sui muri
i suoi sogni tutti
tutti i suoi velieri
La sua mente navigava
da Bangkok alla Grecia
la sua penna era un oceano
la sua anima svelata
La sua notte un quadrifoglio
uno scrigno come uno scoglio
a nessuno dava a vedere
ma dentro aveva la luce del sole
Carovane di pirati
facevano le feste
principesse divoravano
i pesci delle coste
Poi un bel giorno un grande uomo
fece un passo senza velo
e trovo’ li tra le nuvole
i suoi scritti il suo cielo
Lui la prese per la mano
e con lei volo’ lontano
nei teatri della vita
a scrivere la seta
Tutto il mondo l’acclamava
la voleva la cercava
nei cinema all’aperto
lei leggeva lei cantava
Era all’apice di cio’
che credeva il successo
ma ben presto lei si accorse
di tutto quello che aveva perso
Gli mancava la sua casa
la sua voglia di esser sola
e davanti a un foglio bianco
non vedeva più l’aurora
Quando il cuore non respira
la bocca resta muta
e piano piano perse anche
la voglia della vita
La trovarono imbottita
di traccie senza meta
in un letto troppo duro
senza aria senza vita
Quando il mondo ti regala
è perchè vuole rubarti
ogni attimo del tuo tempo, tutti i tuoi sogni, i tuoi diamanti
Autore: Mario Salis
è luigi4lc7lc che ci ha proposto questo testo molto bello di una composizione musicale del suo amico Mario Salis
Questa poesia è stata scritta da luigi4lc7.lc. Lascia un tuo commento qui
Terremoto
La parola spaventa…
Esserci sopra terrorizza.
Evoca mille paure.
Diventa disastroso,
ossessivo, ruba la pace,
porta paure ataviche.
La terra si scuote.
Arriva l’incertezza del futuro,
sarà comunque diverso,
noi davvero fragili,
verso l’evento incontrollabile.
Nudi davanti alle nostre paure,
di muri che non ci proteggono più.
Anzi uccidono,
non solo i corpi
colpiscono l’anima.
Autore: robbi
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