roma e dintorni
Quanto sei bella Roma,
un incanto.
Una serenata non basterebbe
per raccontarti l’essenza
dell’emozioni che mi dai.
I tuoi monumenti superano
i livelli di guardia
dei miei sguardi.
Gli amici ti fan da cornice
in quei tuoi capolavori
di monumenti
e belle arti
che della tua città
ne hai fatta
eterna.
Ora ti ho vista Roma
sotto una pioggia
incessante,
ma canterò per te questa
mia serenata celeste
sotto il tuo chiaror di luna.
Roma
sei sempre sotto
il tuo manto di stelle
con una luna che ti fa
splendere sempre più.
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Chiedo scusa a quanti non compaiono in questo video, ma non era mia intenzione pubblicare qualcosa in eldy. Comunque, sicuramente, la direzione di eldy avrà fatto qualcosa di più completo , dando, certamente, il giusto risalto ad ognuno di voi. Alla prossima, vi prometto, sarò più attento.Oggi, accontentiamoci di questo
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Immaginavo
Pensavo, credevo…..illusione.
Vacue parole restano,
dette solo con le labbra,
senza partecipazione di cuore,
aride parole di brani
recitati a memoria.
Mutevolezza d’animo,
alla stessa stregua
di un camaleonte,
usi mutar per difesa,
tra precari sentimenti
scegliendo, un nuovo
abito da indossare.
Parole, solo parole,
vuote, disperse nel vento,
parole che possono,
anche far male.
Ma tutte le ferite,
col tempo si rimarginano,
la vita deve continuare.
Autore: antonino8.pa 11.19.10
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Vivere
Ritornare ancora
sulle stesse rive
per rimirar lune nuove ,
affranto
dalle albe e dai tramonti
che s’arricciano
nello scorrer lento
d’immutate presenze.
Quante vesti cambiate
per non mutar sostanza.
Quante strofe cantate
per illudersi sempre.
Forse è quel che si vuole
vivere e basta.
nel silenzio discreto
di un intimo desco
tra le foglie avvizzite
di rami contorti
nella morbida polvere
di un passato veloce
che non lascia….ahimè
nè tracce nè orme.
Autore: francomuzzioli
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Salta;
il desiderio salta l’ostacolo e vira presso la meta libera
del silenzio.
Oltre la luce, oltre l’orizzonte si adagia e, fluttuante
come un’onda ribelle, ricorda e muove,
dimenticandosi un po’ nel suo lento
risvegliarsi.
E’ lui,
il desiderio senza forma e senza colore,
è lui
con la sua forza di diffondersi spinto dal suo lungo raggio.
Quel raggio di luce nel fondo dell’anima per riscoprire ed inventare di nuovo la vita alla fine di un viaggio.
Domani sarà ancora un dono, liberato dall’incertezza,
libero
di osservare senza mai perdersi.
Saranno poi i vuoti passivi a riempirsi d’amore per
quel raggio di luce nel fondo dell’anima
che ancora dipinge le cose sparite senza il bisogno del sapere;
saranno gli sguardi profondi e smarriti, sara’ una insignificante parola che si tinge d’amore,
saranno mille braccia aperte al cielo a colorare l’esistenza che si illumina e
ancora vive.
Autore: Luigi 4lc7lc
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